LA FINE DI UN PREMIO PULITZER

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DA DEMOCRACY NOW

Gary Webb, giornalista investigativo vincitore del premio Pulitzer che scrisse una serie di articoli sul legame tra CIA e il traffico di cocaina a Los angeles, è morto all’eta’ di 49 anni. Noi abbiamo un’ intervista del 1998 con Webb su Democracy Now! E parliamo con il suo collega, veterano giornalista investigativo Robert Parry.
Webb e’ stato trovato venerdi 10 dicembre 2004 nella sua casa di Sacramento, morto di apparente suicidio.
Alcuni operai di una agenzia di traslochi hanno chiamato le autorita’ dopo la scoperta di un biglietto sulla porta di casa che diceva: “ Per favore non entrate. Chiamate il 911 e chiedete per un’ ambulanza “. Webb e’ morto per un colpo di pistola alla testa, secondo quanto stabilito dall’ autopsia.
La serie di Gary Webb del 1996 sul San Jose Mercury News ed intitolata “ L’Alleanza Oscura “ rivelo’ che per gran parte di un decennio Los Angeles era l’ anello di congiunzione del traffico di cocaina con i cui profitti la CIA finanziava gli squadroni della morte (Contras) in Nicaragua e la guerra.
Tali assserzioni provocarono una feroce reazione da parte dei media fiancheggiatori del governo, i quali denunciarono la serie di Webb. A seguito di questo il direttore esecutivo del San Jose Mercury News tolse a Webb la conduzione della serie . Egli rassegnò le dimissioni e continuo’ incessantemente la sua indagine pubblicando il libro “ L’ Oscura Alleanza: la CIA, i Contras, e l’esplosione del traffico di Cocaina”.AMY GOODMAN: Siamo in collegamento telefonico con Bob Parry, un veterano giornalista investigativo, che ha scritto per l’ Associated Press e il Newsweek. Il suo lavoro racconta ciò che viene chiamato lo scandalo Iran-Contras. Il suo ultimo libro si intitola “Segretezza e Privilegio: Dall’ ascesa della dinastia Bush al Watergate e all’ Iraq”. Benvenuto a Democracy Now!
Ho saputo da te questa settimana che Gary Webb e’ morto per apparente suicidio. Puoi parlarci di Gary?

ROBERT PARRY: Ho ricevuto una chiamata Sabato dal Los Angeles Times chiedendomi se potevo rilasciare un commento sulla morte di Webb. Sono andato avanti ed ho spiegato che la nazione ha un enorme debito verso Gary Webb. Cio’ che egli fece fu di rinvigorire una storia che era venuta all’ attenzione di alcuni di noi all’AP e in seguito al senatore John Kerry alla meta’ degli anni 80 e raccontava di come le Amministrazioni Reagan-Bush avessero finanziato la guerra dei contras in parte consentendo ai contras di diventare trafficanti di cocaina.
Le amministrazioni Reagan-Bush negarono che qualcosa del genere fosse mai accaduto, e li e’ dove la storia si fermo’. Kerry fu ridicolizzato con l’ accusa di teorizzatore della cospirazione. Fu Gary Webb che rispolvero’ le indagini nel 1996 con la sua serie all’ interno del San Jose Mercury News, e di nuovo, fu attaccato dagli stessi colleghi, il New York Times, il Washington Post, L.A. Times, ma cio’ che egli ottenne fu di provocare l’ apertura di un’ indagine interna del Dipartimento di Giustizia e della CIA che porto’ alla compilazioni di lunghe relazioni il cui contenuto fu devastante. Essenzialmente la CIA ammise che era implicata con in Contras che stavano attivamente partecipando al traffico di droga. L’ ispettore generale della CIA dichiaro’ che piu’ di 50 Contras e unita’ Contra erano implicate nel traffico di droga, che la CIA ne era al corrente in tempo reale, che nascosero l’ evidenza, che ostacolarono la Giustizia.

Tutte queste cose furono ammesse dalla stessa CIA, verso il 1998, in risposta al lavoro che Webb stava svolgendo. La grande tragedia, personale e professionale, è che nonostante quelle ammissioni, il New York Times, il Washington Post, ed il L.A. Times ancora si rifiutarono di trattare l’ argomento. Sembrava come se gli editori avessero piu’ di un’ interesse nel nascondere la verita’ di quanto fece la CIA. La carriera di Webb ando’ in fallimento. Le persone dei maggiori giornali che furono coinvolti nella protezione della CIA ricevettero promozioni e fecero carriera. Jerry Seapost, l’ editore esecutivo del San Jose Mercury News, che tolse a Webb la conduzione della serie, ricevette un premio di riconoscimento dalla Societa’ dei Giornalisti Profesionisti per l’ Etica per cio’ che fece. Cosi, sembro’ che tutte le persone che fecero la cosa sbagliata ottennero dei benefici, e Gary Webb e la gente che , incluso John Kerry, svolse un lavoro onorevole su tale argomento, non ricevettero befenici di alcun genere, ma in realta’ furono danneggiati profondamente.

AMY GOODMAN: Robert Parry, vorrei trasmettere un’ intervista video che noi facemmo con Gary Webb il 20 Maggio del 1998. Era appena uscito il suo libro, L’ Oscura Allenza. Parlo’ della reazione dei Media alle sue indagini condotte sul San Jose Mercury News. Questo e’ Gary Webb, 1998.

GARY WEBB: Ho provato a pensare ad un altro esempio di dove la stampa che supporta la linea di governo sollevò dall incarico un reporter, e il solo esempio a cui potrei pensare era quando un individuo che scrisse una confessione su chi lavorava al Wall Street Journal e venne fuori che tra questi c’era stato un socialista per tutti questi anni. Le critiche e le polemiche si fecero piuttosto intense. “Lasciamo davvero che un socialista scriva le nostre notizie?”

AMY GOODMAN: Bene, adesso abbiamo il tuo libro, L’ Oscura Allenaza: la Cia, I Contras, e l’ Esplosione della Cocaina . Ti aspetti un’ esplosione simile dalla stampa o lo ignoreranno?

GARY WEBB: Sara’ interessante. Prima non potevano ignorare il mio lavoro perche’ era sui giornali. Adesso, si tratta di un diversa arena. Amy, di solito i libri vengono ignorati quando cercano di sfidare lo status quo o la comune conoscenza. Potrebbe essere piu’ difficile questa volta perche’, come tu sai, i giornali hanno intrapreso la strada di una feroce critica che non e’ piu’ circoscritta alla mia serie sul giornale. Questo e’ un libro di 600 pagine di documentazione, di interviste, e sarebbe un terribile sbaglio per loro rifiutarne il contenuto ritenendolo infondato. Le critiche si diressero contro la serie perche’ essa era pubblicata sul giornale. Ora non mi devo preoccupare che qualche editore tolga 15 paragrafi per essere sicuro che non possa nuocere a qualcuno. Ho avuto la possibilita’ di raccontare la storia come doveva essere raccontata la prima volta. Riguardando il tutto, penso che il problema che avemmo nel fare la serie sul giornale e’ che fummo troppo ambiziosi.
Provammo a raccontare la storia in 10.000 o 20.000 parole anche se avevamo bisogno di circa 150.000 parole per esporre accuratamente il tutto. Io non ho nessun rimorso. Sono contento di cio’ che abbiamo fatto, altrimenti la cosa non sarebbe mai stata portata a conoscenza, mentre nello scrivere la serie sul giornale mi resi conto di quanto eravamo ostacolati proprio dai mass media per quello con cercavamo di fare. Con il libro, penso che sara’ interessante vedere la reazione dei giornali di governo, se ci sara’.

AMY GOODMAN: Gary, il modo con cui la stampa, che appoggia la linea di governo, tratto’ la comunita’ nera e’ davvero arrogante.*

GARY WEBB: Questo e’ stato molto offensivo.

AMY GOODMAN: Fu in pratica il comportamento di tutta la stampa. Capiamo perche’ questa gente si sente cosi’ amareggiata. Qualcosa di terribile e’ accaduto a loro. Ed e’ finalmente bello poter incolpare qualcuno o qualcosa. Quindi capiamo il motivo di questa eccessiva reazione.*(Quando I leaders neri delle comunita’ nere iniziarono a chiedere un indagine approfondita su queste accuse, i mass media di Washington si allinearono all’establishment policito. Ricadde sull’ ala destra del Washington Times, nella persona del rev. Sun Myung Moon, iniziare il contrattacco contro la serie di Webb. Il Washington Times sostennero ad alcuni officiali della CIA, che partecipavano alla guerra dei Contras, nel rifiutare le accuse di droga.
Il Washington Post ed altri giornali di partito di allinearono subito a questo punto di vista conservativo dei media. Il 4 Ottobre del 1986, Washington Post pubblico’ un articolo in prima pagina con l’ intento di distruggere la storia di Webb) .(tratto da http://www.consortiumnews.com/2004/121304.html di Robert Parry)

GARY WEBB: Giusto.

AMY GOODMAN: E perche’ sono portati a credere nella cospirazione.

GARY WEBB: Non penso che esista altra parola se non razzismo. Non ho mai visto prima un’ intera razza etichettata come teorizzatori della cospirazione. Successe quando si tento’ di convincere tutta la gente nera.
Credevano a tutto quello che gli viene detto ed e’ quello di cui parlavano gli articoli. Provarono a spiegare in termi scientifici e sociologici perche’ i neri non si fidavano del governo. Ma visto che queste minoranze credono a tutto il The Tom Tomorrow realizzo’ un sorprendente cartoon dove c’erano due reporter del New York Times seduti a parlare e che dicevano, “ solo perche’ il governo degli Stati Uniti ha storicamente mentito al pubblico Americano e ci sono 10 anni di evidente documentazione comprovante il coinvolgimento della CIA nel traffico di droga …pensano veramente che possa essere vero?
Questa fu il tipo di reazione affannosa che ebbero i piu’ importanti giornali ed ognuno di loro realizzò la propria propaganda e naturalmente la gente di colore credete a tutto. Come credere che “ Il pollo fritto del Kentucky ci rende sterili “, mentre non hanno nessuna ragione di credere che il governo degli Stati Uniti non prende a cuore I loro interressi. Grazie al nostro lavor questa gente di colore puo’ diventare piu’ consapevole.
Ma un’ altra cosa che mancava alla serie del giornale era che non erano solo i neri a essere amareggati da tutto questo. Voglio dire, io sono stato ospite di molti programmi radiofonici di Destra e la gente che interveniva telefoncamente era come impazzita nel constatare di quanto audiences nero io avessi, perche’ chi interveniva erano persone come me a cui era stato dato un certo insegnamento scolastico sul proprio governo.
Il governo fa sempre gli interssi del cittadino. Il governo non farebbe mai niente per mettere in pericolo i cittadini. Le droghe sono il male, e non saranno un condizionamento per il governo. Quando le comunita’ dei neri lessero la storia e videro la documentazione che presentammo, sapevano di essere stati imbrogliati sulla guerra alla droga per circa 10 anni. Ed erano davvero offesi. Ma questo non fu cio’ che alimento’ la diffidenza nel governo. Fu l’opposto, alimento la fiducia. Un altro esempio di perche’ la loro fede era perduta, perche’ i cittadini americani sono stati sacrificati per combattere questa pazza guerra in America Centrale che davvero non importava niente a nessuno ma solo ai membri della CIA.

AMY GOODMAN: Gary Webb, nel 1998 in un intervista che facemmo quando usci il suo libro : “L’ Oscura Alleanza: la CIA, I Contras, e l’ Esplosione del traffico di Cocaina”. Questa e Democracy Now! Un ultimo commento da parte del giornalista investigativo Bob Parry. Dopo aver sentito Gary Webb, qual e’ la tua opinione?

ROBERT PARRY: Penso che sia molto triste che questa voce sia stata ridotta al silenzio. E’ stato terribile che la stampa che appoggia la linea di governo abbia avuto quella reazione. E come dissi al LA Times quando mi chiesero un commento, che tra parentesi non fu mai pubblicato, io dissi: avrete vita dura a trattare questa storia, perche’ il vostro giornale non ha mai riportato la notizia della pubblicazione del secondo volume della CIA. Era il secondo volume che conteneva tutti i dettagli che confermavano non solo cio’ che aveva detto Gary Webb, ma erano allegati le prove evidenti, molto peggiori di cio’ che veniva detto sulla serie del San Jose Mercury News. Il piu’ oscuro scandalo che sia mai avvenuto e che nessuno mai poteva immaginare. Le prove evidenti del problema Contras-cocaina all’ interno della Casa Bianca quando Reagan era presidente. Ed e’ nato direttamente dalla CIA. Questa e’ l’ evidenza. Oggi mettero’ la storia su consortiumnews.com riportando di nuovo l’ evidenza di cio’ che si e’ perso durante il tempo.E’ proprio tragico che il Los Angeles Times e gli altri giornali piu’ importanti non possono affrontare la verita’.

AMY GOODMAN: Su questa dichiarazione chiudiamo e ti ringraziamo per essere stato con noi.

*Nei suoi articoli, il giornalista Gary Webb descrisse le attività di una vasta rete di venditori di crack nei ghetti neri di Los Angeles negli anni 80, rete guidata appunto dai trafficanti nicaraguensi e che sarebbe servita a finanziare i Contras. È sorprendente che queste denunce avessero provocato uno scandalo, perché le prove della complicità della CIA nel traffico di cocaina erano già state appurate da una commissione di inchiesta del Senato degli Stati Uniti, su iniziativa del senatore democratico John Kerry. L’errore di Gary Webb è stato quello di amplificare — come hanno anche fatto le lobby nere statunitensi — il ruolo avuto dalla CIA in questa operazione. L’episodio ha provocato una serie di reazioni e smentite, tanto da alimentare la convinzione che l’inchiesta, compresi i finanziamenti ai Contras con i soldi della cocaina, fosse stata fabbricata di sana pianta. (Alain Labrousse, www.narcomafie.it)

Fonte:http://www.democracynow.org/article.pl?sid=04/12/13/1457240

Breve approfondimento: ESTRATTO DALL ‘ ARTICOLO SCRITTO DA ROBERT PARRY

IL FALLIMENTO DEI MEDIA

Involontariamente, Webb espose anche il comportamento codardo e non professionale che divenne il nuovo marchio di fabbrica dei maggiori media americani a partire dalla meta’ degli anni 90. I piu’ grandi mezzi di comunicazione erano stati sempre ingordi di cercare prove per un solleticante scandalo – il caso di O.J. Simpson o lo scandalo Monica Lewinsky – ma i grandi media non potenva piu’ affrontare argomenti come I seri crimini di Stato.
Anche dopo che l’ispettore generale della CIA pubblico’ le sue conclusioni nel 1998, i piu’ importanti giornali non trovarono il coraggio di spiegare queste straordinarie ammissioni del governo agli americani. Neppure ci furono le scuse dei giornali per il loro ingiusto trattamento a Gary Webb. Fu il presagio dell’ incompetenza dei media nel mettere in discussione le ragioni della guerra all’ Iraq da parte di George W. Bush cinque anni dopo.
Le maggiorni organizzazioni dei media effettivamente nascosero le confessioni della CIA al popolo americano.

Il New York Times ed il Washington Post non dettero mai molta importanza alle conclusioni della CIA. Il Los Angeles Times non scrisse mai una storia dopo che il volume finale della relazione della CIA fu pubblicato, anche se le dishiarazioni dell’ Intelligence avallavano la storia iniziale di Webb sui traffici di cocaina dei contras nel centro-sud di Los Angeles.
La “ copertura “del Los Angeles Times e’ continuata anche dopo la morte di Webb. Nel crudo annuncio della morte di Webb, il giornalista del Times, che mi ha intervistato, ha ignorato i miei commenti sul debito che la nazione aveva verso Webb e l’ importanza delle scoperte dell’ ispettore generale della CIA. Invece di usare la morte di Webb come opportunita’ per far venire finalmente a galla la storia, il Times si e’ comportato come se non ci fosse mai stata un’ indagine ufficile che confermava le asserzioni di Webb.[Los Angeles Times, Dec. 12, 2004.]
Con la preservazione del segreto contras-cocaina – anche dopo la che CIA aveva ammesso il fatto – I grandi giornali sembravano aver capito che potevano evitare ogni conseguenza per il loro egregio comportamento degli anni novanta o per la loro negligenza verso la questione contras-cocaina quando venne per la prima volta alla luce negli anni ottanta. Dopo tutto i media conservativi – i principali concorrenti al posto di “ giornale della maggiornaza di governo” – non chiederanno un riesame dei crimini durante gli anni Reagan-Bush.
Questo significa che solo alcuni giornali minori, come il nostro Consortiumnews.com, torneranno ad affrontare
i fatti adesso, propio come pochi di noi parlarono delle significative ammissioni del governo alla fine degli anni 90. Io compilai e spiegai le scoperte scaturite dalle indagini della CIA nel mio libro del 1999, La Storia Perduta: Contras, Cocaina, Stampa e il “ Progetto Verita’”

Robert Parry

Fonte:www.consortiumnews.com/2004/121304.html di Robert Parry)
13.12.04

Traduzione per Comedonchisciotte a cura di Manrico Toschi

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