LA UE, I SUOI “ESPERTI” E LA SUA TECNOCRAZIA IN FORMA DI DIKTAT…

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DI DANIEL VANHOVE
Mondialisation.ca

Quando la pagina si richiuderà sul capitolo dell’interdizione di volo nello spazio aereo nord-europeo, finiremo per renderci conto – una volta di più – che il sacrosanto “principio di precauzione” sarà stato utilizzato indiscriminatamente da qualche tecnocrate, elevato al rango d’esperto!

Se non è una cosa nuova, è giocoforza constatare che noi non ne traiamo alcuna lezione, purtroppo! E nel marasma economico già spaventoso, le misure draconiane prese per imporre il blocco completo dello spazio aereo nord europeo, infilzeranno il chiodo di un’altra tacca.

Ci sarà un impatto negativo diretto sulle compagnie aeree e sugli aeroporti, ma anche sulla forza lavoro dell’indotto, come ogni volta… Già la perdita economica globale di una tale funesta operazione è stimata a circa un miliardo di euro! In un’economia a fiato corto, che non ha mai smesso di generare disoccupazione, chi avvantaggiano un tale tipo di misure?Dal momento che sempre più voci si elevano e rimproverano l’inettitudine di simili misure prese nell’urgenza dell’allarme di una nube annunciata, e sulla base di un modello metetereologico computerizzato, piuttosto che sulla base di dati e campioni scientifici reali, effettuati nell’aria e nello spazio traversati dagli aerei di linea. Ci si dovrebbe domandare, a giusto titolo, perché le nubi di polvere di questo vulcano islandese dovrebbero interessare lo spazio aereo più di quello di due vulcani europei vicini, che si risvegliano di tanto in tanto, come negli ultimi anni, l’Etna e lo Stromboli in Italia?

In una tale direzione, perché non pensare a volare ad altitudine più elevata, dal momento che la nube incriminata sembra posizionarsi fra i 3000 e gli 8000 m?

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Inoltre, da domenica, di fronte alla paralisi dei nostri governanti – peraltro reputati per strabordare di “specialisti” incapaci della minima iniziativa, certe compagnie si sono sottratte all’avviso di simili “esperti” per testare da sé stesse la qualità dell’aria e delle nubi che i loro aerei traversavano… con una sola constatazione all’atterraggio: che tutto si era svolto senza il minimo problema per i reattori e i diversi strumenti di misura di cui gli aerei sono dotati.

La sola nota stonata in questo affare, è la constatazione della presenza di polveri vulcaniche su alcuni F16 della NATO. Ma non sarebbe il caso allora di tenere a terra gli aerei da guerra, lasciando il campo libero all’aviazione civile?

Così aggiungendo la confusione di queste misure prese senza fondamento reale e, lo ripeto, basandosi solo su modelli informatici (teorici, se preferite) certe compagnie hanno cominciato a permettere ad alcuni loro apparecchi di collegare da un punto all’altro l’Europa. Secondo le ultime notizie alcune compagnie iniziano a rimpatriare i loro turisti intrappolati da misure prese in tutta fretta. Alla confusione degli “esperti” si aggiunge da ora in avanti quella dei governi che, timidamente, gli uni dopo gli altri, autorizzano la riapertura del loro spazio aereo.

E la sicurezza, obietterete nei confronti del segretario di Stato ai trasporti francese, Dominique Bussereau, su Europe1 questa mattina, per la quale “non si prendono mai abbastanza precauzioni”!? Ma se questo è il caso, piuttosto che agitare senza sosta gli spauracchi della paura in faccia ai cittadini, rimanete a letto, Signore. Deve trattarsi, senza dubbio, delle stesse “precauzioni” che avevano fatto prendere delle misure assurde per premunirsi dalla pandemia dell’influenza H1N1, dopo quella detta “aviaria” due anni prima, e che stiamo ancora aspettando… dove ci predicevano, fra le altre idiozie, che avremmo aperto le porte a gomitate! Che imposture, e che bestialità tramite certi “esperti” e “specialisti” di tutti i tipi! Peccato che essi non siano altrettanto pronti ad allertarci su pericoli – veramente reali, quelli- del nucleare!

Parallelamente, che si deve pensare delle dichiarazioni dei medesimi “esperti” che ci assicurano che la ricaduta delle nubi vulcaniche sono senza effetti per la salute della popolazione. Nel numero di “Le Monde” del 17/08 possiamo leggere: “Il miscuglio di gas, di ceneri e di particelle fini che si libera dal vulcano islandese non ha ancora creato un inquinamento suscettibile di causare dei problemi respiratori in Europa. ‘La nube è sospesa ad un’altitudine molto elevata nell’atmosfera’, ha precisato Daniel Epstein, venerdì 16 aprile, portavoce dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Quando le particelle inizieranno a raggiungere la terra, ‘questo aumenterà le nostre preoccupazioni a livello sanitario’. Secondo l’OMS, le ceneri contengono circa un quarto di particelle molto fini, che possono raggiungere l’interno dei polmoni e causare problemi, in particolare alle persone asmatiche o sofferenti di problemi respiratori”. Ahi, ahi, ahi, cosa ci prepareranno ancora questi “specialisti” quando tali particelle toccheranno il suolo? E perché allora, sin dai primi momenti di questo panico insensato, i reattori degli aerei bloccati al suolo erano imballati in enormi teloni di plastica!? Le dimensioni di queste bestie non avendo nulla a che fare con quelle delle scatolette di cioccolatini, il costo di una simile operazione d’imballaggio non può essere giustificato, salvo che se vi sia un pericolo reale. Salvo pensare che sia più importante proteggere un reattore che qualche rachitico che sputa i propri polmoni…

Ma, non essendo né “esperto” né “specialista”, resto in attesa del seguito di questa saga e vi lascio tirare le conclusioni di questo nuovo episodio di cui solo l’Europa e la sua pletora di tecnocrati sembrano detenere tutti i segreti… ma con almeno una constatazione: se gli “esperti” possono lavorare ad un piano B per questo genere di situazioni, forse la prima cosa sarebbe evitare il panico, prima che divenga in seguito, un pasticcio!

Titolo originale: “L’UE, ses «experts» et sa technocratie en forme de dictats…”

Fonte: http://www.mondialisation.ca
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20.04.2010

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di FILIPPO

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