TE Creus
off-guardian.org
“Ciao, amico!”
“Oh. Ciao. Come stai?”
“Sto bene. Ti piacciono le mie scarpe?”
“Belle. Sono…”
“Sì. Sono le Nike Lil Nas X Satan’s Shoes originali, versione 2030.”
“Wow, ma non costano una fortuna? Come fai a permettertele, con il solo Reddito Universale di Base?”
“Beh, devi sapere. Non le ho comprate, le ho solo prese in affitto su Amazon Prime, ovviamente. Tutti i miei vestiti sono in affitto, compresa la biancheria originale Calvin Klein.”
“Beh, in fondo avevano detto che ‘non possiederai nulla, e sarai felice‘…”
“Ma cosa stai dicendo?”
“Niente, stavo solo ripensando ad una vecchia barzelletta. Allora, cosa c’è di nuovo? Cosa pensi di fare la settimana prossima?”
“Non lo so ancora. Forse andrò al ballo in maschera che il municipio organizza tutti gli anni. Vuoi venire? Le maschere sono tutte N95 a norma, è supersicuro.”
“No, grazie. Non dovevi andare in Italia per le vacanze?”
“No, non posso prendere l’aereo questo mese. Non sono riuscito a fare il richiamo mensile del Moderna. Volevo farlo, ma c’era una tale coda che l’appuntamento sono riusciti a darmelo solo per il mese prossimo.”
“Questo Covid-29 è davvero fastidioso, vero?”
“Ci puoi scommettere. Ma sono sicuro che il vaccino funziona. Basta dargli tempo. Ci vuole qualche anno per raggiungere un’immunizzazione completa, ma naturalmente, con le nuove varianti e tutti i nuovi virus che spuntano ogni mese è sempre una rincorsa. Dobbiamo essere pazienti. Quindi, sì, niente viaggi questo mese per me.”
“Beh, sai, potresti sempre viaggiare nella tua stanza.”
“Cosa?”
“Oh, mi sono appena ricordato un vecchio romanzo del XVIII secolo. ‘Viaggio intorno alla mia stanza‘, di Xavier de Maistre.”
“Di cosa parla?”
“Parla di un tizio che, beh, viaggia intorno alla sua stanza.”
“XVIII secolo? Cavolo, è proprio vecchio. Quando è stato esattamente? Immagino all’epoca dei primi lockdown, giusto? Nella prima era Covid?”
“Sì, più o meno… Comunque, lascia perdere, mi hai appena ricordato quel libro. Immagino però che leggere non sia proprio il tuo forte..
“Noo. C’è per caso una versione su YouTube? Sei divertente, sei uno di quelli che leggono ancora, vero? Sei davvero all’antica. Scommetto che non hai nemmeno un microchip nel cervello, ah, ah.”
“Per fortuna no…”
“…”
“Cosa c’è che non va?”
“Non avvicinarti.”
“Cosa? Perché? A chi stai telefonando?”
“Chi sto chiamando? Chi sto chiamando? La polizia, amico. Non avere un chip cerebrale è un reato ed è mio dovere di cittadino denunciarti, scusa. So che sei un amico e un vicino di casa e tutto il resto, ma questo è disgustoso, amico. È davvero un casino.”
“No, no… Aspetta, fermati! Volevo dire che non ho l’ultima versione del chip. Ma ho ancora il modello 2029. Come hai detto tu, sono all’antica…”
“Ah… Ok… Ma… Non vedo nessuna cicatrice in testa…”
“Oh, c’è, credimi. È solo che ho messo il parrucchino, quindi non si vede.”
“Ah, OK. Che figata. Stavi iniziando a spaventarmi, amico. Voglio dire, non avere un chip cerebrale, di questi tempi… Avevo quasi pensato che fossi un radicale o qualcosa del genere…”
“Beh…”
“Accidenti, si sta facendo tardi. È stato bello vederti, ma, scusa, ora devo andare. Ho un incontro su Zoom con la mia famiglia. Ma, ci vediamo un’altra volta, credo. Che facciamo, un colpetto di gomito o di piede?”
“…”
“Che succede, amico? Cosa c’è che non va?”
“Niente, sai, i ricordi. Sono un po’ vecchio ormai, e a volte mi vengono dei flash di immagini di epoche precedenti. E ora stavo pensando ad un vecchio film che avevo visto una volta, tanto tempo fa… “Francesco, giullare di Dio,” si chiamava. Di Roberto Rossellini, su San Francesco d’Assisi. C’è una scena in cui un lebbroso arriva, facendo suonare il campanellino… Sai, a quel tempo, nel Medioevo, i lebbrosi erano costretti a portare dei campanelli sui vestiti per far capire alla gente che stavano arrivando… E così questo lebbroso arriva, con il suo campanellino che suona, chiedendo l’elemosina, ma tutti si allontanano e lui rimane lì, tutto solo, veramente disperato. Allora San Francesco lo vede, ed è talmente preso dalla pietà, che si avvicina al lebbroso e lo abbraccia. Un lungo abbraccio, di diversi minuti. E, quando il povero lebbroso se ne va, Francesco si mette a piangere.”
“Ahrrg… Che schifo. Voglio dire, abbracciare qualcuno. E’ semplicemente disgustoso! Cos’è un lebbroso?”
“Oh… è una… la lebbra era una malattia che esisteva molto tempo fa. Voglio dire, esiste ancora, ma allora era più comune.”
“Oh. Immagino che i vaccini mRNA l’abbiano curata, giusto? Cavolo, i virus sono brutte bestie. Ma per fortuna oggi abbiamo questi vaccini miracolosi.”
“Più o meno. Comunque non è causata da un virus e la cura non è un vaccino. Ma, in ogni caso, mi è venuta in mente quella scena, non so perché…”
“Ok. Allora, botta di gomito o calcetto?”
“Onestamente, non mi piace nessuna delle due.”
“Certo, così è più sicuro. Allora ci vediamo in giro, amico. E fatti mettere il chip cerebrale modello 2030, fratello, per l’amor di Satana. Voglio dire, siamo nel 2030, amico. Non siamo più nel Medioevo.”
“Già… di sicuro non ci siamo…”
TE Creus
Fonte: off-guardian.org
Link: https://off-guardian.org/2021/04/02/scenes-from-2030/
02.04.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org