di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)
Diciamolo subito la MMT (Modern Monetary Theory) di Warren Mosler ha vinto!
Ha vinto perché la verità, come l’olio nell’acqua, appare sempre nitida in superficie, seppur scientemente mischiata alla frode in quello che è il dibattito su moneta e debito degli stati, da sempre opportunamente pilotato dall’informazione di regime. Certamente emerge solo per coloro che desiderano vederla ed apprezzarla, e non per i servi e gli sciocchi.
Ha vinto nei dibattiti accademici confortata dal fatto che quanto accaduto in questi anni nel mondo reale dei sistemi economici moderni, ha confermato in pieno tutto quello che di buono Mosler ed i maggiori esponenti della MMT ci hanno insegnato su temi come moneta, debito, deficit, saldi settoriali, tassi ed inflazione. Del resto come poteva non vincere e convincere una esposizione della realtà riguardante il funzionamento della moneta e dei sistemi monetari basata essenzialmente su principi scientifici perfetti, come quello aritmetico-contabile e della pura logica, che non mancano di trovare conforto persino nella fisica.
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel primo meeting a Rimini dove, Paolo Barnard, giornalista da sempre pioniere nell’individuare le frodi messe in atto dal Vero Potere, presentò agli italiani la MMT ed il suo padre fondatore Warren Mosler.
Era il 2012 e l’allora premier Mario Monti – salito a Palazzo Chigi con l’ormai noto golpe messo in atto da Re Giorgio per piazzare a Roma la Troika sotto mentite spoglie – aveva già iniziato il suo intervento chirurgico per completare l’opera di distruzione della nostra economia, iniziata nel 1992 con la stagione stragista che vide salire al potere l’attuale sistema massonico pidduista che diede inizio alla svendita del paese per giungere a quello che oggi è pressoché un saccheggio permanente del paese.
Era il tempo in cui la MMT e chi la sosteneva venivano derisi e sbeffeggiati dalla maggioranza degli italiani. Ma soprattutto erano i mezzi di informazione e gli economisti main-stream in massa – da sempre servi e voce del Potere – a fare terra bruciata intorno a Mosler e la sue esposizioni. Ci è voluto del tempo e molto studio, per chi ha inteso approfondire veramente, per arrivare all’odierna consapevolezza del diabolico inganno con cui politici, economisti, stampa di regime e mondo universitario, hanno trattato il tema moneta, per nasconderlo ai più.
Oggi il Re è nudo, il Vero Potere è nudo, ma ancora più nuda è tutta quella marmaglia di ignoranti funzionali, riguardo ai temi economici e monetari, che tutt’ora continua ad insultare e diffamare il pensiero della MMT, nei vari scambi che avvengono sui social.
Ed in questo addentrarsi nel fango della palude rappresentata dai cd dibattiti social, capita ancora chi ha il coraggio di riproporre articoli spazzatura, ordinati e scritti all’epoca, con l’unico scopo di denigrare la MMT.
E’ il caso di questo articolo – dal titolo: MMT, per i miracoli ci stiamo attrezzando – scritto dodici anni fa dall’economista ed asset manager (così si dichiara, ndr), Fabio Scacciavillani [1] – addirittura pubblicato sulle colonne de Il Fatto Quotidiano. Sfido Marco Travaglio, direttore della testata a ripubblicarlo oggi!
Basta leggere l’articolo per capire che questo Signore (Fabio Scacciavillani,ndr), ha più futuro come filosofo che come economista. Senza mai aver studiato la MMT (lo dichiara lui stesso: ” La migliore esposizione che ho trovato in italiano me l’ha suggerita un lettore in un commento ed è disponibile su Freedonia”), sostanzialmente la liquida con questa semplice frase che ogni giorno ascoltiamo nei bar italiani:
Ad esempio presumono (fa riferimento alla MMT, ndr) che un familiare di Alemanno assunto all’Atac combina necessariamente qualcosa di utile e produttivo.
Continua Scacciavillani, sempre con l’impeto dell’uomo del bar, dove tra un bicchiere di Tignanello ed una pinta di birra, ognuno si sente libero di spacciare la sua follia per verità assoluta: “Se così fosse invece di MMT si dovrebbe chiamarla più precisamente Teoria del Paese della Cuccagna. Se bastasse stampare moneta per finanziare tutte le spese e tutti gli investimenti pubblici non ci sarebbe bisogno di tasse. Anzi non ci sarebbe nemmeno bisogno di lavorare. Provvederebbe a tutto il governo che pagherebbe il conto senza vincoli di bilancio. Gli unici che si dovrebbero alzare la mattina per recarsi in fabbrica o in ufficio sarebbero gli impiegati del Poligrafico dello Stato”.
Insomma, per ascoltare “ululati” del genere non importava scriverci un articolo, per di più scomodando un economista alquanto arrugginito (magari anche pagandolo), che addirittura dichiara di aver appreso la MMT da Freedonia (un blog che pare essere morto da tempo nel tritacarne del web, ndr). Era già ampiamente sufficiente all’epoca, andare a prendere un caffè al bar sotto casa per ottenere gratis cotanta sapienza.
Le tasse non si possono togliere del tutto, caro Sig. Scacciavillani (Signore è sufficiente, economista mi sembra un po’ troppo). Poiché all’interno del corretto funzionamento della moneta cd fiat, ricoprono due importanti e fondamentali funzioni:
- In primo luogo, creano la domanda di moneta da parte di imprese e famiglie che sono costrette appunto ad ottenere denaro per pagare le tasse;
- In secondo luogo, riducono il potere di spesa all’interno dell’economia controllando l’inflazione;
Certamente, nonostante molti come Scacciavillani ancora credano il contrario: le tasse, non servono nella maniera più assoluta a finanziare la spesa pubblica! dal momento che per assolvere al pagamento delle tasse in una determinata valuta e’ necessario che questa valuta sia precedentemente spesa, logica elementare vuole che se un evento avviene in un tempo successivo rispetto ad un altro (mi riferisco al pagamento delle tasse), è chiaro come non possa essere quell’evento ad averlo determinato (in questo caso la spesa del governo).
Del resto, come potremmo noi comuni cittadini, per non parlare di una impresa, non appartenenti al settore governativo, in qualità di soli utilizzatori e non emettitori della moneta, essere in grado di pagare le tasse con quella stessa moneta, se prima qualcuno non ce la fornisce!?
Ed è pacifico che l’unico produttore di una determinata valuta è il monopolista della valuta stessa. Come è altrettanto pacifico che oltre al credito bancario (ossia facendosela prestare da chi è autorizzato dal monopolista stesso), l’unico modo per il settore privato di entrare in possesso della moneta, è attraverso la spesa dello Stato.
Riguardo alla frase alquanto sarcastica e priva di pregio, “che stampando moneta non ci sarebbe bisogno di lavorare”, che Scacciavillani utilizza per fornire una critica alquanto puerile alla MMT; anche qua questo Signore, dimostra la sua scarsa capacità di logica e ragionamento, oltre al fatto che sta denigrando in maniera grave il pensiero della MMT, la quale mai ha postulato sulla non necessarietà del lavoro.
Anzi, fare tutto il deficit necessario (stampare moneta), con il fine di raggiungere la piena occupazione, ovvero tutti a lavorare (chi può naturalmente!), è forse il principio cardine che guida la MMT.
Del resto, è lavorando che si producono quei beni e servizi che poi lo Stato può acquistare con la moneta che crea letteralmente e tecnicamente dal nulla. A partire dalle risorse umane che lo Stato medesimo, può facilmente impiegare nel lavoro per fornire ad esso prestazioni e servizi.
Visto che con la sola filosofia, anche Scacciavillani ritiene poco credibile il suo articolo, prova allora, in modo maldestro ad usare anche la logica, partorendo una frase che ormai non viene più pronunciata nemmeno nei bar; dove anche lì sono ben consapevoli che il sistema della politica, da quando è nato il mondo, non ha mai fatto l’interesse della maggioranza ma sempre quello di una ristretta élite.
Ecco che Scacciavillani, ormai lanciato con la sua logica geniale, che definirei tipica del coccodrillo, partorisce l’ennesimo concetto, con il quale, a suo dire, in una sorta di quello che egli considera evidentemente un knock out, darebbe il colpo finale alla MMT:
“Per quale motivo, se la MMT funzionasse davvero i politici non l’adottano senza tentennamenti? Ai politici piace essere rieletti. Se potessero rendere tutti felici e contenti farebbero il pieno dei voti senza dover troppo penare”.
Egregio Scacciavillani, visto che Lei dimostra e dichiara di non aver letto alcuna delle pubblicazioni, per non parlare dei libri che chiarificano il pensiero della MMT e nemmeno si è ritenuto in dovere di informarsi, prima di scrivere il Suo articolo; dimostrando così che la professionalità, è un optional che la Sua casa fornitrice di pensiero, non fornisce; Le rendo noto che, la MMT non è una teoria nuova.
La MMT, è un framework, ovvero è un quadro che analizza il funzionamento della moneta e dei sistemi monetari moderni, elementi che sono alla base dei nostri sistemi economici attuali. Spiega cosa è realmente la moneta, cosa è il deficit, il debito pubblico, l’inflazione, chi sono i soggetti che intervengo nel sistema economico, ecc. Tutte cose che fanno parte della nostra quotidianità e non argomenti presenti nella fantasia di qualcuno relativi ad un supposto futuro futuribile.
La MMT non sta inventando niente, sta solo spiegando, le frodi che ogni giorno, in modo più o meno consapevole, ci vengono propinate, anche da gente come Lei.
E quando Scacciavillani – sempre per smontare in modo puerile la MMT – afferma, ricorrendo ancora una volta a quella che lui crede essere la sua logica sopraffina, senza mai entrare però nel merito della dottrina economica, richiesta in questo caso, visto l’argomento trattato:
“Allora come mai nessuno neanche tra i miti antagonisti, anticapitalisti, anti-tutto, ha mai messo in pratica questa benedetta MMT?”
….. beh! si sbaglia di grosso! la MMT spiega la moneta moderna, quella che tutti noi usiamo nel nostro quotidiano. Ogni governo al mondo opera all’interno della realtà dottrinale delineata dalla MMT. Forse i governi non fanno deficit?! forse i debiti pubblici di ogni paese al mondo non aumentano ininterrottamente da oltre 200 anni senza che niente accada!?
Forse le banche centrali non emettono soldi dal nulla?! Forse le banche commerciali non creano depositi quando concedono prestiti?!
Forse lo Stato non fa spesa pubblica!? e quando la fa per inviare armi in Ucraina non lo fa con la stessa moneta creata dal nulla con cui costruisce un ospedale o assume infermieri!?
Forse la disoccupazione involontaria non è un crimine contro l’umanità, poiché determinata esclusivamente da un decisione politica di tenere i deficit governativi troppo bassi?!
E quando, attraverso la spesa per interessi, il governo italiano sistematicamente, forniscono un reddito da “divano” di 80 miliardi all’anno al 5% degli italiani ed al mondo finanziario, non lo fa con la stessa moneta creata dal nulla con cui spende 8 miliardi per fornire un reddito di sopravvivenza a chi non ha un lavoro?!
Forse la moneta non rappresenta un monopolio di Stato?! e quindi il monopolista non determina il livello dei prezzi (inflazione)?!
Tutti temi ed argomenti della nostra quotidianità che la MMT ha affrontato ed affronta, arrivando a decifrarne con estrema precisione, ogni loro caratteristica nei minimi dettagli. E ad oggi, niente e sottolineo niente, di quello che la MMT ha spiegato, è risultato smentito dalla realtà dei fatti.
Pensate, persino Mario Draghi – ovvero il paladino di questa gente da sempre irriducibili critici della MMT e ferventi oppositori del debito e del deficit – già nel 2019 fu costretto a sdoganare la MMT.
Ed oggi, siamo arrivati persino al paradosso che SuperMario, si propone alla guida dell’Europa, addirittura con le tipiche ricette della MMT, riguardo al debito pubblico e i deficit dei governi.
Mi chiedo: dove andranno ora a nascondersi, tutti quelli come Fabio Scacciavillani che hanno criticato e continuano a criticare la MMT? visto il numero a dir poco considerevole, occorrerà affittare un pianeta per contenerli tutti.
di Megas Alexandros.
Post scriptum: dimenticavo! l’unico passo dell’articolo in cui Scacciavillani, prova ad abbandonare la filosofia da bar, per parlare finalmente di economia, rispolverando ricordi chiaramente arrugginiti vista l’età, di quando rubando tempo al judo apriva un libro di economia….. dimostra almeno di concordare con la MMT, sul fatto che il debito pubblico corrisponda esattamente al centesimo alla ricchezza (risparmio) finanziaria del settore privato.
Fonte: La MMT, i miracoli e l’ignoranza in materia del main-stream social! – Megas Alexandros
Note:
[1] MMT, per i miracoli ci stiamo attrezzando – Il Fatto Quotidiano