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La Redazione

 

L’establishment americano ha optato per una guerra termo-nucleare?

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A cura di Davide
Il 9 Febbraio 2017
97 Views

DI PAUL CRAIG ROBERTS

informationclearinghouse.info

Se si vuole essere un opinionista televisivo americano od un giornalista occidentale venduto, bisogna essere privi di cervello ed integrità, come lo sono Bill O’Reilly, CNN, MSNBC, e il New York Times , Washington Post, Wall Street Journal e via dicendo.

In un’intervista con il presidente Donald Trump, O’Reilly ha detto: “Putin è un assassino”.

O’Reilly è indifferente al fatto che una guerra termo-nucleare distruggerebbe il pianeta Terra. Per O’Reilly, il desiderio di Trump di normalizzare le relazioni con la Russia è un’indicazione del fatto che il Presidente degli Stati Uniti non si fa problemi nel fare affari con degli assassini, come se gli ultimi tre presidenti americani non fossero stati assassini di massa, a proprio agio con la distruzione di tutto o parte di molti paesi e milioni di popoli.

La risposta del presidente Trump ad O’Reilly è stata: “Abbiamo un sacco di assassini anche qui. Cosa pensa – che il nostro Paese sia così innocente?”

L’unica cosa che non va con la risposta del Presidente Trump è che accetta implicitamente che Putin non sia diverso da Obama, George W. Bush, e Bill Clinton. Eppure non vi è alcuna prova che Putin sia un “killer”. Questa accusa è un’affermazione fatta da coloro che prosperano nell’avere una “minaccia russa”, per mantenere denaro e potere.

Come mostra Finian Cunningham, Trump avrebbe dovuto rimproverare O’Reilly per la sua accusa, non diplomatica e priva di prove, contro il presidente di un paese con il quale il presidente Trump spera di ristabilire relazioni normali. http://www.strategic-culture.org/news/2017/02/06/trump-apology-for-killer-putin-wrongheaded.html

La constatazione di un fatto ovvio del presidente Trump è stato subito bollata come “difesa di un killer” dai repubblicani del Congresso, dai Democratici di Hillary, da liberali, progressisti, politici di sinistra e giornalisti occidentali venduti.

Anche siti online, come politico.com, si sono tuffati a criticare “la difesa di Donald Trump della storia omicida di Vladimir Putin”. Accuse di “storia omicida di Putin” sono sorprendenti, dopo 24 anni di genocidio perpetrato da Washington contro musulmani in Afghanistan, Iraq, Libia, Somalia, Yemen, Pakistan e Siria, e non musulmani in Jugoslavia e regioni russe dell’Ucraina. Washington si posiziona come uno dei più efferati assassini di massa della storia umana, ma le “presstitutes” occidentali bollano Putin come un omicida.

Ascoltate questi membri del Congresso che rappresentano gli americani a Washington:

Il Capogruppo al Senato Mitch McConnell (Repubblicano, Kentucky) ha detto, riferendosi al tre volte eletto Presidente della Russia: “È un teppista”. McConnell ha assecondato gli omicidi di massa di Washington per 15 anni, e questo complice di omicidi di massa ha detto che gli stermini di Washington di innumerevoli milioni di persone, che hanno provocato rifugiati in tutto il mondo occidentale, non costituiscono prove contro l’America. Nella sua risposta alla dichiarazione di Trump, McConnell in realtà ha detto: “Noi non operiamo in alcun modo come i russi. Penso che ci sia una chiara distinzione qui che tutti gli americani capiscono, ed io non l’avrei qualificata in quel modo”.Http://www.politico.com/story/2017/02/republicans-denounce-trumps-defense-of-killer -putin-234665

Il senatore repubblicano della Florida, Marco Rubio, ha dichiarato: “Noi non siamo come Putin”. Certo che non lo siamo. Noi siamo assassini di massa.

Il senatore Repubblicano del Nebraska, Ben Sasse, ha detto, raggiungendo un livello di ignoranza difficile da credere anche per gli americani, che “Putin è un nemico del dissenso politico. Gli Stati Uniti celebrano il dissenso politico e il diritto per le persone a discutere liberamente su luoghi o idee conflittuali [come accaduto nelle proteste dell’università di Berkeley negli anni ’60]. Non c’è equivalenza morale tra gli Stati Uniti d’America, la nazione che nella storia del mondo più ama la libertà, ed i teppisti criminali che difendono il clientelismo di Putin”.

Bret Stephens del Wall Street Journal ha detto: “Trump mette gli Stati Uniti moralmente alla pari con la Russia di Putin. Mai nella storia un Presidente ha così calunniato il proprio paese come questo”.

No Bret, è il contrario. Nessun presidente degli Stati Uniti ha mai così calunniato la Russia. Non c’è equivalenza morale tra Washington e Mosca. È Washington ad essere totalmente priva di ogni morale, non la Russia. Non è la Russia che ha fatto morti, feriti e sfollati in almeno 9 paesi negli ultimi 15 anni, mandando rifugiati in tutto il mondo occidentale, alcuni dei quali senza dubbio serbano legittimi rancori.

Il vice presidente di Trump, Mike Pence, si è precipitato a dire alla NBC che Trump non intendeva che Washington non sia moralmente superiore alla Russia di Putin. È ovvio che gli Stati Uniti siano moralmente superiori a tutti. I milioni di persone che uccidiamo e roviniamo sono la prova della nostra indiscussa superiorità morale. Ogni volta che bombardiamo un matrimonio, un funerale di ospiti del matrimonio, una partita di calcio di bambini, innumerevoli ospedali e centri medici, scuole, aziende agricole, trasporti pubblici, noi eccezionali e indispensabili americani stiamo dimostrando la nostra superiorità morale sulla Terra. Solo il moralmente superiore può commettere crimini efferati contro l’umanità senza esserne ritenuto responsabile.

Normali relazioni con la Russia non sembrano profilarsi. La demonizzazione e la menzogna continueranno. La Nuova Guerra Fredda è troppo importante per l’establishment dominante e per i membri di Camera e Senato che dipendono dalle donazioni per campagne militari e di difesa, non si deve consentire a Trump di normalizzare le relazioni con la Russia.

Tutto ciò che Reagan e Gorbaciov avevano raggiunto è stata annullato. L’interesse materiale di pochi ha nuovamente posto l’umanità a rischio.

“La nazione che nella storia del mondo più ama la libertà” non può nemmeno dibatterne, perché un dibattito sarebbe apologia di Putin ed equivalenza morale.

 

Paul Craig Roberts

Fonte: www.informationclearinghouse.info

Link: http://www.informationclearinghouse.info/46406.htm

8.02.2017

 

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di HMG

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