Sapevamo che sarebbe successo, purtroppo; d’altronde quello del voto elettronico è l’ennesimo passo verso lo svilimento tanto formale quanto sostanziale della democrazia rappresentativa italiana.
Il 13 e 14 dicembre 2023 sarà realizzata la prima simulazione di voto online per consultazioni elettorali.
La simulazione, finanziata grazie a un apposito Fondo istituito dalla “legge di bilancio 2020”, si svolgerà tra le ore 8:00 di mercoledì 13 e le ore 20:00 di giovedì 14 dicembre 2023, secondo le modalità disciplinate da specifiche “Linee guida” approvate con decreto del Ministro dell’Interno, adottato di concerto con il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale il 7 luglio 2021.
Le prime “cavie” saranno gli italiani residenti all’estero che dovranno accedere attraverso SPID, CIE o CNS al “Portale E-vote” (con quell’inglesismo che non manca mai) che gestirà “le varie fasi del voto elettronico – autenticazione dell’elettore, votazione e raccolta dei risultati dello scrutinio“. Il nuovo portale web è stato realizzato dal Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Viminale in collaborazione con tutte le altre Amministrazioni interessate: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, AGID – Agenzia per l’Italia Digitale, ACN – Agenzia per la Cybersicurezza, Ministero della Giustizia – Corte d’Appello di Roma.
So già cosa pensate mentre state leggendo questo articolo, “votare è inutile a prescindere“, “io non voto dal ’14-’18“, “tanto il risultato è già deciso“, “non cambia mai nulla” ecc…ma al di là di queste (per alcuni, ma non per me) legittime ma comunque non risolutive obiezioni, il dato di fatto non cambia.
La virtualizzazione dei rapporti umani sta investendo prepotentemente tutti gli aspetti della nostra vita. È iniziata con lo smart working, d’altronde perchè andare a lavoro in ufficio quando puoi lavorare da casa; è proseguita con la didattica a distanza per alienare fin da giovani le menti; si è infiltrata nei pubblici servizi per rendere i rapporti tra lo Stato e i cittadini governati da algoritmi che non riconoscono più la tua identità se non è digitalizzata e adesso travolge anche i nostri diritti politici.
Fidatevi del virtuale, non dubitate dell’equità e della giustezza nel funzionamento degli algoritmi, demandate tutto a dei software di cui non conoscete nulla, la vostra vita ne beneficerà: è questo il manifesto del XXI secolo, il secolo in cui l’uomo in nome della comodità sta dimenticando l’essenza stessa della sua esistenza.
Fonte ufficiale: https://www.interno.gov.it/it/notizie/voto-elettronico-prima-simulazione-13-e-14-dicembre