DI GIOVANNI ZIBORDI
cobraf.com
La ratifica del trattato del “MES” (Meccanismo Europeo di Stabilità, detto anche “Fondo Salva Stati”) non è una questione semplice. Il trattato stesso del 2012 e la bozza che viene approvata ora occupano 68 pagine sul sito del Senato. Una volta firmato il MES impegna 700 miliardi di cui 125 miliardi per l’Italia e può intrappolare definitivamente l’Italia
La questione non può essere risolta dicendo che “è già stata negoziata per anni e gli altri Stati firmano tuiti”per cui dobbiamo firmare anche noi per non restare fuori, come dice il governo. Ma neanche può essere convincente usare slogan come “si vuole salvare Deutsche Bank con i risparmi degli italiani”. Se fosse così allora perchè spagnoli e francesi firmano senza problemi, visto che toccherebbe anche a loro di fornire soldi per Deutsche Bank ?
La chiave è a mio avviso proprio capire come mai paesi come Spagna, Portogallo, Belgio e Francia che hanno debito pubblico al 100% del PIL (Portogallo 120%) firmano senza molta opposizione. Non temono anche loro le regole sul limite al debito pubblico ? Perchè solo da noi c’è opposizione al MES ? Perchè l’Italia non ha alleati sulla questione MES?
Provo a spiegarlo, ma occorre un poco di spazio perchè occorre illustrare il nesso tra le mega banche francesi (soprattutto, ma non solo) e il QE di Draghi e ora della Lagarde, che i francesi hanno fatto accettare ai tedeschi usando l’Italia come paese da punire e su cui scaricare il rigore
Prima di entrare nella discussione, guarda questi due grafici che confrontano Germania e Francia. Cosa vedi ? 1) la Francia sorprendentemente ha fatto anche meglio della Germania come crescita del PIL da quando c’è l’Euro, 2) la Francia ha fatto il contrario della Germania che ha ridotto il debito pubblico dopo la crisi del 2009 e invece lo ha fatto aumentare quasi del doppio. Tutti e due i paesi sono andati molto meglio dell’Italia, ma la Francia ha finanziato la crescita con il debito pubblico
OK….Il MES….
Se leggi la bozza del MES e il trattato già approvato nel 2012, dovrebbe proteggere gli Stati e le banche della UE in caso ci sia un altro panico sui mercati finanziari come è accaduto tra il 2008 e il 2012 e lo farebbe mettendo in comune 700 miliardi di cui l’Italia contribuisce 125 miliardi. Il trattato contiene un meccanismo che in realtà è in essere dal 2012 e ha erogato circa 300 miliardi per “finanziare il bilancio pubblico” dell’Irlanda, Portogallo, Spagna, Cipro per 100 miliardi e soprattutto della Grecia per 200 miliardi per cui si può verificare come ha funzionato
Nel caso della Grecia, i 200 miliardi sono serviti a ricomprare titoli greci che all’epoca detenevano le banche francesi e di altri paesi su cui rischiavano di perdere gran parte dei soldi. Il rischio è stato trasferito dalle banche francesi, olandesi, tedesche ecc…a questo Fondo Salva Stati che ha comprato i titoli di cui le banche si liberavano. Nel 2012 però è arrivata anche la BCE che, parallelamente, ha fornito centinaia di miliardi a costo zero alle banche e poi comprato 2,300 miliardi di debito pubblico con il “QE”. Risultato: i titoli di stato sono saliti sui mercati e i loro rendimenti si sono azzerati, per cui persino la Grecia ora paga intorno all’1% e chi ha comprato bonds greci o italiani dopo che è arrivata la BCE ha guadagnato parecchio. Morale: Il MES o Fondo Salva Stati, non ha salvato, ha salvato la BCE.
Il motivo è che il MES ha erogato solo 300 miliardi, perchè erano soldi delle tasse dei cittadini italiani, spagnoli, tedeschi ecc… La BCE simultaneamente invece ha tirato fuori dieci volte tanto, il suo bilancio che era di 1,700 miliardi nel 2011 è esploso ora fino a 4,700 miliardi, pari al 41% del PIL dell’eurozona, una cifra colossale. Anzi, la BCE se la si confronta con le altre Banche Centrali ha stampato moneta più di tutte.
Gli esperti che difendono accanitamente il MES dimenticano di dire che la BCE ha fornito dieci volte più soldi del MES e ha risolto lei la situazione. Anche adesso, se tutti i paesi firmassero e poi contribuissero 700 miliardi sarebbe sempre una cifra molto inferiore a quella creata dalla BCE dal 2012 ad oggi e che continua ad aumentare, perchè la BCE ha appena ricominciato al ritmo di 20 miliardi al mese (riservandosi di aumentarli in caso di stress sui mercati)
Quello di cui non si parla in questo dibattito è che mentre gli Stati devono usare soldi delle tasse per finanziare il MES, il bilancio della BCE invece è triplicato da 1,700 miliardi a 4,700 miliardi, senza indebitarsi e senza chiedere un euro di tasse a nessuno. Ad esempio nel caso dell’Italia, BCE e Bankitalia oggi hanno accumulato circa 450 miliardi di BTP, ma i soldi con cui li hanno comprati sono creati dal niente, digitando degli zeri in più nel saldo che hanno sul computer a Francoforte.
Perché allora non scrivere nei trattati che in caso di emergenza sui mercati la BCE, senza chiedere soldi di tasse a nessuno e senza indebitarsi, finanzi lei gli Stati o le banche in difficoltà, come ha già fatto finora e come si fa automaticamente in UK, USA, Giappone e Cina?
Ovviamente ti dicono che non si può, perchè la BCE è “indipendente” e questo significa che nessuno può mai sapere cosa farà, le sue sono decisioni insindacabili e non prevedibili, non è tenuta a seguire nessuna regola in pratica.
In realtà, la BCE, come fanno tutte le Banche Centrali, sta finanziando da anni (indirettamente) il debito pubblico, visto che continua a comprare titoli sui mercati, gira gli interessi che incassa agli Stati e si impegna a non rivendere i titoli. Tutta la UE è costruita sulla finzione che non si possa “stampare moneta”, mentre ovviamente quando c’è emergenza (come nel 2012) si stampa tranquillamente moneta e lo si farà anche in futuro
Germania, Austria, Olanda e i loro alleati insistono però nella finzione e scrivono in tutti i trattati che in caso di emergenza si usino i soldi delle tasse e che si preveda anche un default sui titoli di stato e che l’unico criterio per decidere sia il famoso rapporto Debito Pubblico/PIL. Perchè Francia e Spagna che hanno un debito/PIL al 100% quindi fuori dai “parametri” sono d’accordo? Perchè in base a questo criterio l’Italia verrà penalizzata e loro riceveranno l’aiuto prima di noi, cioè il peso dell’eventuale shock si scaricherà sull’Italia, che fa da “ammortizzatore”
Cerchiamo di essere precisi. L’articolo 12 della bozza che Conte e Gualtieri vogliono firmare recita: “in casi eccezionali, una forma di partecipazione del settore privato in linea con la prassi del FMI è presa in considerazione…” Per pudore il testo non specifica che si tratta di “partecipazione alle perdite” da parte del settore privato, cioè fondi, banche, assicurazioni e risparmiatori vedranno rimborsati (ad esempio) a 80 un BTP comprato a 100. Lo Stato italiano su 2,340 mld di debito pubblico ha circa 2,000 miliardi di titoli sui mercati. Se quindi rimborsasse, in caso di emergenza e in base ad una decisione del MES, solo l’80% (default parziale) risparmierebbe 400 miliardi e il MES sarebbe contento, perchè così riduce il debito/PIL.
Il documento del MES che ipotizza questa “partecipazione” (alle perdite) non discute cosa succederebbe, forse perchè i precedenti di Grecia e Cipro sono stati disastrosi. Tra parentesi l’Italia in tutta la sua storia non ha mai dato default sul suo debito pubblico e qui lo darebbe perchè sostanzialmente costretta dagli altri paesi, grazie al trattato che ora firma
Se non firmasse il MES invece, l’Italia, che ha versato finora 14 miliardi, eviterebbe di versarne gli altri 111 miliardi e con questi soldi potrebbe sistemare il territorio per inondazioni, ponti, scuole, terremoti o salvare banche in crisi
La UE, il ministro Gualtieri e i professori che scrivono sul Corriere dicono però bisogna stanziare questi soldi per prepararsi al prossimo panico finanziario sui mercati come nel 2008. Questa volta scoppierà magari in Cina, e poi grazie alla magie dei derivati e della leva finanziaria coinvolgerà anche noi, come nel 2008, quando i crac sono stati in USA, Irlanda, Spagna e UK, ma si sono estesi a tutte le banche del mondo. E poi un bel giorno i Btp sono crollati del 25% perchè le banche francesi e tedesche ne hanno liquidati 70 miliardi e noi abbiamo dovuto chiamare Monti e fare più austerità
Non si capisce perchè oggi dovrebbe ripetersi questo crac, dato che ora la BCE ha comprato 2,500 miliardi di titoli di stato e può, spingendo un bottone, comprarne altri 300 o 500 miliardi e fermare qualunque speculazione
Non importa. La UE finge che la BCE esista su un altro pianeta e nessuno possa sindacare cosa farà. Per cui la UE insiste che i contribuenti europei diano a lei, tramite il MES, 700 miliardi per la prossima emergenza finanziaria
Nel caso dell’Italia, avendo un debito/PIL di oltre il 130%, il MES però non darà soldi se non riduciamo il deficit, dal 2% a 0% ad esempio e in più però prevede anche di far perdere chi detiene BTP (“il default”). Dovrà votare a favore l’85% del capitale del MES e noi ne abbiamo il 17% per cui c’è un diritto di veto, ma se non votiamo anche noi, il MES non darà i soldi, inclusi quelli che l’Italia ha contribuito. Per cui può darsi che i nostri 125 miliardi vengano usati per banche di altri paesi o il debito pubblico del Portogallo (che è pari al nostro), ma non per noi.
Se invece seguiamo la ricetta del trattato del MES dovremo ridurre il deficit dal 2% attuale a 0% (ad esempio) che sarebbero 35 miliardi in più di tasse l’anno. E poi anche far “partecipare” (alle perdite) chi detiene BTP e quindi rimborsarne solo l’80% (ad esempio).
Facciamo due conti, Banche, assicurazioni, fondi e cittadini italiani, che hanno circa metà dei 2,000 mld di titoli di stato (il resto lo hanno Banca centrale e investitori esteri) perderanno circa 200 miliardi. Nel caso delle banche italiane, perdite ad esempio 50 miliardi dovute a questo default parziale sui BTP ne mettono la maggioranza in crisi. Per cui devi tornare dal fondo Salva Stati per chiedere di autorizzare un “aiuto” per le banche italiane. Cioè prima il MES gli fa perdere il capitale imponendo il default sui BTP che hanno e poi le dovrà “salvare”
Se aderisce alla ricetta del MES invece l’Italia avrà: un aumento massiccio di tasse per ridurre il deficit, default parziale sui BTP che porta ad almeno 200 miliardi di perdite per istituzioni italiane e in più le nostre banche (che hanno molti BTP) da salvare. Risultato? Un altra pesante recessione e forse anche, se qualcosa va storto, una fuga dalle banche italiane
Il tutto in presenza della BCE e Bankitalia che continuano dal 2014 a comprare titoli di stato (e altri titoli) sui mercati e ne possono comprare di più gratis, cioè senza prelevare tasse o indebitarsi. Al momento comprano persino bonds di multinazionali della birra brasiliane come INBEV o bonds di Louis Vuitton, la quale poi coi soldi della BCE acquista Tiffany ! Però non si può prevedere se, in caso di crisi finanziaria globale, compreranno altri titoli di stato.
La UE e il MES fingono che la BCE sia su un altro pianeta, che i 3,000 miliardi di euro che ha creato dal niente non esistano, che il fatto che ogni mese anche oggi stampi 20 miliardi di euro per comprare titoli sia un dettaglio. In questo modo può chiedere agli Stati di impegnarsi a fare più austerità e anche default e guarda caso il primo della lista è l’Italia.
Il cuore del problema è sempre lo stesso: la logica dell’Euro e della UE, che sia il Fiscal Compact o questo Fondo Salva Stati, è sempre di punire chi ha più debito pubblico e quindi l’Italia. Francia e Spagna ad esempio firmano questi trattati perchè pur avendo debito PIL al 100% e un enorme debito delle loro banche hanno sotto di loro l’Italia che le “protegge”. La Francia ha 8 mila miliardi nei bilanci delle sue banche, il che significa che hanno 8mila miliardi all’attivo e anche 8mila miliardi al passivo. Dato che il capitale in media è il 9%, ci sono quindi almeno 7,300 miliardi da finanziare nei bilanci di SocGen, BNP Paribas, Credite Agricole ecc.. Ma le famiglie francesi non hanno in banca 7mila miliardi, ne hanno circa 3mila (hanno anche titoli e fondi, ma questi non sono fonte di finanziamento per la banca). Senza entrare nei dettagli che poi ci perdiamo, penso bastino questi numeri per capire che le banche francesi si indebitano in giro per il mondo per almeno 4 mila miliardi. Le banche tedesche invece ad esempio hanno solo due grosse banche simili a quelle francesi, Deutsche e Commerz, ma un po’ più piccole e il resto in Germania sono più che altro 1,400 piccole banche locali pubbliche. La Francia e la Spagna (che qui non ora descriviamo) hanno cioè molto debito nelle loro banche, e anche l’Olanda e il Belgio a dire la verità. Le loro banche sono le candidate per il prossimo salvataggio quando scoppiasse una crisi finanziaria globale. Perchè se guardi nei bilanci delle mega banche spagnole, francesi, olandesi e belghe vedi un enorme indebitamento sui mercati finanziari in giro per il mondo, un indebitamento molto maggiore di quello delle nostre banche italiane
Francia, Spagna, Portogallo e Belgio hanno debito al 100% del PIL, ma sanno che sotto di loro in graduatoria c’è l’Italia (oltre 130% del PIL) per cui subirà lei il peso delle regole del MES. Cioè, grazie all’Italia che viene sempre penalizzata, Francia e Spagna appaiono degne di sfondare i limiti di deficit e ricevere aiuti, evitando austerità e default. Questi paesi sfondano ogni anno i limiti sia di deficit che di debito/PIL, (vedi la Francia che quest’anno fa 3,2% di deficit) che la Germania ha voluto come condizione per entrare nell’euro, ma sono tutti con numeri di debito/PIL un po’ meno elevati dell’Italia. Dato che imporre i vincoli a tutti veramente farebbe saltare tutta l’eurozona e l’euro in cinque minuti, allora quello che succede è che si vincola l’Italia, che è il terzo paese per peso economico e quella con il numero più alto di debito/PIL, e però si accetta che gli altri appena sopra all’Italia in classifica invece sfondino i limiti di deficit.
Qui vedi il debito/PIL di Francia e Spagna a confronto. E’ ovvio come la Francia abbia fatto esattamente l’opposto della Germania aumentando il debito/PIL di 40 punti percentuali
Come hanno fatto i francesi ? Grazie all’Italia
Vediamo di allargare un attimo il discorso. Visto che siamo sempre penalizzati e in punizione perchè non lasciano fuori l’Italia dalla UE e dall’Euro ? Senza l’Italia l’eurozona non esisterebbe, siamo assolutamente essenziali, soprattutto alla Francia. Fuori dall’eurozona noi faremmo concorrenza con un cambio più basso, anche perchè senza di noi l’Euro si apprezzerebbe di più. Poi l’Italia potrebbe ridurre le tasse monetizzando il debito e quindi essere più competitiva. Inoltre fuori dall’euro non avremmo venduto e svenduto metà dell’industria italiana a gruppi economici francesi, tedeschi, olandesi (e di ogni parte del mondo). All’interno dell’Euro invece l’Italia aiuta a tenere il tasso di cambio basso e fare politiche di QE che fanno comodo alla Francia in particolare, perchè pur avendo un debito/PIL al 100% paga ora ZERO sui suoi titoli di stato
La Francia può quindi continuare ad aumentare molto il debito pubblico sotto la copertura dell’Italia e grazie alla Germania che garantisce con il QE ha tassi zero. La riprova che questa strategia della Francia funziona è che in realtà da quando c’è l’euro ha beneficiato più della Germania
L’accusa delle Meloni e di Salvini in parlamento per cui vogliono usare i risparmi degli italiani per salvare banche estere è abbastanza giustificata, anche se probabilmente saranno Santander e BNP Paribas che avranno più bisogno. Se ci sarà un panico allora, probabilmente saranno le mega banche francesi, olandesi, belghe e spagnole che si finanziano e investono in tutto il mondo a saltare. Ma grazie alla copertura che offre l’Italia, il paese malato e sempre sull’orlo di fare crollare l’euro, la Germania accetterà che si stampino migliaia di miliardi di euro per finanziare debito pubblico (come è successo sinora!). Il MES non è molto importante veramente, perchè come discusso la BCE può creare 5 volte più soldi, ma serve per convincere i tedeschi che tutti mettono soldi di tasse e si puniscono i casi più eclatanti, come l’Italia appunto. Con la copertura del MES che incastra l’Italia e fa contenti i tedeschi che c’è “rigore” poi la Lagarde alla BCE aprirà di nuovo i rubinetti per salvare le mega banche francesi
Il vizio originale delle regole UE è che ignorano sempre il debito delle banche, delle imprese, delle famiglie, il quale debito privato è maggiore del debito pubblico ed è quello che ha creato la crisi del 2008-2011 in paesi come la Spagna, lo UK e l’Irlanda in particolare. Come debito privato Olanda, Belgio, Portogallo, Spagna e Francia sono i paesi messi peggio di tutti, peggio di noi e anche della Germania
Le regole UE ignorano anche la ricchezza finanziaria netta complessiva, che in Italia è tra le più alte e ci farebbe apparire più “affidabili”. L’Italia viene giudicata meno affidabile perchè si guarda solo al debito pubblico come unico criterio. Se vai in Giappone, che ha debito pubblico al 230% del PIL, ti riderebbero dietro, ma qui siamo nella UE dove la Germania ha debito/PIL al 60% e vuole che questo sia l’unico criterio. In realtà solo lei e la Finlandia e l’Estonia lo rispettano e tanti paesi sono al 100% Dopo il 2012 i tedeschi hanno dovuto accettare che la BCE stampi moneta per finanziare i deficit pubblici (indirettamente), ma non lo si menziona
Cosa succederebbe allora se il governo italiano rigettasse queste regole che penalizzano solo noi e non firmasse la ratifica di questo trattato? Intanto eviterebbe di contribuire con altri 111 miliardi di euro. Per chi non lo sapesse, con 111 miliardi di euro puoi ricapitalizzare la maggior parte del sistema bancario italiano (Unicredit ad esempio, che è la maggiore, ha circa 60 miliardi di capitale e puoi nazionalizzarla). Quindi in caso di crisi ed emergenza sui mercati avresti più soldi a disposizione senza dover fare austerità e default
Il problema finanziario vero sono le mega banche che si finanziano in giro per il mondo che sono francesi, olandesi, belghe e spagnole. I loro bilanci sono maggiori del debito pubblico dell’eurozona intera
Questi paesi però non possono semplicemente convincere la Germania a far stampare euro per migliaia di miliardi in caso di emergenza. Occorre un gioco più complicato e sottile. Occorre imporre regole sul deficit pubblico e poi prevedere trattati come il MES sul bailout e bailin delle banche che dicano che ci può essere default delle banche. Queste regole si scaricano più che altro sull’Italia che è grossa come economia e considerata pericolosa perchè può far saltare l’euro. In questo modo la Germania si tranquillizza e accetta per non far crollare l’euro che si stampino migliaia di miliardi di euro per tenere i tassi a zero
Questo è il gioco che i paesi come la Francia, il Belgio e la Spagna, che hanno alto debito pubblico e queste mega banche indebitate in tutto il monso, giocano con la Germania, usando l’Italia.
Torniamo ora al MES
La logica del MES è che per l’Italia, avendo il famoso Debito/PIL elevato, verranno stanziati soldi solo se aumenterà le tasse e farà un default parziale. Ovviamente il tutto sarà soggetto a negoziazione e “flessibilità”, ma è del tutto possibile che se la maggioranza insiste per più austerità e un default parziale e l’Italia non lo accetta, non potrà neanche accedere ai 125 miliardi che contribuisce
I politici che votino questo trattato o sono degli imbecilli o dei burattini. Ma occorre anche cercare di spiegare che il gioco che c’è sotto è meno semplice del “useranno i risparmi degli italiani per Deutsche Bank” C’è qualcosa di vero, ma tutti sanno sotto sotto che sarà la BCE e non il MES a salvare la situazione in caso di emergenza, che non sono i soldi delle tasse messi nel MES, ma quelli stampati con il computer della BCE che serviranno, perchè sono “elastici” possono aumentare di 1,000 miliardi in poco tempo, possono essere attivati in un ora senza passare per i parlamenti e i partiti
Siccome però la Germania sarebbe contraria per principio o ideologia a questo approccio simile a quello del Giappone, Cina o USA, bisogna imbastire un gioco più complicato in cui crei un trattato del MES con regole e vincoli sul debito pubblico e il default che fanno sembrare ai tedeschi che si faranno sacrifici e non si “stamperà moneta”. Poi però bisogna che queste regole e vincoli si scarichino solo sull’Italia e questo lo ottieni fissando solo il debito pubblico/PIL come unico criterio…
Quindi è vero che tutto questo serve a proteggere delle mega banche europee, ma soprattutto francesi e poi spagnole, olandesi e belghe (anche austriache forse visto che nel 2009 erano in crisi). E si incastra l’Italia e il suo debito pubblico per creare l’apparenza dei “sacrifici” e non ammettere che si vuole alla fine far accettare ai crucchi che la Lagarde stampi altre migliaia di miliardi euro con la sua stampante
Giovanni Zibordi
Fonte: http://cobraf.com
Link: http://cobraf.com/forum/forum/economia-europea-249/topic/il-problema-%C3%A8-leuropa-20093/?post=1111567#1111567
2.12.2019