La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 30 giorni

La Rivolta dei Robot

blank
A cura di Bosque Primario
Il 23 Febbraio 2018
683 Views
683 Views
blank

DI GEORGE MONBIOT

Monbiot.com

Come possiamo trovare un senso, una ragione o l’orgoglio per un lavoro non ne ha più da offrire?

Perché preoccuparsi di progettare robot quando si possono ridurre gli stessi esseri umani a macchine? La scorsa settimana, Amazon ha acquisito un brevetto per un braccialetto  che può tracciare i movimenti fatti dalle mani dei lavoratori. Se questa tecnologia fosse sviluppata, potrebbe garantire alle aziende un controllo quasi totale sulla propria forza lavoro.

Quindici giorni fa  The Guardian ha intervistato il giovane Aaron Callaway, che fa il turno di notte in un magazzino di Amazon. Ogni ora deve mettere 250 articoli nei carrelli giusti. Il suo lavoro, dice, è così ripetitivo, asociale e alienante che “Mi sento come non fossi più quello che ero … La mia interazione principale è con i robot.” E questo prima che si cominciasse a parlare dei braccialetti.

Trovo la terribile storia di Don Lane, il conducente del DPD che è morto per collasso diabetico, sia un altro esempio della stessa disumanizzazione. Dopo essere stato multato di 150 sterline dalla sua azienda per aver preso un giorno libero per andare dal medico, questo “imprenditore autonomo” (che lavorava a tempo pieno e portava la divisa della sua azienda) ha capito che non avrebbe potuto mantenere i suoi appuntamenti in ospedale. Come sostiene il filosofo Byung-Chul Han, nell’economia del Gig – nell’economia dei lavoretti – “ogni individuo è padrone e schiavo in una … lotta di classe che è diventata una lotta interna con se stessi”.

Tutto il lavoro fatto nell’era socialdemocratica – sicurezza economica, senso di appartenenza, vita sociale, focus politico – è stato cancellato:  l’alienazione è quasi assoluta, quasi perfetta. Il  Taylorismo Digitale che ha scisso un lavoro interessante in tanti piccoli incarichi di una monotonia deprimente per la mente, minaccia di degenerare in ogni forma di lavoro. I lavoratori vengono ridotti allo stato di fantocci da crash test di una era post-industriale. I robot sono arrivati e noi siamo uno di loro.

E allora dove andiamo a trovare l’identità, il significato, il motivo, il senso di autonomia, l’orgoglio e l’utilità in quello che facciamo? La risposta, per molte persone, è il volontariato. Nelle ultime settimane, ho trascorso un bel po’ di tempo al National Health Service – NHS – e ho capito che ci sono due sistemi di salute pubblica in questo paese: quello ufficiale, che fa i miracoli ogni giorno  e la rete volontaria che lo supporta.

Negli ospedali ovunque guardi, ci sono avvisi messi da persone che stanno lì per dare una mano, da persone che gestiscono gruppi di supporto per altri pazienti, da gente che raccoglie denaro per la ricerca e per le attrezzature. Senza queste collaborazioni volontarie, credo proprio che il sistema ufficiale potrebbe cadere a pezzi.

E così anche molti dei pazienti. Alcuni  affascinanti documenti di ricerca indicano che interazioni positive con le altre persone incoraggiano  la guarigione del corpo, riducono il dolore fisico e minimizzano l’ansia e lo stress per i pazienti che devono affrontare una operazione. I gruppi di supporto salvano le vite. Così come fanno quelli che raccolgono fondi per le cure e la ricerca.

La scorsa settimana ho parlato con due volontari straordinari. Jeanne Chattoe ha cominciato una raccolta fondi per  Against Breast Cancer, dopo che a sua sorella è stata diagnosticata questa malattia. Fino a quel momento, aveva vissuto una vita tranquilla, facendo crescere i figli e lavorando nel negozio di valigie della sorella. In poco tempo ha trovato in se stessa una forza che non avrebbe mai immaginato di avere ed ha iniziato a organizzare una sfilata – un fashion show – annuale che, in 13 anni, ha raccolto quasi 400.000 sterline. Poi, una notte si svegliò con una grande idea: perché non tingere di rosa la sua città natale una volta all’anno, coinvolgendo tutta la comunità nella sua causa?  Witney in the Pink  va avanti da 17 anni e vi partecipano tutti i negozi: anche i macellai colorano i loro camici di rosa. Questo evento raccoglie almeno £ 6000 ogni anno.

“È cambiato tutto nella mia vita”, mi ha detto Jeanne. “Mangio, vivo e respiro contro il cancro al seno … Non so cosa avrei fatto senza la raccolta di fondi. Probabilmente niente. E’ stata una cosa che mi ha dato uno scopo”. Ha fatto tanta esperienza nell’organizzazione di questi eventi che nel 2009 Against Breast Cancer l’ha nominata presidente del CdA, una posizione che mantiene ancora oggi.

Dopo aver subito un trapianto, Kieran Sandwell ha donato il suo vecchio cuore alla British Heart Foundation. Poi ha cominciato a pensare a cos’altro poteva ancora fare. Mi ha detto che ha ricominciato a camminare  “su quel tapis roulant del lavoro, dove per anni non aveva potuto apprezzare quello che faceva e ora si stava chiedendo Che cosa sto facendo.” E’ partito per una camminata lungo tutta la linea costiera del Regno Unito, per raccogliere denaro e per far prendere coscienza alla gente. Ora ha 2800 miglia dietro di lui e 2000 davanti a sé. “Ho scoperto che possiamo davvero pensare a qualsiasi cosa. … qualunque cosa mi capiti nella vita, probabilmente posso affrontarla con sicurezza, adesso non c’è niente che mi preoccupa.”

Come Jeanne, che ha tirato fuori capacità inaspettate. “Non credevo di avere in me la capacità di poter parlare con chiunque”. Il suo viaggio ha anche acceso in lui l’amore per la natura. “Mi sembra di essere entrato in una specie di bolla di vapore: quello che mi succede ogni giorno è qualcosa di meraviglioso. … Voglio provare a far vedere alla gente che fuori c’è una vita migliore”.

A Jeanne e a Kieran, il volontariato ha dato quello che una volta prometteva il lavoro: un senso, uno scopo, un posto, una comunità. Questo, sicuramente, è il posto dove si trova la speranza.

Quindi ecco la mia  scandalosa proposta: non consigliare di intraprendere una carriera, ma di scegliere il volontariato. Ho già spiegato che molte delle carriere da scegliere consigliate da scuole e università sono peggio che inutili, spingendo gli studenti a infilarsi a testa bassa nella macchina  in moto,  rafforzando il potere seduttivo delle multinazionali che distruggono la vita. In tutta onestà devo riconoscere a chi dà consigli, che il loro lavoro sta diventando sempre più impossibile: l’intera infrastruttura della occupazione sembra progettata per eliminare tutti i lavori appaganti e affascinanti.

Ma mentre ci sono poche possibilità di trovare un lavoro che corrisponda alle speranze e alla personalità degli studenti e di sfruttare le loro capacità, ci sono tutte le possibilità per  inserirsi con buone opportunità nel volontariato. Forse è giunto il momento di guardare al volontariato all’obiettivo delle nostre identità e di considerare il lavoro come qualcosa di complementare: qualcosa che dobbiamo fare, ma che non risponde allo stato dei fatti. Mi piacerebbe sentire rispondere alla domanda : “Che cosa fai?” – “Faccio il volontario alla banca del cibo e mi alleno per le maratone, poi nel tempo libero, lavoro per guadagnare qualcosa. ”

Infatti esiste un effetto collaterale: Il mondo è stato distrutto da persone che cercano di costruirsi uno status sociale con il loro lavoro. In molte professioni – chi lavora nei combustibili fossili, nelle fabbriche di armi, nel settore bancario, in pubblicità – il prestigio aumenta man mano che aumenta la propria capacità di creare danni più gravi. Maggiore è la  capacità di un individuo di distruggere la vita degli altri, maggiore è il contributo di valore che gli viene riconosciuto dagli azionisti. Per il volontariato non funziona così, il rispetto si guadagna man man che aumenta il bene che si fa.

Potremmo continuare a lottare per rendere migliori i posti di lavoro e migliori le condizioni di lavoro, ma la battaglia contro la tecnologia che domina i posti di lavoro è impari. La vera lotta economica ora sta nella redistribuzione della ricchezza generata dal lavoro e dalle macchine, attraverso un reddito di base universale, la  rinascita dei beni comuni e mettendo in atto altre politiche simili. Fino a quando non realizzeremo questi cambiamenti, la maggior parte della gente dovrà accontentarsi di accettare qualsiasi lavoro le venga offerto. Ma noi non possiamo restarcene passivamente a farci usare.

 

George Monbiot

Fonte:  www.monbiot.com

Link: http://Revolt of the Robots/2018/02/09/revolt-of-the-robots/

9.2.2018

Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org  e l’autore della traduzione Bosque Primario

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
3 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • AMN - ESTY 5 Dicembre 2024
    Quando ti arriva prima la confutazione della notizia! Scorrendo i dispacci odierni dell'agenzia Ansa ci si imbatte nel seguente lancio mattutino: Amnesty spaccata sul 'genocidio' a G...
    Pegaso
  • Imprenditore USA vuole comprare Nord Stream 2+la UE serve l'assist 4 Dicembre 2024
    Imprenditore USA vuole comprare Nord Stream 2, ma è improbabile che Gazprom accetti di vendereStephen P. Lynch ha intenzione di comprare la fallita società che gestisce il gasdotto Nord Stre...
    dana74
  • senza parole 3 Dicembre 2024
    davvero impossibile commentare. Grazie al Simplicissimus sempre puntuale
    ducadiGrumello
  • La forza della debolezza 30 Novembre 2024
    Ultimamente non ho partecipato molto nel forum. Spesso era semplicemente della serie "chi tace acconsente". Altre volte, pur avendo l'impulso di postare qualcosa, sentivo di non avere le ide...
    INTP
  • Ansia di Verità e Tormento dell'Animo 30 Novembre 2024
    AAh, se le cose fossero chiare fin dal principio ! Il centro della comunicazione, ciò che ha di più e di meglio da dire è il cuore NON il cervello, quindi il centro (di tutto) è il cuore......
    GioCo
1 / 146 Pagine


blank