Condannato a un anno e tre mesi con la sospensione condizionale della pena, la non menzione della condanna nel casellario giudiziale e la concessione delle attenuanti generiche. È questa la decisone del Tribunale di Brescia, che in primo grado ha condannato Piercamillo Davigo – ex Presidente della II Sezione Penale presso la Corte di Cassazione ed ex membro togato del Consiglio Superiore della Magistratura – accusato di rivelazione del segreto d’ufficio in merito ai verbali sulla presunta Loggia Ungheria.
Consegnatigli dal pm milanese Paolo Storari (uscito indenne dalla vicenda) durante il lockdown, per l’accusa Davigo non era persona autorizzata a riceverli in quanto coperti dal segreto istruttorio, né conseguenzialmente poteva divulgarne il contenuto ai colleghi e al Presidente della Commissione Antimafia, dell’epoca, Nicola Morra.
Davigo durante tutto questo periodo ha sempre sottolineato la liceità del suo comportamento, posizione condivisa anche dal suo avvocato difensore Francesco Borasi che ha commentato così la sentenza: “Davigo? L’ho sentito e mi ha detto ‘faremo appello. È evidente'”, aggiungendo “È stato fatto un errore in fatto e in diritto. La serenità è totale e faremo appello. Il dibattimento aveva dimostrato cose completamente diverse”.
Il collegio di Brescia ha anche stabilito un risarcimento di 20 mila euro che l’ex pm dovrà versare a Sebastiano Ardita, costituitosi parte civile in quanto, secondo i suoi legali, danneggiato dalla vicenda.
Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/caso-pm-milano-davigo-condannato-un-anno-e-3-mesi-AE7juBmD