DI MICHEL ONFRAY
Mentre è in Egitto per visitare le piramidi insieme ad un Aréopage – una bella compagnia – nella quale figura anche l’infaticabile Jack Lang, Emmanuel Macron, trova il tempo anche per rispondere a qualche domanda dei giornalisti in una conferenza stampa sui gilets-jaunes: ” Sono rammaricato che undici dei nostri concittadini abbiano perso la vita durante questa crisi. (…) Faccio notare che spesso sono morti solo per la stupidità umana, ma che nessuno di loro (sic) è stato vittima della polizia “. [1]
Da filosofo esperto che non perde mai l’occasione si ricordare di aver nutrito il proprio spirito con gli scritti di Machiavelli e di Hegel e poi anche di Paul Ricoeur e di Habermas, ci si sarebbe aspettati un qualcosa con un profilo meno basso!
Non andiamo a cercare le cifre del Ministero dell’Interno, sono dati propagandistici che vengono divulgati più per salvare un regime screditato dai suoi attori e dalle loro azioni che per salvare la Repubblica.
Basta leggere la nota riportata su Wikipedia
“Undici persone morte nelle proteste, dieci sono morte dopo aver urtato contro un’auto. Il 17 novembre 2018 a Pont-de-Beauvoisin (Savoia), una donna al volante di un fuoristrada, bloccata a una rotonda da una barricata dei manifestanti, ha messo la retromarcia ed ha investito un manifestante di 63 anni, che è rimasto ucciso. Dalle immagini di una telecamera di sorveglianza, l’accusa ha detto che sarebbe “impossibile definire questo comportamento come involontario”. Tra il 19 novembre e 21 dicembre, sette uomini muoiono dopo aver urtato dei veicoli. Il 2 dicembre, a Marsiglia, una donna di 80 anni muore in ospedale “per uno choc post-operatorio” dopo essere stata ricoverata per essere stata colpita in viso dalle schegge di una granata, mentre stava chiudendo le persiane di casa sua. Il 13 e il 20 dicembre, due gilet-gialli vengono uccisi dopo essere stati investiti da un camion. Inoltre, diversi automobilisti hanno forzato i blocchi stradali, investendo dei manifestanti o dei membri delle forze dell’ordine”.
Date le circostanze semplici e sobrie, chiunque, anche lui ha a disposizione tutte le informazioni necessarie per comprendere la vera e propria genealogia di queste morti: una donna è stata deliberatamente schiacciata, due persone sono state investite da camion che hanno forzato i blocchi o che hanno cercato di evitarli con manovre ardimentose, sette persone sono state uccise dopo aver sbattuto contro auto ferme, una donna è morta dopo aver subito delle lesioni provocate dalla polizia.
Tutto questo non impedisce al Presidente della Repubblica di far sapere che – che menzogna evidente – Nessuno è morto per colpa delle forze dell’ordine!
Ora, la Signora Zineb Redouane, ottanta anni, è stata colpita in faccia dalle schegge di una granata, mentre chiudeva le persiane del suo appartamento a Marsiglia, quando i proiettili lanciati dalla polizia stavano volando da tutte le parti. Ecco la testimonianza di suo figlio. “Sabato alle 17.30, sentendo quel trambusto in strada, mia madre, è andata a chiudere le persiane della finestra per evitare che il fumo entrasse in casa ed ha incrociato lo sguardo con un CRS, appostato proprio davanti al suo palazzo. Il poliziotto ha subito preso la mira e con il fucile ha sparato una granata, che l’ha presa in pieno viso”. I suoi vicini l’hanno immediatamente portata in ospedale [2]. Testimonianza dei vicini: .. “Quando sono arrivato, stava uscendo dal bagno con un asciugamano pieno di sangue che teneva sulla mascella e urlava: ” Hanno preso la mira e mi hanno sparato, a me!” L’appartamento era pieno di fumo nero e ha raccontato che due agenti in divisa erano appostati sul marciapiede di fronte alla Canebière e hanno sparato verso l’alto. Ricoverata in ospedale per essere curata, è morta sul tavolo operatorio durante l’operazione. Vittima della ‘stupidità umana?
Oppure vittima della troppa-violenza del Presidente della Repubblica Emmanuel Macron che sta rispondendo con la forza delle armi, alla legittima domanda di un popolo che non vuole più essere escluso dalle decisioni politiche che vengono prese, malgrado il popolo e, spesso, contro il popolo?
Invocare la “stupidità umana” significa dare copertura ai nemici dei gilet-gialli, a tutti coloro che gli si sono deliberatamente scagliati contro, con le macchine o con i camion – il primo dei morti rientra in questa categoria e l’accusa ha concluso che, viste le immagini di una videocamera, è “impossibile definire l’atto involontario” [3] in quanto la donna alla guida ha volontariamente messo la marcia indietro – cosa che rientra in un atto di violenza volontaria.
Invocare la “stupidità umana”, significa dare una copertura anche a quei pirati della strada che, probabilmente infastiditi e l’abbiamo visto, sono arrivati fin sotto alla barricata e – mentre il codice della strada prevede di mantenere sempre il controllo del proprio veicolo – si sono resi conto dell’esistenza di un blocco formato solo da un gruppo di gilet-gialli, quindi di gente vestita con un giubbotto fluorescente e ben visibile in caso di pericolo. Così – volontariamente o no – giunti alla barricata non sono riusciti a fermarsi in tempo, forse per l’eccessiva velocità. Ma è la stessa cosa con quegli automobilisti che non rispettano il codice della strada e che fanno inversione di marcia dove non è permesso. Sono quegli stessi che ritroviamo, ogni volta, registrati sui rapporti della stradale: altro non sono che violenza stradale.
Invocare la “stupidità umana” serve anche per coprire agenti di polizia troppo impetuosi, ubriacati da quella libertà che sentono di avere in quanto il potere garantisce loro l’impunità, come ha detto nei discorsi di commemorazione Castaner, il Ministro degli Interni : sparare nel mucchio e a chi tocca, tocca, ecco cos’è la violenza di stato. E allora coprire tutti i nemici dei gilet-gialli, coprire i pirati della strada che usano le proprie auto come ” armi potenziali” – come si dice quando si trova un taglia-unghie in tasca a uno dei gilet-gialli – e coprire poliziotti scatenati, significa voler continuare nella direzione intrapresa, fin dall’inizio, dal Capo dello Stato, significa scegliere la Guerra Civile.
Michel Onfray
Fonte: https://michelonfray.com
Link: https://michelonfray.com/interventions-hebdomadaires/le-choix-de-la-guerre-civile?mode=video
28.01.2019
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario