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La Redazione

 

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Perché l’Arabia Saudita non ha ancora accettato l’adesione ai BRICS?

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A cura di Redazione CDC
Il 20 Gennaio 2024
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brics

korybko.substack.com, 19.01.2024

Di Andrew Korybko

Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini

 

Il Ministro del Commercio saudita Majid Al-Kasabi ha chiarito, a margine del vertice di Davos della scorsa settimana, che il suo Paese non ha ancora accettato l’adesione ai BRICS, nonostante sia stato invitato a farne parte ad agosto come membro permanente quest’anno. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha risposto a una domanda in merito ribadendo che “Il lavoro sull’integrazione dell’Arabia Saudita con i Paesi BRICS continua; lo consideriamo molto importante. Se ne è parlato anche durante la recente visita del presidente [russo] Vladimir Putin a Riad“.

Ciononostante, questo sviluppo ha colto di sorpresa molti osservatori, soprattutto quelli della comunità Alt-Media (AMC) che pensavano che l’Arabia Saudita avrebbe aderito all’inizio dell’anno come tutti gli altri Paesi invitati a farlo, ad eccezione dell’Argentina, il cui nuovo leader ha rifiutato. Qualcosa è evidentemente andato storto perché il Regno diventasse l’unica eccezione degna di nota tra quelli che non avevano esplicitamente rifiutato.

Il perseguimento del multipolarismo da parte dei BRICS non è simile all'”anti-occidentalismo” come molti in Occidente sostengono oggi, ma questa percezione potrebbe comunque aver giocato un ruolo nel motivo per cui l’Arabia Saudita si è improvvisamente tirata indietro. Questo non vuol dire che alla fine declinerà l’adesione come ha fatto l’Argentina, ma solo che sembra aver calcolato che per ora è meglio aspettare un po’. Un altro possibile fattore è l’ultima guerra tra Israele e Hamas, che da allora si è evoluta in una guerra regionale per procura tra Iran e Israele.

L’Arabia Saudita si è finora astenuta dal reagire militarmente ai lanci di droni e missili degli Houthi attraverso il suo spazio aereo in direzione di Israele, per evitare di riaccendere questo conflitto quasi decennale, ma quasi certamente ritiene che l’Iran li abbia spinti a compiere questi attacchi. Anche se l’Iran ha sempre negato di armare questo gruppo e sostiene che il suo sostegno è strettamente politico, solo i membri filo-iraniani dell’AMC lo credono davvero, mentre tutti gli altri lo considerano falso.

La conseguente crisi del Mar Rosso, di cui l’Arabia Saudita ritiene responsabile l’Iran attraverso l’influenza che esercita sugli Houthi, per non parlare delle forniture clandestine di armi a tale gruppo, potrebbe aver reso il Regno riluttante a unirsi alla stessa associazione della Repubblica Islamica in questo momento. Ciò potrebbe anche ritardare ulteriormente la ripresa dei colloqui segreti di normalizzazione con Israele, il cui esito positivo è un prerequisito per la costruzione del Corridoio economico India-Medio Oriente-Europa (IMEC).

Si prevede che l’IMEC porterà all’Arabia Saudita dividendi più tangibili rispetto all’adesione permanente ai BRICS, quindi se c’è una scelta speculativa a somma zero tra i due, il Regno dovrebbe optare per questo megaprogetto piuttosto che per la partecipazione a questa associazione. Per essere chiari, non esiste oggettivamente una scelta a somma zero, ma Israele e gli Stati Uniti potrebbero subordinare il loro sostegno geoeconomico e finanziario all’IMEC alla condizione che l’Arabia Saudita resti fuori dai BRICS il più a lungo possibile.

Tuttavia, il Regno può proverbialmente avere la botte piena e la moglie ubriaca, poiché nessuno dei due limita la cooperazione con l’India, membro dei BRICS. In teoria, quindi, può partecipare sia ai BRICS che all’IMEC, ma la realtà potrebbe essere del tutto diversa se Israele e gli Stati Uniti applicheranno i suddetti vincoli alla loro partecipazione a quest’ultimo. Il coinvolgimento di questi due paesi è cruciale e questo megaprogetto non potrà realizzarsi senza di loro, motivo per cui l’Arabia Saudita potrebbe essere parzialmente sotto la loro influenza in questo momento.

Complessivamente, sebbene non si possano conoscere con certezza i calcoli del Regno, si può plausibilmente ipotizzare che la sua inaspettata decisione di ritardare l’adesione formale ai BRICS sia dovuta alle percezioni occidentali su questa associazione, al coinvolgimento dell’Iran nella crisi del Mar Rosso e alle pressioni israelo-statunitensi. Nessuno di questi ostacoli è insormontabile, ma sono comunque piuttosto formidabili, quindi l’Arabia Saudita potrebbe optare per un approccio attendista, mantenendo per ora legami amichevoli con i BRICS, a meno che non decida finalmente di impegnarsi pienamente.

Fonte: https://korybko.substack.com/p/why-did-saudi-arabia-clarify-that

Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini

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