Fonte: Caregivers.italia
Michele Radicchi, lo studente di medicina, scomparso senza lasciare tracce lo scorso 8 aprile 2012 da Pisa. Non dimentichiamo il suo impegno civile come un importante valore che nessuno ha sin’ora descritto.
Gianfranco Mannini, presidente del coordinamento etico nazionale dei Caregivers e candidato al parlamento con il movimento 5 stelle, chiederà alla procura di Pisa che fine ha fatto la denuncia che il giovane e altri pazienti hanno presentato in esito ai gravi maltrattamenti sui pazienti della clinica psichiatrica dell’azienda ospedaliera pisana.
MICHELE RADICCHI è un giovane e serio studente che è stato molto vicino al nostro Coordinamento etico nazionale per la tutela dei diritti dei disabili e dei familiari che li assistono; con la sua estrema attenzione e precisione durante il periodo di degenza alla clinica Psichiatrica dell’Azienda Ospedaliera Pisana osservò quanto accadeva nel corso della giornata ad alcuni pazienti da parte di ben identificato personale sanitario. Quando è stato dimesso ha presentato alla Procura di Pisa una minuziosa denuncia ove si riportano gravi maltrattamenti e violazioni, di cui ad oggi non sappiamo che esito abbia avuto. Ho intenzione di chiedere alla Procura di Pisa che fine ha fatto questa denuncia e quali risultati le indagini abbiano dato.
Lo afferma Gianfranco Mannini in apprezzamento all’impegno civile del giovane Michele nei confronti dei più deboli e indifesi, in uno scenario che spesso vede testimoni di episodi spiacevoli lamentarsi e poi far finta di nulla per non avere problemi. Di sua iniziativa il giovane studente aveva presenziato attivamente ad una conferenza organizzata dalle Acli di Pisa l’8 novembre 2008 con a tema, “la legalità violata”, con la presenza di Federico Gelli vice presidente della Regione Toscana, Francesco Messineo e Aldo De Negri magistrati di Palermo, denunciando la grave situazione che dovevano sopportare all’interno del reparto Psichiatrico. E’ cosi che Michele ci lascia una importante testimonianza che l’agire civile è fondamento essenziale per cambiare la società, rinnovando l’invito a chi conosce fatti e situazioni spiacevoli a non esitare a denunciare alle autorità competenti per non lasciare che le malefatte restino impunite come spesso accade. Ho avuto modo di parlare con Michele, prosegue Mannini, nel 2011 durante la permanenza nell’aula dei testimoni presso il tribunale penale di Pisa, nel corso di un processo che ci riguardava da vicino.
Per un paziente gravemente malato era stata chiesta la continuità delle cure a norma di legge, ma ciò nonostante la Procura di Pisa portò alla sbarra i familiari denunciati per abbandono dai sanitari dell’Azienda Ospedaliera.
Michele Radicchi non esitò a testimoniare la verità che i suoi occhi avevano visto all’interno della Clinica, contribuendo insieme alla mia testimonianza a difendere degli innocenti ingiustamente accusati, indagati e processati.
Grazie anche al suo impegno abbiamo ottenuto giustizia.
Mi pare che sia importante nell’interesse collettivo, portare a conoscenza l’impegno di Michele, sperando che ogni traccia sia utile a contribuire a conoscere la verità su un cosi serio, buono e intelligente ragazzo a cui tutti dobbiamo dire solo grazie, nella grande speranza che il suo impegno torni a essere presente nella nostra comunità.
Coordinamento etico nazionale dei Caregivers – Pisa
[email protected]
Alcuni articoli dalla stampa:
http://www.pisatoday.it/cronaca/michele-radicchi-scomparso-pisa.html
http://www.chilhavisto.rai.it/dl/clv/Scomparsi/ContentSet-12f3f3f6-f893-462d-aed3-6fac25391334.html
http://alpignano.blogspot.it/2012/05/chi-lha-visto-scomparsi-michele.html