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La Redazione

 

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LA RUSSIA DI PUTIN NON VUOLE CHE L’OCCIDENTE SAPPIA DEL FLAGELLO DELL' AIDS

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A cura di Bosque Primario
Il 20 Gennaio 2014
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DI TYLER DURDEN
zerohedge.com

Da una parte Vladimir Putin mostra al mondo con orgoglio una Russia dove andare in vacanza – Sochi – e proclama quanto sia pulita, sicura e tollerante verso gli omosessuali (” ma non parlatene ai bambini”), dall’altra c’è il lato oscuro della Russia quella che gli piacerebbe tanto che il mondo esterno non conoscesse. Come scrive Bloomberg, si nasconde al mondo esterno, con politiche che i critici dicono che servono più a diffondere le infezioni che non a contenerle, il flagello dell’ AIDS, che affligge la Russia è un problema che anche i paesi più poveri hanno già cominciato a combattere. Si stima che siano almeno 2,4 milioni i consumatori di droghe iniettate e 1,3 milioni i connazionali di Putin soggetti al rischio di AIDS. Tra le prime 20 economie globali, solo l’India– che però ha una popolazione maggiore di quasi nove volte di quella russa con 143 milioni di abitanti – ha più persone malate di AIDS.

Come fa notare Bloomberg,

Alla radice di tutti i mali della Russia è lo scoppio incontrollato della dipendenza :secondo stime degli uffici anti-Droga e Crimine dell’ONU, il 21% di tutti i sieropositivi del mondo – per tossicodipendenza – vive in questo paese, il 15% negli Stati Uniti e il 10% in Cina.

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L’ impennata dell’epidemia in Russia è in contrasto con la tendenza generale nel mondo , dove le infezioni annuali da HIV sono diminuite dal 2002 di quasi un terzo, arrivando a 2,3 milioni di malati nel 2012.

I sistemi usati in Russia per limitare le infezioni da HIV vietano o rifiutano gli approcci che hanno funzionato altrove, dice Michel Kazatchkine, inviato speciale del Segretario Generale ONU per la lotta contro l’HIV/AIDS in Europa orientale e in Asia centrale .

Il paese ha bandito il metadone, un trattamento che la OMS raccomanda per ridurre l’uso di eroina e per prevenire le infezioni provocate da aghi contaminati, secondo una legge del 1998 che vieta l’uso di sostanze stupefacenti.

C’è un clima di sospetto su tutto ciò che viene dall’Occidente – e dagli USA in particolare” – dice Kazatchkine – « Non si vedranno molti progressi in Russia fino a quando non si cambierà radicalmente. E’ tutto così scioccante. La politica contro l’AIDS provoca morte e sofferenza che si potrebbe evitare.”

Invece di finanziare programmi che trovino alternative all’uso di eroina, o alla sterilizzazione degli aghi, la Russia sta cercando di frenare l’HIV con le misure che servono solo a combattere il consumo di droga e la tossicodipendenza .

Pokrovsky , il Direttore del Centro AIDS russo non è d’accordo . Mi dice che gli sforzi per combattere le droghe non derivano dall’ AIDS … e gli sforzi per fermare l’abuso di eroina negli anni 2000 lo dimostrano. Si è dato un giro di vite sulle sostanze intossicanti assunte dai tossicodipendenti come il Krokodil, che viene iniettato più frequentemente dell’ eroina, facendo aumentare i rischi di infezione. L’intruglio è composta dalla codeina un anti-dolorifico mischiato con benzina, iodio , acido e fosforo (secondo uno studio del Servizio contro l’alcolismo e l’abuso di sostanze dello Stato di New York).

La Russia ha bloccato anche i gruppi di sostegno internazionale contro l’ HIV.

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“Improvvisamente, tutto era sbagliato “, ricorda Cantau , che dice che la sfida era ideologica, non medica . “Tutto quello che aveva detto il Fondo Globale non andava bene, anche una limitazione dei danni non andava bene. Era una porta chiusa “.

Putin si è infuriato contro l’ AIDS e contro gli attivisti per i diritti dei gay quando, a giugno, firmò una legge che vieta la distribuzione ai minori di qualsiasi “propaganda” sull’omosessualità . Ma i casi di HIV segnalati come derivanti da sesso gay non superano il 2% in Russia e quella legge renderà più difficile prevenire le infezioni tra gli uomini gay, dice Pokrovsky .

Come si può vedere dalle immagini che seguono :

“La situazione è davvero grave”, dice Pokrovsky sottovoce. “Abbiamo misure di prevenzione non efficaci, ci possiamo solo aspettare il peggio. “

Nei sobborghi di Ekaterinburg si possono vedere le tristi conseguenze di una epidemia di AIDS incontrollata: un ospedale di Kamskaya Street per pazienti di HIV e pazienti di TB che la gente chiama “Ultima Spiaggia” .

« Per tutto questo non c’è un nome», dice Ivan Zhavoronkov, un consulente di Chance Plus, un ente di carità del posto . “Ogni giorno muore qualcuno.”

Irina Maptynenko, una tossicodipendente sieropositiva HIV in ​​Ucraina, mostra una ferita provocata da iniezioni di Krokodil.

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Giovani russi guardano la televisione in un centro di riabilitazione di Yekaterinburg : La Città senza Druga.

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Ruslan Rotar divenne dipendente e si ammalò di AIDS in Russia e fuggì in Ukraine nel 2012 per cercare di curarsi.

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Così , mentre Putin rassicura l’Occidente che la Russia è tutta neve fresca e coniglietti … La realtà sembra un po’ diversa

Fonte: Bloomberg

Link http://www.zerohedge.com/news/2014-01-18/russia-putin-does-not-want-west-see-hiv-scourge

18.01.2014

Il testo italiano di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte ComeDonChisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario

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