Una testimonianza delle sensazioni provate dalle migliaia di persone perseguitate in questi giorni dai cosiddetti “accertamenti fiscali” (CdC)
DI UMBERTO TELARICO
Comedonchisciotte
Una volta, tra i vicoli di Napoli, per pubblicizzare l’apertura di un locale commerciale di generi alimentare, girava il così detto “pazzariello”, un tizio con sulla testa un cappello napoleonico, con addosso una giubba vistosamente colorata ed un lungo bastone che faceva roteare tra le mani il quale, preceduto dal suono assordante della grancassa, dello scetavajsse e del triccheballacche (tutti tipici strumenti a percussione napoletani) diceva: “UDITE!, UDITE! Pupulazione….Battaglione, è sciuto pazzo o padrone…” A questo punto, però ora continuiamo noi l’annuncio…… L’agenzia delle entrate ha “scovato” un altro “grande evasore fiscale”… il sottoscritto. Vogliamo fare i complimenti all’autore dell’accertamento fiscale in questione il “dott. LUIGI ****” per il suo “grande acume investigativo” e per il “lavoro di intelligence” svolto che gli ha consentito di “scovare” il “reo” e cioè sempre il sottoscritto.
Sono “reo confesso” e riconosco le mie “colpe” che, senza dilungarci troppo, sono le seguenti:
a-Essere un PENSIONATO di 63 anni con 1550 euro al mese di pensione, dopo 41 anni di lavoro presso un’azienda sanitaria del napoletano;
b-Avere un figlio a carico di 17 anni (studente con ottimi voti);
c-Essere divorziato e, quindi, di versare circa 300 euro di alimenti al’ex coniuge “furbo” (ora unico proprietario della casa da noi acquistata dopo il matrimonio, ufficialmente “disoccupata”);
d-Essere attualmente coniugato con una donna casalinga;
e-Aver fatto fronte nel 2012 (anno della richiesta verifica fiscale) a 700 euro di spese sanitarie (tra cui due paia di occhiali –per la vista, non per il sole) per me e mia moglie;
f-Possedere un’auto fiat-punto di oltre 10 anni;
g-Infine, colpa ancora più grande ed immonda, di essere proprietario di due immobili contigui (non di lusso) nel comune di Acerra (non proprio Trastevere o piazza del Colosseo dove sono gli appartamenti dati in “locazione” a pochi euro a questo o talaltro politico, porporato, ecc.) nei quali risiediamo.
Certo è che vorremmo vedere Renzi, Padoan, Fornero, Monti, relativi “compagni di merenda” e quant’altri ottusi parassiti di stato, portare avanti una famiglia con 1550 (millecinquecentocinquanta) euro al mese tenendo conto:
1-delle bollette per le utenze domestiche (sempre più care da pagare);
2-le spese scolastiche (per libri e quant’altro a cui, essendo noi considerati dei “ricchi” non abbiamo diritto);
3-le sempre presenti spese mediche (il sottoscritto ha 63 anni e la moglie 50) con pagamento di ticket e “medicinali”, servizi (si fa per dire) questi a cui –essendo noi sempre dei “ricchi” non abbiamo diritto;
4-il costo per l’alimentazione e l’acqua in bottiglia (si perché quella corrente, ossia l’acqua del rubinetto, –ancora in mano ai privati nonostante il risultato del referendum popolare del 2011- di “alto” ha solo il costo in quanto fa schifo e contiene tanti di quei metalli pesanti ed inquinanti che, se “depurata”, se ne potrebbe ricavare una miniera di varie sostanze tossiche a cielo aperto);
5-1200 euro l’anno di iniqua tassazione sui due appartamenti (contigui e quindi entrambi abitati dal sottoscritto);
6-850 euro l’anno di tasi, ossia per la monnezza e “servizi comunali condivisi” (ma quali, l’inceneritore?);
7-50 euro l’anno per il “consorzio di bonifica” (un vero e proprio ente parassita ed inutile questo, peraltro più volte dichiarato del tutto fuorilegge ma “tollerato” dai governi vecchi e nuovi -eletti e non eletti- perché fonte di “incarichi, poltrone e parassitaggio economico da parte di esponenti politici a vari livelli istituzionali regionali);
8-L’esosa assicurazione obbligatoria (in Campania molto più onerosa che altrove) per l’automobile;
9-imprevisti vari ed eventuali (questi non sono assolutamente previsti).
Tutto quello che rimane ogni mese della nostra lauta “pensione d’oro”, è spesso solo un maledetto “saldo negativo” da ripianare facendo ricorso ad esigui risparmi in via di esaurimento; di contro, invece, secondo i sempre “ottimisti” presidente del consiglio Renzi, il ministro dell’economia Padoan & soci in “affari”, tale nostra pensione, oltre alle spese vive prima elencate, è sufficiente anche per fare anche una “bella vita”, investimenti in borsa, vacanze all’estero e, dulcis in fundo, evadere le tasse imposte dallo stato.
Con una tale “lungimirante ottica economica” si spiega anche lo sfacelo e l’enorme “debito pubblico”, peraltro sempre in crescita, dell’Italia. Certo, che volete che ne sappiano tutta questa paranza di imbecilli conclamati, inetti, ignoranti e parassiti istituzionali (sia quelli menzionati che non per ragioni di spazio) del fatto che, i due appartamenti in questione, non sono il frutto di ruberie, riciclaggio, mazzette per appalti, estorsioni fiscali, immorali vitalizi d’oro, ecc. , ma sono il frutto degli enormi sacrifici di nostro padre e nostra madre (entrambi impiegati dopo un lungo periodo di grande miseria e povertà post-bellica) i quali si sono fatti un culo così, e non solo quello, per tutto il resto della loro vita senza cioè andare mai ad un ristorante, ad un teatro o anche solo al cinema, per poi poter acquistare un immobile da lasciare ai loro figli?
Bene, detto questo, vogliamo rinnovare i nostri “complimenti” all’autore del provvedimento dì indagine fiscale a nostro carico, cioè l’acuto e vero “occhio di lince” (senza offesa per l’ispettore Clouseau, meglio noto come la “pantera rosa) ; siamo certi che, pescando a man bassa tra le denunce dei redditi di tutti quei “fetenti evasori di pensionati” come il sottoscritto, abbia raggiunto il richiesto numero di “accertamenti fiscali” per il mantenimento del solito “premio di produzione” in busta paga.
Ad maiora semper, Umberto Telarico (Ricercatore e Libero Pensatore)
Fonte: Comedonchisciotte.org
30.11.2015