Kit Knightly
off-guardian.org
La scorsa settimana si è svolto a Bali l’incontro annuale del G20, in cui i leader delle 20 maggiori economie mondiali hanno firmato un impegno che prevede:
– “Riformare” la produzione e la distribuzione del cibo
– aumentare la sorveglianza e la censura della”disinformazione” su Internet
– Aumentare la dipendenza globale dalle fonti di energia “rinnovabili”
– Introdurre valute digitali programmabili
– Introdurre passaporti digitali internazionali per i vaccini
Sì, mentre tutti venivano bellamente distratti dalla “caduta di Kherson” e da quel missile che avrebbe colpito la Polonia, i leader di tutto il mondo, tutti rigorosamente in camicia bianca, si riunivano e pubblicavano i loro piani per il governo mondiale in eleganti raccoglitori ad anelli.
Abbiamo già visto che la COP27 si è concentrata sull'”agricoltura alternativa” (cioè la carne prodotta in laboratorio e il consumo di insetti), ma la dichiarazione dei leader del G20 è molto più ambiziosa. E c’è ancora il Vertice delle Nazioni Unite sulla Biodiversità da attendere con ansia.
Sì, l’inquietante stagione dei raduni globali sta davvero entrando nel vivo e i partecipanti non fanno mistero dei loro piani globali per il futuro.
Potete leggere qui l’intero documento, noi ci limiteremo a riportare alcune citazioni chiave.
Per cominciare, diamo un’occhiata al “tema” del vertice di quest’anno, che ha un suono molto familiare:
“Recuperare insieme, recuperare più forte.”
Datemi pure del pazzo, ma sembra un modo come un altro per dire “ricostruire meglio,” non vi pare?
Ci si potrebbe aspettare che qualsiasi dichiarazione fatta in nome del “build back better” sia piena di punti di riferimento del Great Reset… e sarebbe assolutamente corretto.
C’è una rinnovata passione alla guerra del cibo in corso e un’eco dell’attenzione della COP27 all'”innovazione” e alla “riforma” dell’agricoltura [d’ora in poi grassetto aggiunto]:
Intraprenderemo ulteriori azioni coordinate per affrontare le sfide della sicurezza alimentare, tra cui l’impennata dei prezzi e la carenza di prodotti alimentari e fertilizzanti a livello globale […] faremo in modo che i sistemi alimentari contribuiscano meglio all’adattamento e alla mitigazione dei cambiamenti climatici, arrestando e invertendo la perdita di biodiversità e diversificando le fonti alimentari […] ci impegniamo a sostenere l’adozione di pratiche e tecnologie innovative, tra cui l’innovazione digitale in agricoltura e nei sistemi alimentari per migliorare la produttività e la sostenibilità.
Tanto per essere chiari, “mitigare il cambiamento climatico” significa “allevare meno bestiame da carne,” “diversificare le fonti alimentari” significa “mangiare insetti” e “pratiche e tecnologie innovative” significa carne e/o lievito prodotti in laboratorio.
C’è molto materiale sull'”inversione” o sulla “mitigazione” del cambiamento climatico, compresi impegni iperdettagliati per “riformare” le forniture energetiche:
Ribadiamo il nostro impegno a raggiungere un livello globale di emissioni nette di gas a effetto serra pari a zero/neutralità del carbonio […] aumentando la produzione di energia pulita, comprese le energie rinnovabili, e di misure di efficienza energetica, anche accelerando gli sforzi verso la graduale riduzione dell’ incontrastata energia basata sul carbone.
Qui non c’è bisogno di traduzione.
E poi arriva la tiritera sulla “preparazione alle pandemie,” con la richiesta di uno “strumento giuridicamente vincolante” per “rafforzare” la preparazione globale alle pandemie:
Riaffermiamo il nostro impegno a rafforzare la governance sanitaria globale, con il ruolo di guida e coordinamento dell’OMS e il sostegno di altre organizzazioni internazionali. Sosteniamo il lavoro dell’Organismo Intergovernativo di Negoziazione (INB) che redigerà e negozierà uno strumento giuridicamente vincolante che dovrebbe contenere elementi sia giuridicamente vincolanti che non giuridicamente vincolanti atti a rafforzare la preparazione alle pandemie.
Si tratta di un tema all’ordine del giorno da tempo, di cui potete leggere i nostri precedenti articoli qui e qui.
Poi c’è la promessa di controllare Internet in modo più rigoroso, in nome della “sicurezza:”
Riconosciamo che una connettività digitale accessibile e di alta qualità è essenziale per l’inclusione e la trasformazione digitale, anche se un ambiente online resiliente, sicuro e protetto è necessario per aumentare la fiducia nell’economia digitale […] Riconosciamo l’importanza di contrastare le campagne di disinformazione, le minacce informatiche, l’abuso online e di garantire la sicurezza dell’infrastruttura di connettività.
Se stavate aspettando con il fiato sospeso che parlassero delle valute digitali delle banche centrali (CBDC), eccovi accontentati:
Accogliamo con favore il rapporto del Comitato sui Pagamenti e le Infrastrutture di Mercato (CPMI) della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) sull’interconnessione dei sistemi di pagamento [e] il rapporto congiunto del CPMI della BRI, del BISIH, del FMI e della Banca Mondiale sulle opzioni di accesso e interoperabilità delle valute digitali delle banche centrali (CBDC) per i pagamenti transfrontalieri.
Infine – e probabilmente la cosa più preoccupante di tutte – si impegnano a introdurre passaporti vaccinali internazionali:
Riconosciamo l’importanza di standard tecnici e metodi di verifica condivisi, nel quadro del RSI (2005), per facilitare in modo fluido i viaggi internazionali, l’interoperabilità e il riconoscimento delle soluzioni digitali e non digitali, compresa la prova della condizione vaccinatoria. Sosteniamo la prosecuzione del dialogo e della collaborazione internazionale per la creazione di reti globali affidabili per la salute digitale.
Ecco la lista della spesa del G20 che comprende (ma non si limita a): Riforma alimentare, riforma energetica, legislazione sulle pandemie, “sicurezza informatica,” valuta digitale e passaporti vaccinali/identità digitale.
Niente di sorprendente, ma è insolito vedere tutto questo in un unico documento.
E non dimentichiamo il motivo più antico: l’avidità. L'”impegno” è infarcito di discorsi su “lacune di finanziamento,” donazioni e “partenariati pubblico-privato.”
Tutte queste cose servono come copertura per il riciclaggio internazionale di denaro, l’appropriazione indebita e altri modi per incanalare il denaro dei contribuenti nelle tasche fin troppo piene dell’1%.
Oh, un piccolo promemoria per coloro che ancora credono che la Russia stia combattendo la buona battaglia contro i cattivi globalisti in Ucraina: la Russia è un membro del G20 e ha firmato l’impegno.
Così come la Cina, insieme a tutti gli altri membri dei BRICS.
Qui non ci sono eroi, sono tutti coinvolti… ma la loro guerra ha sicuramente creato una buona distrazione, non è vero?
In sostanza, tutto ciò non fa che confermare – se ce ne fosse bisogno – che il Grande Reset è sempre in arrivo. Anche se la Covid sparisce, la nuova normalità è qui per restare.
Ma, naturalmente, questo è sempre stato il piano.
Kit Knightly
Fonte: off-guardian.org
Link: https://off-guardian.org/2022/11/18/g20s-globalist-pledge-commits-to-vaccine-passports-digital-currency-much-much-more/
18.11.2022
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org