La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

La guerra in Siria è anche guerra d’informazione

blank
A cura di Davide
Il 10 Aprile 2018
220 Views
220 Views
blank

Smoke billows in the town of Douma, the last opposition holdout in Syria's Eastern Ghouta, on April 7, 2018, after Syrian regime troops resumed a military blitz to pressure rebels to withdraw. Backed up by Russia's firepower, Syrian President Bashar al-Assad has ousted his armed opponents from nearly all of Ghouta, their last stronghold on the edge of the capital. The regime has used a combination of a fierce military onslaught and two negotiated withdrawals to empty out 95 percent of the enclave, but rebels are still entrenched in its largest town of Douma. / AFP PHOTO / STRINGER (Photo credit should read STRINGER/AFP/Getty Images)

DI ENRICO PIOVESANA

ilfattoquotidiano.it

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

La guerra in Siria è anche guerra d’informazione. Come tutte le guerre, ma in questo caso più di altre a causa della carenza sul terreno di giornalisti e osservatori neutrali in grado di verificare le notizie diffuse dalle parti in conflitto o ad esso riconducibili. Notizie spesso fabbricate o falsificate che si rilevano tali solo quando ormai hanno prodotto l’effetto politico o militare desiderato.

E’ ancora presto per stabilire se la notizia dell’attacco chimico di Duma sia tra queste, ma visti i precedenti il dubbio e legittimo e la cautela doverosa.

Simili attacchi chimici avvenuti in passato e subito attribuiti al regime di Assad si sono poi rivelati di dubbia paternità se non chiaramente opera dei gruppi ribelli fondamentalisti, come denunciò a suo tempo Carla Del Ponte, ex procuratore capo del tribunale penale internazionale e membro della commissione d’inchiesta Onu sui crimini di guerra in Siria. Nel 2013 la mancanza di prove a carico delle forze di Assad per l’attacco di Ghuta, poi confermata da un’inchiesta Onu, convinse Obama a non ordinare la rappresaglia promessa. Nel 2017 dopo l’attacco di Khan Sheikun il più impulsivo Trump lanciò un raid missilistico punitivo nonostante i forti dubbi sulle responsabilità di Assad denunciati da inchieste giornalistiche indipendenti, tra cui quella del premio Pulitzer Seymour Hersh, e successivamente confermati dallo stesso segretario alla Difesa James Mattis che ammise che “gli Stati Uniti non hanno prove” della colpevolezza delle forze governative siriane.

Tutti questi attacchi con armi chimiche sembrano rispondere a una logica politica che si ripete nel tempo: sono avvenuti sempre dopo che l’amministrazione Usa si è dichiarata indisponibile a intervenire direttamente nel conflitto siriano a fianco dei ribelli e contro Assad. E’ successo cinque anni fa quando Obama resisteva con caparbietà alle crescenti pressioni interventiste interne ed internazionali. E’ successo nuovamente l’anno scorso (4 aprile) dopo che Trump aveva dichiarato (30 marzo) che rovesciare Assad non era più una priorità per gli Stati Uniti. Si ripete oggi dopo che Trump ha annunciato (29 marzo) che gli Stati Uniti si ritireranno presto dalla Siria.

Secondo fonti ben informate vicine all’intelligence israeliana e americana (Debka) il sospetto è che dietro all’ultimo attacco chimico di Duma vi siano “certi gruppi ribelli che vogliono alzare la temperatura nella speranza che gli Stati Uniti mandino rinforzi in Siria invece di ritirarsi come annunciato da Trump”. Tanto più in questa fase del conflitto in cui le forze governative siriane, grazie al sostegno russo e iraniano, stanno di fatto vincendo la guerra contro i ribelli. Sospetto suffragato dalla recente scoperta, ignorata dai mass media occidentali, di una fabbrica di armi chimiche dei ribelli di Jaish al-Islam proprio nell’area della Ghuta orientale, ad Al-Shifuniyah.

Va infine soppesata l’attendibilità dell’unica fonte della notizia che, come al solito, sono i Caschi Bianchi: la famosa organizzazione civile di soccorso fondata dall’ex mercenario inglese James Le Mesurier e finanziata dai governi britannico e americano, la cui neutralità è stata più volte messa in discussione in virtù della sua vicinanza ai gruppi ribelli integralisti, Al-Nusra in particolare – emblematico il video che ritrae i Caschi Bianchi che festeggiano la conquista di Idlib con i militanti armati del gruppo brandendo le loro bandiere nere. In guerra la prima vittima è sempre la verità.

 

Enrico Piovesana

Fonte: www.ilfattoquotidiano.it

10.04.2018

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
0 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • Elezioni Usa. Unica certezza, i brogli 15 Ottobre 2024
    Manca un mese alle cruciali elezioni presidenziali americane e il dibattito, ovviamente, verte su chi le vincerà, Trump o Kamala Harris, che ha sostituito in corsa lo spompato Joe Biden. Dal...
    dana74
  • Irruzione nelle basi UNIFIL 13 Ottobre 2024
    pronto Mattarella?!?!? _________________________ Questi criminali, fanatici e messianici si sentono onnipotenti e convinti che siano sopra tutto il mondo. Si sentono tali perché sono stati...
    dana74
  • VENTO DEL SUD 13 Ottobre 2024
    Sulle scalinate del Teatro Comunale si adunavano i manifestanti pro Reggio Capoluogo per difendersi dalle cariche della polizia “Vento del Sud” era l’organo politico-culturale del “Centr...
    mystes
  • Eroine moderne 12 Ottobre 2024
    Vedremo mai le boldracche de sx infiammarsi per questa ed altre donne che difendono il LORO MONDO contro l' occidente ? Leggete l'articolo: quella donna voleva solo fermare la guerra omici...
    oriundo2006
  • Prato, lavoratori protestano davanti a una pelletteria: aggrediti a sprangate 11 Ottobre 2024
    10 Ottobre 2024 - 18:30 «Nel cuore della notte una squadraccia armata di spranghe di ferro ha attaccato il picchetto della pelletteria Confezione Lin Weido...
    dana74


blank