La tecnologia missilistica russa ha reso obsoleta la marina americana da un trilione di dollari

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DI DMITRY ORLOV

russia-insider.com

I tempi sono cambiati e l’America non riesce più a proiettare la sua forza militare come aveva fatto in Iraq. Quei giorni sono finiti.

1. Per tutti gli ultimi 500 anni, le nazioni europee, il Portogallo, l’Olanda, la Spagna, la Gran Bretagna, la Francia e, per poco tempo, la Germania, sono state in grado di saccheggiare una buona parte del pianeta, proiettando oltremare la loro potenza navale. Dal momento che la maggior parte della popolazione mondiale vive sulle coste e commercia via mare, navi da guerra, sbucate di colpo dal nulla, potevano tenere alla loro mercé le popolazioni locali.

Le armade potevano saccheggiare, imporre tributi, punire i riottosi, e poi usare i frutti di quei saccheggi e di quei tributi per costruire ancora più navi, aumentando così l’estensione dei loro imperi marittimi. Tutto ciò ha consentito ad una piccola nazione, con poche risorse naturali e scarse caratteristiche positive, che non andavano oltre una estrema testardaggine ed una pletora di malattie contagiose, di dominare il mondo per mezzo millennio.

Gli ultimi eredi di questo progetto imperiale marittimo sono gli Stati Uniti, che, con l’aggiunta in tempi recenti della forza aerea e con la loro flotta di gigantesche portaerei e con il loro enorme complesso di basi militari su tutto il pianeta, dovrebbero essere in grado di imporre la Pax Americana al mondo intero. O, piuttosto, sono stati in grado di farlo (solo) nel breve periodo di tempo intercorso fra il collasso dell’Unione Sovietica e l’ascesa di Russia e Cina al rango di nuove potenze globali, con l’acquisizione, da parte loro, di nuove tecnologie antiaeree ed anti-nave.

Prima del collasso sovietico, l’esercito americano, di solito, non osava minacciare direttamente le nazioni a cui l’URSS aveva garantito la sua protezione. Nonostante ciò, usando la propria potenza navale per controllare le rotte di transito del greggio ed imponendone il commercio in dollari americani, [gli Stati Uniti] sono riusciti a vivere al di sopra dei propri mezzi vendendo titoli di debito denominato in dollari e costringendo le altre nazioni del mondo ad investire su di essi. Hanno importato tutto quello che volevano usando moneta a prestito, esportando contemporaneamente inflazione, espropriando i risparmi della gente in tutto il mondo. Nel frattempo, gli Stati Uniti sono arrivati ad avere un debito nazionale assolutamente stupefacente, oltre ogni cosa mai vista prima, in termini assoluti o relativi. Quando questa bomba del debito alla fine esploderà, spargerà la devastazione economica ben oltre i confini americani. Ed esploderà, una volta che la pompa dei petrodollari, imposta al mondo dalla superiorità navale ed aerea americana, smetterà di funzionare.

La nuova tecnologia missilistica ha reso possibile sconfiggere un impero navale spendendo molto poco. Fino ad ora, per combattere una battaglia navale, bisognava disporre di navi che surclassassero quelle del nemico in velocità e potenza di fuoco. L’armada spagnola fu colata a picco da una armada inglese. Più di recente, ciò ha significato che solo quelle nazioni che disponevano di un apparato industriale paragonabile a quello degli Stati Uniti potevano anche solo pensare di contrastarli militarmente. Ma ora tutto questo è cambiato: i missili russi possono essere lanciati da migliaia di chilometri di distanza, sono inarrestabili, ne basta uno per affondare un incrociatore, solo due per una portaerei. Adesso si può colare a picco l’armada americana senza neanche averne una propria. Il rapporto fra le economie (o gli stanziamenti per la difesa) di America e Russia è irrilevante: i Russi possono costruire molti più missili ipersonici, molto più in fretta ed in modo molto più economico di quanto possano fare gli Americani con le portaerei.

Ugualmente significativo è lo sviluppo delle nuove capacità della difesa aerea russa: i sistemi S-300 e S-400 che, in pratica, sono in grado di sigillare lo spazio aereo di una nazione. Ovunque vengano dispiegati questi sistemi, come in Siria, le forze armate statunitensi sono costrette a rimanere al di fuori della loro portata. Vista la rapida erosione della loro superiorità navale ed area, tutto ciò a cui gli Stati Uniti possono ora ricorrere militarmente è l’utilizzo di grossi corpi di spedizione, un’opzione politicamente sgradita e che ha già dato prova di inefficacia in Iraq ed in Afganistan. C’è anche l’opzione nucleare e, anche se non è prevedibile che l’arsenale nucleare possa essere neutralizzato in un prossimo futuro, le armi atomiche sono utili solo come deterrente. Il loro valore effettivo è quello di impedire che l’escalation bellica superi un certo limite, ma questo limite è oltre l’eliminazione della dominanza globale navale ed aerea americana. Le armi nucleari sono molto peggio che inutili se servono solo ad aumentare la propria aggressività nei confronti di un oppositore che dispone di armi atomiche; sarebbe inevitabilmente una mossa suicida. Quello che gli stati Uniti si trovano a dover affrontare ora è essenzialmente un problema finanziario, dovuto ad un debito impagabile e ad una pompa della ricchezza che sta perdendo colpi e dovrebbe essere maledettamente ovvio che far scoppiare delle bombe atomiche da qualche parte nel mondo non risolverebbe i problemi di un impero che sta andando in bancarotta.

Gli eventi indicatori di cambiamenti mondiali vasti ed epocali appaiono spesso insignificanti se visti al di fuori del loro contesto. Il passaggio del Rubicone da parte di Giulio Cesare era stato solo l’attraversamento di un fiume; l’incontro e la fraternizzazione delle truppe sovietiche ed americane sull’Elba era stato, relativamente parlando, un evento minore, neanche lontanamente paragonabile all’assedio di Leningrado, alla battaglia di Stalingrado o alla caduta di Berlino. Sono stati però il segnale indicatore di cambiamenti epocali nel panorama storico. E forse abbiamo assistito a qualcosa di simile, con la battaglia, pietosamente minuscola, del Gouta Orientale in Siria, dove gli Stati Uniti hanno utilizzato un fittizio attacco di armi chimiche come pretesto per lanciare un attacco, altrettanto fasullo, contro qualche base aerea ed alcuni edifici in Siria. Tutto l’apparato della politica estera statunitense ha voluto dimostrare di avere ancora una voce in capitolo ed un ruolo da interpretare, ma quello che è successo in realtà è stato solo la dimostrazione che la potenza aerea e navale degli Stati Uniti è assolutamente insignificante.

Naturalmente, queste sono notizie terribili per l’esercito degli Stati Uniti e per l’apparato della politica estera, così come per tutti quei congressisti americani nei cui distretti operano fornitori di materiale bellico o sono dislocate basi militari. Ovviamente è anche una pessima notizia per i contractors della difesa, per il personale delle basi militari ed anche per tanti altri. E’ una notizia orribile anche dal punto di vista economico, dal momento che la spesa militare è l’unico stimolo economico di una certa efficacia che il governo degli Stati Uniti è politicamente in grado di attuare. Gli “shovel-ready jobs” [posti di lavoro per progetti immediatamente cantierabili] di Obama, se vi ricordate, non avevano fatto nulla per prevenire la caduta del tasso di partecipazione al lavoro, un eufemismo per indicare l’inverso del tasso di disoccupazione reale. C’è anche il meraviglioso progetto di coprire di soldi lo SpaceX di Elon Musk (continuando allo stesso tempo a comprare i motori razzo, di importanza vitale, dai Russi, che però stanno ora pensando di bloccare le loro esportazioni verso gli Stati Uniti, come ritorsione per le ulteriori sanzioni americane). In breve, togliete lo stimolo delle spese militari, e l’economia degli Stati Uniti farà un sonoro “pop!” seguito da un lento sibilo.

Non c’è bisogno di dire che tutte le persone coinvolte faranno del loro meglio per negare o celare il più a lungo possibile il fatto che la politica estera americana e l’apparato della difesa sono stati neutralizzati. La mia previsione è che l’impero navale ed aereo americano non cadrà per una sconfitta militare e neppure, una volta che ne sia stata compresa l’inutilità, verrà smantellato; sarà invece costretto a ridimensionare le sue operazioni a causa della carenza di fondi. Ci potrà essere ancora qualche sonoro “bang” prima che si arrenda, ma quello che udremo sarà sopratutto un sacco di piagnistei. Così se ne andò l’Unione Sovietica, così se ne andranno anche gli Stati Uniti.

 

Dmitry Orlov

Fonte: https://russia-insider.com

Link: https://russia-insider.com/en/russian-missile-tech-has-made-americas-trillion-dollar-navy-obsolete/ri23242

21.04.2018

Scelto e tradotto  per www.comedonchisciotte.org  da MARKUS

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