Niente di nuovo sul fronte occidentale. Il neoeletto premier di centro-destra conservatrice Petteri Orpo, leader del Partito di Coalizione Nazionale, ha già annunciato che la costruzione della NATO in Finlandia è letteralmente la “seconda cosa più importante da fare” per il suo governo; secondo per importanza, ma prima in ordine cronologico, visto che esattamente domani ci sarà l’adesione ufficiale della Finlandia all’alleanza militare atlantica.
Al primo posto dell’agenda si trova – come se fosse mai possibile sentir dire il contrario – il solito mix tra “consolidamento dell’economia”, l’immancabile stimolo della crescita e il ritorno all’equilibrio dell’economia statale (leggasi: sacrifici lacrime e sangue in nome del pareggio di bilancio). In pratica una nuova politica di reset delle infrastrutture nazionali in vista di un’imminente economia di guerra. Sarà infatti l’emergenza bellica, lo stato d’assedio il perfetto equivalente funzionale dell’emergenza sanitaria. Al nuovo servetto di Washington manca solo l’intrigante fascino femminile che emanava la giovane Sanna Marin alle festicciole mostrate sui social. Non a caso i Verdi, largamente rappresentanti di e rappresentati dai giovani, risultano i più compromessi alle elezioni (in perdita di 7 seggi, insieme al – 8 del Partito di Centro); voti andati ad annacquare vanamente i Socialdemocratici della Marin, che si confermano principale forza di sinistra (e di opposizione). Oltre ai vincitori di centro-destra, il nuovo governo inizierà grazie ai due maggiori partiti coalizzati: il vincitore Partito di Coalizione Nazionale e il partito di destra Finns, capeggiato da Rikka Purra, giovane contraltare dell’ex premier.
Tornando alla questione più scottante, Petteri Orpo ha affermato che “la Finlandia farà di tutto per aiutare l’Ucraina attaccata dalla Russia. Il popolo ucraino sta combattendo per noi” per poi concludere con uno slogan tragicomico: “Putin, lascia l’Ucraina. Perderai!”. Domani, come sopracitato, la Finlandia entrerà ufficialmente nella NATO, permettendo così lo stazionamento di basi militari, armi a lungo e medio raggio, nonché atomiche e missili balistici. IL via libera è arrivato dopo lo stallo inziale a causa dello scetticismo di Erdogan. In questi giorni il suo sì ha permesso l’unanimità che renderà la Finlandia il trentunesimo stato membro dell’Alleanza. Nel frattempo, l’esercito russo è penetrato fino ad Artymovsk (Bachmut), ribadendo l’effettiva penetrazione, graduale ma efficace, fino ai confini interni della regione di Doneck.
Fonti:
1 https://de.rt.com/europa/166842-finnland-sanna-marin-abgewaehlt-staerkste/
2 https://www.bbc.com/news/world-europe-65157357
3 https://www.reuters.com/world/europe/finland-will-join-nato-tuesday-stoltenberg-2023-04-03/
4 https://tass.com/politics/1598641