Circa un anno fa è uscito un articolo che ha presentato una panoramica della letteratura scientifica sull’utilizzo di alcuni oli essenziali e dei loro componenti principali (in particolare eucaliptolo e mentolo) per la gestione dei sintomi respiratori causati dalle infezioni da nuovo coronavirus non gravi. La stragrande maggioranza delle persone che intercettano SARS-CoV-2, infatti, sviluppa una forma asintomatica o tutt’al più lieve e moderata che può essere benissimo trattata a casa.
Accanto all’approccio farmacologico già utilizzato dalla maggior parte dei medici delle cure domiciliari per il trattamento sintomatico della Covd-19 sono stati proposti anche degli approcci basati sugli oli essenziali e questo studio intende appunto delinearne gli usi potenziali documentati scientificamente e sicuri. Si tratta di una ricerca tutta italiana dalla quale è emerso che l’eucaliptolo può essere usato come trattamento per alleviare i sintomi di malati con infezioni lievi e non complicate; invece, il mentolo non sarebbe raccomandato in questi casi a causa della potenziale riduzione dell’auto percezione della dispnea che può indurre a sottovalutare la gravità della malattia e ritardare quindi ricorso alle cure mediche.
Su oli essenziali e coronavirus esistono, a dire il vero, ulteriori studi: già nel marzo 2020 il dipartimento di biotecnologie del Lyallpur Khalsa College di Jalandhar del Punjab (India) ha riscontrato in vitro che l’eucaliptolo monossido terpenico, principale componente dell’olio essenziale di eucaliptus globulus, è un potente inibitore dell’infezione da SARS-CoV-2 perché è in grado di bloccarne la replicazione.
Negli anni precedenti, invece, altri studi hanno mostrato l’efficacia delle fumigazioni di eucalipto, timo, salvia, alloro e cannella su coronavirus responsabili di raffreddori comuni e anche di infezioni più serie delle vie respiratorie.
Da sempre, fin dalla più remota antichità, gli oli essenziali sono stati usati per curare le infezioni virali e molte civiltà come l’Egitto, la Cina e l’India vi hanno fatto ricorso, poi la chimica di sintesi è andata sostituendo totalmente i rimedi offerti generosamente dalla natura. Si pensi, ad esempio, all’aspirina (acido acetilsalicilico) che ha preso il posto dell’estratto del salice. Ma non si deve dimenticare che la natura è sorgente di tante soluzioni terapeutiche e ben vengano gli studi scientifici che lo ricordano. Anzi l’auspicio è che siano sempre di più.
N.B.
Ci sono vari modi per far penetrare gli oli essenziali: aerosol, inalazione, diffusione nell’ambiente o attraverso la pelle o infine l’assunzione orale (attraverso opportune sostanze veicolanti). ATTENZIONE però perché gli oli essenziali sono concentrati e potenti, vanno usati con molta attenzione ed evitati in gravidanza e allattamento e con bambini piccoli. Inoltre, bisogna fare attenzione se ci sono patologie e si assumono determinati farmaci perché possono esserci interazioni importanti. Come sempre è bene evitare il fai da te e integrare il parere di un medico che conosca bene l’aromaterapia.
__
VB