Di Aleksandr Dugin, geopolitika.ru
Esistono due Occidenti: l’Occidente globalista e l’Occidente… ordinario, normale. I globalisti-mondialisti ritengono di rappresentare l’Occidente principale-unico. Così facendo, rifiutano di riconoscere che possa esistere qualcuno al mondo oltre a loro, al di sopra di loro, meglio di loro. Insistono quindi sul fatto che non esiste un “secondo” Occidente, nessun Occidente-2. Per codesti ce n’è uno ed uno solo: il loro.
Noi, il Mondo multipolare, dobbiamo identificare, riconoscere e concettualizzare il più chiaramente possibile l’esistenza di questo Occidente “altro” da quello presentato come unico e dominante.
Esso è composto da una varietà di forze che non sono d’accordo con l’agenda globalista ultraliberale delle élite.
Ci sono persone a sinistra, secondo un’accezione ancora ideale, come Sarah Wagenknecht e il suo nuovo partito. La “Sara Rossa” (una Valchiria dalla doppia origine, iraniana e tedesca) sta diventando il simbolo della sinistra anti liberalista in Europa.
In Italia, Diego Fusaro, discepolo del marxista e antiglobalista Costanzo Preve, è un teorico della stessa tendenza.
In Francia abbiamo Alain Soral, così come Michel Onfray, Jean-Claude Michéa e Serge Latouche.
Questi uomini e donne di sinistra, e molti altri dalle diverse sfumature di pensiero, sono soprattutto nemici del capitale globale. Si distinguono nettamente dalla pseudo-sinistra comprata da Soros o a personaggi del genere venduta: quest’ultima è soprattutto a favore del Woke-LGBT, del nazismo ucraino, del genocidio israeliano perpetrato sui civili palestinesi di Gaza e dell’immigrazione incontrollata, ma soprattutto sono contro la Russia e quello che i loro padroni capitalisti, essi stessi nazi-liberali, chiamerebbero “fascismo”(sic).
C’è anche una componente di destra, messa forse male nella concezione progettuale ed etica, ma che in molti paesi europei rappresenta la seconda forza politica. Ad esempio, Marine Le Pen in Francia oppure, dal crescente consenso, AfD tra i tedeschi.
In Germania si stanno rafforzando Alternativa per la Germania e altri movimenti minori, soprattutto in Prussia (ex DDR).
In Italia, nonostante l’infermità liberale della Meloni, la metà destra della società non ha fatto progressi.
E comunque, non tutto il populismo di destra ha fatto progressi.
Ma nel secondo Occidente alternativo a prendere posizione sono soprattutto le persone comuni, quelle che non capiscono nulla di politica. Semplicemente esse non riescono a tenere il passo (culturale e concettuale) con le proposte di cambio di sesso, di castrazione forzata dei loro figli piccoli, di matrimonio (con capre e affini), di arrivo e mantenimento di più immigrati […], incapaci dell’igiene di base e della cura di sé; non concepiscono il senso tradizionale, sano, e migliorativo di mangiare scarafaggi, di recitare preghiere come quelle di Greta Thunberg prima di andare a dormire e di maledire i russi, che non hanno fatto loro nulla di male. L’uomo comune occidentale, la piccola borghesia, è il pilastro della prossima rivolta. Quest’uomo comune non capisce più le élite liberali. È irrimediabilmente contrario all’accelerazione della degenerazione e del degrado che queste élite gli richiedono.
Il Mondo multipolare deve aiutare la Rivoluzione europea (filosofica – politica, sociale – economica), tradizionalmente protettiva e culturalmente produttiva.
Gli occidentali sono persone comuni, come altri miliardi nel mondo, che non sono colpevoli di nulla. Non hanno, purtroppo ed apparentemente, alcuna possibilità di cambiare la situazione democraticamente, semplicemente perché in Occidente non esiste più la democrazia da molto tempo. L’ “Occidente Uno” ha instaurato una dittatura globalista liberale diretta, un infido e feroce totalitarismo, soprattutto sull’ “Occidente Due”.
Resta solo una cosa: riuscire a scacciare il potere degli “usurpatori” con mezzi rivoluzionari.
Questa è l’Agenda 2024 per l’Europa e per gli Europei- La tua libertà, “Occidente Due”, è nelle tue mani.
Di Aleksandr Dugin, geopolitika.ru
18.01.2024
ALEKSANDR DUGIN (Mosca, 1962), filosofo e sociologo. Fondatore della scuola geopolitica russa e del Movimento Eurasiatico. Dugin è considerato uno dei più importanti esponenti del pensiero conservatore russo moderno in linea con la tradizione della corrente filosofica, politica e letteraria degli slavofili. Dugin è dottore in Sociologia e Scienze Politiche, PhD in Filosofia e Sociologia. Per 6 anni (2008 – 2014) è stato a capo del Dipartimento di Sociologia delle Relazioni Internazionali della Facoltà di Sociologia dell’Università Statale di Mosca. È autore di oltre 40 libri. Dal 2018 insegna all’Università Fudan di Shanghai.
—
Traduzione di Gianfranco Bosco per ComeDonChisciotte.org
Fonte: https://www.geopolitika.ru/fr/article/2024-vers-une-revolution-europeenne