Di Daniele Ioannilli per ComeDonChisciotte.org
In apparenza una semplice notizia di servizio, da scrollare distrattamente sul sito di Repubblica.
Oggi 27 novembre, al Torino Film Festival verrà presentato il primo cortometraggio italiano realizzato con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale Generativa.
Ok…e quindi? Quindi colpisce chi ha realizzato questo cortometraggio: La Scuola Holden e Rai Cinema. Per Rai Cinema potrebbe anche andare bene visto che è un’ azienda di produzione di contenuti multimediali, ma la Scuola Holden è una scuola che forma le maestranze della scrittura.
Come sappiamo l’Intelligenza Artificiale Generativa è un programma in grado di scrivere testi di qualsiasi genere. Al di là delle solite dichiarazioni politically correct, che la IA è solo di supporto al lavoro umano come fosse un normale utensile etc etc…, se una Scuola che ha come mission la formazione di scrittori a 360 gradi (lavoro importante perchè contribuisce al progresso culturale di una società) trova interessante sviluppare un qualcosa che può rendere essa stessa obsoleta, perchè le maestranze che forma non serviranno più, c’è qualcosa di base nella nostra società di profondamente sbagliato. È come segare il ramo su cui si è seduti!
Questa semplice notizia ci dice molto sul Potere odierno rappresentato dal mainstream. Dedito al profitto estremo, non è interessato al benessere della sua popolazione; confonde – per usare le parole di Pasolini – il progresso con lo sviluppo, arrivando persino a cannibalizzarsi. Ha un comportamento antisociale.
Se si obbietta che la IA è una opportunità con del potenziale infinito e ancora inesplorato, questo può esser vero in alcuni settori dove la potenza di calcolo e analisi sono importanti, ma la cultura e il pensiero umano non sono ambiti da rendere “meccanicizzati”. Uno degli obbiettivi del mainstream, ancora poco pubblicizzato, è l’integrazione uomo macchina. Sembra fantascienza ma è una corrente di pensiero già centenaria, è il transumanesimo.
Jacques Attali, l’uomo dietro il Presidente di Francia Macron, ne è fervente seguace ad esempio. La macchina non ha nè emozioni nè etica, nè soprattutto empatia verso l’altro. Se le mostra sono simulazioni algoritmiche. E tra uomo e macchina vincerebbe sempre la macchina proprio per le caratteristiche umane che gli mancano.
Quindi la Scuola Holden scegliendo di integrare l’Intelligenza Artificiale Generativa nel suo lavoro sta accettando, oltre che il suo suicidio, l’idea di una cultura fredda e stereotipata priva dell’esperienza propria della produzione umana. Una cultura a ben guardare adatta all’uomo nuovo che vuole costruire il Potere di oggi con l’aiuto del mainstream: un uomo incapace di guardare dentro se stesso, che cerca nella mercificazione del tutto la sua felicità (irraggiungibile), e intercambiabile se non più necessario al sistema. Una cultura che proprio perchè nascerebbe da una programmazione preimpostata a monte sarebbe totalmente controllabile nei contenuti, infinitamente replicabile e libera da quella incognita pericolosa che si chiama pensiero umano.
Questo l’articolo di Repubblica che presenta il film: https://www.repubblica.it/tecnologia/2023/11/24/news/cassandra_film_intelligenza_artificiale_scuola_holden-421164936/
Di Daniele Ioannilli per ComeDonChisciotte.org