Per proteggersi dall’ostilità degli Stati Uniti l’Australia ha deciso di comprare i sottomarini statunitensi

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Moon of Alabama
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Ieri, Stati Uniti, Regno Unito e Australia hanno annunciato che quest’ultima acquisterà sottomarini a propulsione nucleare per fare gli interessi degli Stati Uniti contro la Cina:

La futura flotta sottomarina dell’Australia sarà a propulsione nucleare secondo l’audace progetto che prevede la rinuncia ad un controverso programma da 90 miliardi di dollari per la costruzione di 12 sottomarini di progettazione francese.

Secondo ABC, l’Australia userà la tecnologia americana e britannica per configurare la sua futura flotta di sottomarini, nel tentativo di sostituire i suoi attuali sottomarini di classe Collins con battelli più in linea con il deterioramento dell’ambiente strategico.

Questa è una enorme, ma a breve termine, vittoria per gli Stati Uniti, un premio di consolazione per la Gran Bretagna e una perdita strategica di sovranità e di controllo del bilancio per l’Australia.

È un altro schiaffo degli Stati Uniti alla Francia e all’Unione Europea. L’accordo farà incazzare la Nuova Zelanda, l’Indonesia e, naturalmente, la Cina. Manderà all’aria il regime internazionale di non proliferazione nucleare e potrebbe portare ad un’ulteriore militarizzazione nucleare della Corea del Sud e del Giappone.

L’Australia dispone attualmente di sei sottomarini di classe Collins. Questi sono battelli a propulsione diesel basati su progetto svedesi ma parzialmente costruiti in Australia. Questi battelli sono relativamente lenti, con autonomia e raggio d’azione non particolarmente brillanti. Sono stati costruiti tra il 1990 e il 2003 e sono principalmente per uso difensivo. C’erano stati diversi problemi durante la costruzione degli scafi perché l’Australia non ha le capacità tecniche e industriali per realizzare prodotti così sofisticati. La storia operativa di questi battelli è anche abbastanza confusa, con diversi scandali succedutisi uno dopo l’altro. I battelli dovrebbero essere aggiornati e rimanere in uso per un altro decennio.

A partire dal 2010, l’Australia si era messa alla ricerca di sottomarini di nuova generazione. Dopo lunghe discussioni aveva deciso di attenersi a battelli a propulsione convenzionale. I nuovi sottomarini dovevano nuovamente essere costruiti in Australia su progetto straniero.

Erano state fatte proposte alla Germania, al Giappone e alla Francia. Il costruttore statale francese Naval Group (DCNS) aveva vinto la gara d’appalto per 12 nuovi battelli e un contratto da 50 miliardi di euro. Ironia della sorte, il progetto dello Shortfin Barracuda a propulsione convenzionale offerto dalla Francia è basato sul proprio progetto della classe Barracuda francese a propulsione nucleare. Per soddisfare le esigenze australiane, la Francia aveva dovuto quindi progettare un propulsore convenzionale per un sottomarino che era stato originariamente progettato, come tutti i sottomarini francesi, per funzionare con un reattore nucleare ad uranio a basso arricchimento (LEU). Era abbastanza evidente che questa insolita conversione avrebbe portato a difficoltà e ritardi.

Già nel mese di giugno, Peter Lee, alias Chinahand, aveva scritto sul programma in ritardo:

Il programma è ufficialmente “travagliato” e il Primo Ministro australiano, Scott Morrison, ha avuto un colloquio con il Presidente francese Macron per cercare di riportare il progetto in pista.

Anche se il contratto era stato firmato nel 2016, la costruzione non è ancora iniziata, e il primo sottomarino del programma non sarà varato prima di un altro decennio. Come minimo.

Una cosa del genere non va d’accordo con la dichiarata ambizione della Marina australiana di usare la propria flotta per contrastare l’invasione di Taiwan da parte della Repubblica Popolare Cinese, che potrebbe avvenire nei prossimi anni, c’è quindi una grande agitazione in corso, compresa l’ipotesi da pannicello caldo di spendere qualche miliardo di dollari per aggiornare l’attuale flotta di sottomarini di classe Collins, oppure di acquistare subito qualche sottomarino tedesco.

Si parla anche di cancellare, minacciare di cancellare e/o modificare il contratto per i sottomarini d’attacco in modo da migliorarne le prestazioni. E forse di reindirizzare il progetto verso la Germania o tornare alla scelta dell’America, il Giappone.

Beh – si scopre che il costruttore “scelto dall’America” per i sottomarini australiani non era il Giappone ma gli stessi Stati Uniti.

Ora apprendiamo che i colloqui per abbandonare il contratto con la Francia a favore dei battelli a propulsione nucleare degli Stati Uniti erano iniziati già nell’aprile 2020 ed erano stati finalizzati durante un vertice tra Stati Uniti, Australia e Regno Unito all’inizio di giugno 2021. Questo ancor prima che il Primo Ministro Scott Morrison incontrasse il Presidente francese Macron per rimettere in pista il progetto franco-australiano!

Quello che il primo ministro australiano non aveva detto a Macron durante quella lunga cena a Parigi – forse perché il presidente francese avrebbe potuto esserne particolarmente irritato – è che lo stesso Morrison, solo un paio di giorni prima, aveva già raggiunto un accordo informale con il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e con il premier britannico Boris Johnson per un’estensione del patto di condivisione della tecnologia nucleare.

Questa rivelazione mette sotto nuova luce l’incontro tripartito del 12 giugno a Carbis Bay, in Cornovaglia, tra i due premier e il presidente degli Stati Uniti.

Secondo l’ABC il governo federale australiano avrebbe iniziato ad esplorare l’opzione del sottomarino a propulsione nucleare circa 18 mesi fa, quando Linda Reynolds era ancora ministro della difesa.

Inoltre, il 30 agosto, i ministri degli esteri e della difesa francese e australiano erano sono incontrati e avevano rilasciato una dichiarazione comune riguardante la cooperazione bilaterale in diversi campi di competenza della politica. Questo includeva la cooperazione nella dettore della difesa:

Entrambe le parti si sono impegnate ad approfondire la cooperazione nell’industria della difesa e a migliorare le loro capacità nella regione. I ministri hanno sottolineato l’importanza del programma del futuro sottomarino. Hanno concordato di rafforzare la cooperazione nella ricerca scientifica militare attraverso un partenariato strategico tra il Gruppo di Scienza e Tecnologia della Difesa e la Direzione Generale degli Armamenti.

Sedici giorni dopo, la Francia aveva saputo di aver perso un enorme contratto per l’industria della difesa a causa di un dietrofront di 180 gradi del suo “partner” australiano. Non c’è da meravigliarsi che i Francesi siano furiosi:

Il governo francese ha condannato la decisione dell’Australia di mandare a monte un accordo con la Francia per la costruzione di alcuni sottomarini, del valore di più di 50 miliardi di euro, a favore dell’acquisto di battelli a propulsione nucleare di fabbricazione americana.

È una pugnalata alla schiena. Avevamo stabilito un rapporto di fiducia con l’Australia, e questa fiducia è stata tradita,” ha detto il Ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, in un’intervista a Franceinfo giovedì mattina. Le Drian ha aggiunto di essere “arrabbiato e molto amareggiato per questa rottura,” aggiungendo di aver parlato con la sua controparte australiana giorni fa e di non aver ricevuto nessun preavviso sulla mossa australiana.

Secondo un accordo annunciato mercoledì dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, l’Australia, il Regno Unito e gli Stati Uniti formeranno una nuova alleanza nota come AUKUS, che vedrà i tre Paesi condividere tecnologie avanzate. Come parte del nuovo patto, Canberra abbandonerà il suo accordo sui sottomarini con la Francia.

I Francesi, correttamente, incolpano gli Stati Uniti di questa decisione:

In una dichiarazione rilasciata prima dell’intervista, Le Drian e il Ministro delle Forze Armate, Florence Parly, hanno detto: “Questa decisione è contraria alla lettera e allo spirito della cooperazione tra Francia e Australia.”

Inoltre: “La scelta americana di allontanare un alleato e un partner europeo come la Francia da una partnership strutturale con l’Australia, in un momento in cui stiamo affrontando sfide senza precedenti nella regione dell’Indo-Pacifico … mostra una mancanza di coerenza che la Francia può solo sottolineare e rimpiangere.”

L’ambasciatore francese negli Stati Uniti è stato un po’ più sottile con questa frecciatina:

Philippe Etienne @Ph_Etienne – 2:43 UTC – Sep 16, 2021
È interessante notare che, esattamente 240 anni, fa la Marina francese aveva sconfitto la Marina britannica nella baia di Chesapeake, aprendo la strada alla vittoria di Yorktown e all’indipendenza degli Stati Uniti.

Ci sono alcune ragioni militari per preferire i sottomarini nucleari a quelli diesel se si pensa di pattugliare le coste di un Paese lontano. I sottomarini nucleari (SSN) sono più veloci e possono rimanere in missione molto più a lungo dei battelli a propulsione diesel (SSK).

Ma ci sono anche molti aspetti negativi con i battelli nucleari. Sono più grandi e più costosi di quelli convenzionali. Costano quasi il 50% in più. Richiedono anche infrastrutture dedicate e un addestramento molto specializzato per gli equipaggi. L’Australia non ha, né può fornire il combustibile necessario per i reattori nucleari.

Il prezzo che l’Australia dovrà pagare per questi nuovi sottomarini sarà molto più alto che per quelli francesi. Nel contratto francese sono già stati investiti circa 3 miliardi di dollari. La Francia chiederà giustamente un’ulteriore compensazione per la cancellazione. Il nuovo contratto con gli Stati Uniti o il Regno Unito costerà più di quello francese, ma includerà solo 8 battelli invece di 12. Poiché sono necessari almeno tre sottomarini per mantenerne uno operativo (mentre gli altri due sono in addestramento o in manutenzione), l’effettiva capacità di pattugliamento della Marina australiana scenderà da 4 a 2-3 sottomarini contemporaneamente in mare.

Un prezzo molto più alto per un numero minore di battelli più complessi sconvolgerà il bilancio della difesa dell’Australia per i decenni a venire.

Se passare alla propulsione nucleare era l’unica ragione dell’Australia per cambiare cavallo, avrebbe potuto attenersi al progetto originale francese Barracuda. Questo ha il vantaggio di usare uranio a basso arricchimento, disponibile in commercio. Non ci sarebbe stata alcuna dipendenza australiana dalla Francia per le nuove forniture di carburante. I battelli inglesi e statunitensi usano reattori nucleari ad uranio altamente arricchito (HEU >60%). Dato che l’Australia ha deciso di comprare questi battelli, sarà per sempre dipendente da questi fornitori.

I fautori della non proliferazione e l’AIEA saranno decisamente contrari all’accordo. Che tipo di supervisione ci sarà sull’HEU? Chi vi avrà accesso?

I sottomarini a propulsione nucleare vengono anche percepiti come piattaforme offensive, non come ragionevoli mezzi di difesa. In questa mappa ci sono moltissimi Paesi, non solo la Cina.

Il fatto che l’Australia, con soli 25 milioni di abitanti, stia comprando sottomarini d’attacco a propulsione nucleare non sarà gradito al suo vicino settentrionale, l’Indonesia, dieci volte più grande. Altri Paesi vicini, come la Nuova Zelanda, rifiutano qualsiasi uso del combustibile nucleare e non permetteranno alle navi o ai battelli che lo utilizzano di entrare nei loro porti.

Il nuovo contratto sconvolgerà anche i piani della cantieristica australiana. Mentre il progetto francese era pronto a partire con la fase di costruzione vera e propria all’inizio del prossimo anno, il progetto dei nuovi sottomarini entrerà ora in una nuova fase di definizione, lunga 18 mesi, dopo la quale dovranno essere negoziati e firmati i contratti effettivi. Nel frattempo, bisognerà pensare a cosa fare delle centinaia di ingegneri australiani che si erano trasferiti in Francia per collaborare al progetto e degli specialisti assunti dal Naval Group in Australia. L’Australia non ha molti specialisti con queste conoscenze. Cosa faranno fino a quando il nuovo progetto non inizierà effettivamente?

Il Regno Unito offrirà all’Australia la possibilità di acquistare sottomarini di classe Astute di produzione britannica, mentre gli Stati Uniti probabilmente offriranno la versione più piccola dei loro sottomarini di classe Virginia. Poiché entrambi i Paesi hanno linee di produzione attive per questi battelli, non avrà alcun senso economico costruire in Australia più di qualche componente accessorio. Gli Stati Uniti useranno tutte le pressioni necessarie per assicurarsi che la loro offerta vinca la gara. Un indizio del fatto è l’annuncio australiano dell’acquisto di missili statunitensi Tomahawk a lungo raggio da imbarcare sui futuri sottomarini.

Il primo dei battelli francesi per l’Australia avrebbe dovuto essere pronto all’inizio del 2030. Ora ci sarà un lungo ritardo, forse un decennio, perché l’Australia ottenga nuovi battelli.

L’attuale classe Collins richiederà più di un normale refit per poter rimanere operativa così a lungo. Questo sarà costoso. I Tedeschi potrebbero voler colmare questo vuoto offrendo i loro sottomarini Tipo 214 con propulsione a idrogeno. Anche se questi battelli sono molto più piccoli, offrono una lunga autonomia, possono essere riforniti abbastanza velocemente e hanno un prezzo molto più basso di quelli a propulsione nucleare.

Complessivamente, non vedo alcun vantaggio per l’Australia in questa mossa.

Qual è allora la ragione di questo passo?

Si chiama ricatto.

La Cina è di gran lunga il più importante partner commerciale dell’Australia. Gli ‘strateghi’ statunitensi e australiani sostengono che i sottomarini sono necessari per proteggere [dalla minaccia cinese] le rotte commerciali marittime dell’Australia verso il suo più grande partner commerciale … la Cina. La cosa, ben descritta in questo sketch, non ha senso.

L’unica ragione per cui l’Australia ha una postura politica e militare rivolta contro la Cina è il ricatto degli Stati Uniti. Due anni fa, il politologo “realista” statunitense John Mearsheimer era venuto in Australia per spiegare agli Australiani (video 33min) come funzionava la cosa.

Come la riassume Caitlin Johnstone:

“Ora alcune persone dicono che c’è un’alternativa: potete andare con la Cina,” ha detto Mearsheimer. “Beh, avete una scelta: potete andare con la Cina piuttosto che con gli Stati Uniti. Su questo dirò solo due cose. Numero uno, se andate con la Cina dovete capire che sarete nostri nemici. State quindi decidendo di diventare un nemico degli Stati Uniti. Perché, lo ripeto, stiamo parlando di un’intensa competizione per la sicurezza.”

“O siete con noi o contro di noi,” ha continuato. “E se state commerciando alla grande con la Cina e siete amici della Cina, state minacciando gli Stati Uniti in questa competizione sulla sicurezza. State alimentando la bestia, dal nostro punto di vista. E questo non ci renderà felici. E quando non siamo felici non dovete sottovalutare quanto possiamo essere cattivi. Basta chiedere a Fidel Castro.”

Risatine nervose da parte del pubblico del think tank australiano avevano fatto eco alle osservazioni più incendiarie di Mearsheimer. La CIA è nota per aver fatto numerosi tentativi di assassinare Castro.

Quindi, ecco come stanno le cose. L’Australia non è allineata con gli Stati Uniti per proteggersi dalla Cina. L’Australia è allineata con gli Stati Uniti per proteggersi dagli Stati Uniti.

Joe Biden può aver dimenticato il nome del primo ministro australiano. Ma Scott Morrison sa benissimo per chi deve lavorare. Nel 1975, gli Stati Uniti e il Regno Unito avevano organizzato un colpo di stato contro il Primo Ministro australiano, Gough Whitlam, che stava portando il Paese verso l’indipendenza. Pochi negli Stati Uniti lo ricordano, ma i politici australiani sì. Da allora, il loro Paese ha sempre fatto quello che gli è stato detto di fare.

Ed è questo il nocciolo della questione.

Moon of Alabama

Fonte: moonofalabama.org
Link: https://www.moonofalabama.org/2021/09/to-protect-itself-from-us-hostility-australia-decides-to-buy-us-submarines.html#more
16.09.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

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