IO SONO, TU SONI

L'egoismo nella responsabilità interpretativa dell'ego

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Di Verdiana Siddi per ComeDonChisciotte.org

La materia emette una frequenza. La musica (musa) attraversa lo spazio aereo in forma di onde, dovunque. Tale suono, lo emettono ancor più intensamente i corpi complessi e vitali.

Siamo energia ed emaniamo suono e luce, costantemente, in uno spazio, nel senso di cosmo, unico e condiviso. Immersi nell’Unico, composto da informazioni vibrazionali, viviamo in forma di onde.

La filosofia si è spesa per secoli, nell’intento di trovare una spiegazione assoluta all’esigenza umana di dialogo, dialogando nella (e della) relazione tra vibrazione emessa e vibrazione captata.

Per gli umani, il regno che corrisponde alle frequenze emesse è Interiore (lo chiamerò regno I).
C’è poi un regno Esteriore, tutto ciò che non è l’Io, e comprende anche gli Io-altrui (lo chiamerò regno E).

 

Questi due regni sono relativi, nella loro valenza cangiante in base all’Io-osservatore, esistono solo insieme e compongono la dimensione unica del regno Dominante (il regno D’IE, o D’EI).

Regno D – ominante
Regno I – nteriore
Regno E – steriore


Se avessi chiamato il regno esteriore O, avrei osato definire D’IO, come sintesi del Tutto.

L’essere umano è (o dovrebbe essere) in costante Ricerca, è da questa che si manifesta, anche chimicamente con la produzione di ormoni, lo stato di completezza, che potrei chiamare piacere, se questo termine non lo si intendesse tipicamente nella banalità comune, nella quale risulta un poco consumistico rispetto al compimento esistenziale che vorrei intendere io.
In tema di frequenze, è bene dire che siamo alla ‘Ricerca di armonia compositiva’, cioè di armonica coesistenza. Per ancor meglio spiegare, propongo un’immagine geometrica: non l’appagamento come fine e partenza di un percorso circolare, ma l’appartenenza come paga di un percorso a spirale. Uscire dalla bidimensione e, soprattutto svincolarsi dalla traccia, conservandone la matrice nell’eredità logica con la potenza creatrice del nuovo, nello spazio.

Errando, in tale Ricerca, capita di trovarsi a presumere che le leggi del regno Interiore debbano corrispondere a quelle dell’Esteriore, ma questo trova sempre il muro dell’individualità. La regola della pluralità dell’Unico è pervasiva. Provare a passare dalla concezione di un Ego-singolo ad un principio di appartenenza all’Ego-universale, glorifica la pluralità di D’IO, o D’IE, o D’EI, valorizzando al contempo il nostro contributo.

Non sia questo letto in accezione qualunquista, ma piuttosto come concezione dell’Uno-inconcepibile. Il vero Ricercatore dovrebbe superare se stesso, e scoprirsi individuo d’insieme, qui e altrove allo stesso tempo, cioè nell’ascolto, che poi è il lavoro più importante di qualsiasi musicista.

Talvolta, basandoci su precetti dottrinali, ci convinciamo che le leggi (tutte o alcune) del regno Esteriore debbano ispirare le nostre del regno Interiore, non vedendo che è la stessa pretesa di cui sopra: una complessità tanto vasta, rimane indcifrabile, e qualsiasi pretesa di conformità non può che ridursi a dogmi limitati e limitanti, perpetuando l’errore di misura. Non si senta offeso un religioso, non è la religione che voglio discutere, ma il percorso spirituale, come base dell’esistenza totalizzata, nella sua forma di sentiero libero e di continua scoperta. È quindi una considerazione sul modo di porsi, valida anche nei confronti di un culto.

 

Tornando al Tutto, le leggi che regolano D’IE, cioè il concerto di informazioni vibrazionali, sono quindi inconcepibili.

Per dirla con altre parole, la Verità di D’IE non sta nel mezzo tra I ed E, dove si trova invece l’equilibrio, ma si ubica al di sopra, ubiquitariamente. Concepire che esiste un inconcepibile è il primo passo per iniziare qualsiasi Ricerca che voglia esprimersi nel Bello e nell’Armonico.

Esiste una dimensione dell’Io nel Tutto che vale, però, la nostra intenzione precisa: il desiderio, nel senso di utopia e non di ambizione, ovvero la nostra partecipazione attiva, cioè la frequenza che emettiamo, nella responsabilità della scelta e del criterio interpretativo.

Chiunque può trovarsi difronte ad una partitura, un direttore d’orchestra quanto chi non sappia leggere quei segni, ma per percepire la composizione, i musicisti dovranno suonarne le parti insieme, rendendola fruibile, in un’esecuzione (anche come uccisione), ad un pubblico (di liutai, per licenza poetica).

NB: Ci sono musicisti che suonano divinamente senza saper leggere lo spartito, e ci sono ascoltatori che si commuovono senza avere una cultura musicale, ma questo è argomento per quando si parlerà di sovracoscienza e sovrasensibile.

L’esecuzione, cioè l’esistenza effimera, la morte costante che è la vita stessa della composizione, avviene in un moto di propagazione.
È allora l’esperienza a conferire calore al freddo pensiero?

Tutto è Uno = Uno è Tutto

Col nostro esistere, io sòno e tu sòni per realizzare il concerto; prendo parte ergo sono è pur vero, ma non basta. Godere dell’onore di esserci senza l’onere della responsabilità, fortemente legata al concetto di rispetto dell’autenticità, è l’arroganza con cui si maschera il vile.
E si badi, essere autentici non significa essere necessariamente coerenti, può essere autentica anche un’incoerenza, perché lo stato di morte continua della vita è progressione e metamorfosi.

 

Quando una musica è bella?
Cos’è l’armonia compositiva?
L’egoismo, è sempre un male?

Se l’Io è veramente ed onestamente percepito come parte di D’IE (o D’EI, o D’IO), l’egoismo, cioè conferire grande importanza all’Io (di Dio), può essere inteso anche come amore universale?
Il problema dell’egoismo (che non è egocentrismo) è nel suo significato, o nell’interpretazione dell’Ego?

 

APPROFONDIMENTI

 

La ricerca ha certificato che tutta la materia è energia. I corpi, in particolare i corpi viventi, emettono una frequenza oggettiva e al contempo sono sensibili soggettivamente alle frequenze esterne che ricevono.

“RETUNING THE UNIVERSE: EXAMINING THE COSMIC SIGNIFICANCE OF SOUND FREQUENCIES, MUSIC AND HUMAN PERCEPTION” (2023)

“The human body frequency” (2020)

“The Listening to music tuned to 440 Hz versus 432 Hz to reduce anxiety and stress in emergency nurses during the COVID-19 pandemic: a double-blind, randomized controlled pilot study”  (2022)
“Music Tuned to 440 Hz Versus 432 Hz and the Health Effects: A Double-blind Cross-over Pilot Study” (2019)

“Electromagnetic field induced biological effects in humans” (2015)

Il maccanismo di oggettività-soggettività delle frequenze sonore è il medesimo in ambito visivo, ma nel caso dei colori (luce) il fenomeno della loro percezione, come quello della loro esistenza oggettiva, sono in fase di studio e dibattito: la sfera di esistenza o non-esistenza, affrontata in ambito scientifico, cerca ancora accordo con gli ambiti filosofici che si occupano piuttosto della sfera percettiva del fenomeno ottico, anche se qualcuno comincia a muoversi nella direzione di complementarietà dei diversi approcci.

“Subjective and objective context in the semantic structure of the color image in advertising” (2023)
Giulio Peruzzi – Webinar nella serie “Light on Optics and Optometry” (2021)
“Ontologia dei colori” – a cura di Luca Angelone (2010)

“Sinestesie del colore: fra ricerca e sperimentazione didattica per il design di comunicazione” (2005)

 

Al di là del possibile impatto sulla salute stessa, e dei punti di vista divergenti sugli effetti di certi tipi di tarapie, mi ha incuriosita scoprire che esistono studi su tecniche che si servono di frequenze sonore (ultrasuoni), in medicina e biologia, specifiche per dedurre la morfologia di vascolarizzazione dei tessuti prossimi ad una formazione tumorale, e produrre poi i corrispettivi formali in immagini 3D.

“High-frequency 3-D color-flow imaging of the microcirculation” (2003)

 

Sul cosa si può fare di utile, ricorro alla citazione dello storico scienziato Nikola Tesla che, seppur risulti necessario constestualizzare nel suo periodo, offre ottimi spunti di attualissimo valore.
Da The Problem of Increasing Human Energy (1900)

 

Da I TRE MODI PER AUMENTARE L’ENERGIA UMANA

Nascita, crescita, vecchiaia e morte di un individuo, famiglia, razza o nazione, cos’altro sono se non un ritmo? Ogni manifestazione della vita, quindi, anche nella sua forma più intricata, come nell’uomo, per quanto coinvolta e imperscrutabile, è solo un movimento, al quale devono essere applicabili le stesse leggi generali del movimento che governano tutto l’universo fisico.

[…]

Sebbene liberi di pensare e di agire, siamo tenuti insieme, come le stelle nel firmamento, da legami inseparabili.

 

Da IL SECONDO PROBLEMA: COME RIDURRE LA FORZA CHE RALLENTA LA MASSA UMANA

Non c’è dubbio che, tra tutte le resistenze di attrito, quella che ritarda maggiormente il movimento umano è l’ignoranza.

[…]

Ma per quanto in passato l’ignoranza possa aver ritardato il progresso dell’uomo, è certo che oggigiorno le forze negative hanno acquisito maggiore importanza. Tra questi ce n’è una di gran lunga più importante di ogni altra. Si chiama guerra organizzata. Se consideriamo i milioni di individui, spesso i più abili di mente e di corpo, il fiore all’occhiello dell’umanità, costretti a una vita di inattività e improduttività, le immense somme di denaro quotidianamente necessarie per il mantenimento degli eserciti e degli apparati bellici, rappresentano sempre tanta energia umana, tutti gli sforzi inutilmente spesi nella produzione di armi e strumenti di distruzione, la perdita di vite umane e la promozione di uno spirito barbaro, siamo sconvolti dall’inestimabile perdita per l’umanità che l’esistenza di queste deplorevoli condizioni deve comportare.

Da IL TERZO PROBLEMA: COME AUMENTARE LA FORZA ACCELERANTE DELLA MASSA UMANA

Ogni nuovo fatto scoperto, ogni nuova esperienza o nuovo elemento aggiunto alla nostra conoscenza ed entrato nel dominio della ragione, incide sulla stessa e, quindi, cambia la direzione del movimento, che però deve sempre avvenire lungo la risultante di tutti quegli sforzi che, in quel momento, designiamo come ragionevoli, cioè autoconservanti, utili, redditizi o pratici.

[…]

le tre possibili soluzioni del grande problema dell’incremento delle energie umane trovano risposta nelle tre parole: cibo, pace, lavoro. […] cibo per aumentare la massa, pace per diminuire la forza ritardante e lavoro per aumentare la forza che accelera il movimento umano.

 

Da SCOPERTA DI PROPRIETÀ INASPETTATE DELL’ATMOSFERA

Ho osservato che in determinate condizioni l’atmosfera, che normalmente è un alto isolante, assume proprietà conduttrici e diventa quindi capace di trasportare qualsiasi quantità di energia elettrica.

 

Da TRASMISSIONE DI ENERGIA ELETTRICA A QUALSIASI DISTANZA SENZA FILI

La scoperta di queste nuove proprietà dell’atmosfera non solo apre la possibilità di trasmettere energia in grandi quantità senza fili, ma, cosa ancora più significativa, dà la certezza che l’energia può essere trasmessa in questo modo, un modo economico.

A distanza di oltre un secolo dalle scoperte di Nikola Tesla, la tecnologia di trasmissione di segnali in forma di onde è cresciuta enormemente.

Nessun raggiungimento di pace globale, nessuna forma di energia libera e gratuita, nessun miglioramento delle facoltà intellettive, cognitive e spirituali degli esseri umani.

Assistiamo semmai a guerre sempre più spietate, attraverso sistemi anche più subdoli dello scontro armato, dalla disparità di accesso alle risorse, alla guerra economica che, prima crea il bisogno e poi, controlla e discrimina l’accesso ai servizi che lo soddisfano.

Le facoltà umane non stanno migliorando, siamo difronte alla prima generazione che fin dalla nascita si trova immersa in un sistema sociale impostato su base digitale, e vediamo i primi effetti su deficit cognitivi, soglia d’attezione, capacità di stabilire relazioni umane e di pensiero. Siamo dinanzi all’ennesima delega di responsabilità: laddove arrivano le macchine non è più chiesto all’uomo di arrivare. Impiantiamo supporti digitali al cervello, ma non siamo più in grado di distinguere la rucola dalla cicoria senza un’apposita app dello smartphone.

Le armi, le armi si sono moltiplicate. La maggior parte di esse non esplodono, ma non per questo ammazzano di meno. E poi, accade anche con le esplosioni, che si sono fatte sempre più crudeli e sempre su innocenti in carne ed ossa (per ora i robots umanoidi li stiamo utilizzando per soppiantare l’utilità degli operai nell’industria).

In assenza di sufficienti pubblici studi dell’impatto sulla salute umana, derivante dall’impiego di data strumentazione che diffonde onde elettromagnetiche nell’ambiente vitale del pianeta ed oltre, il rischio che queste possano avere gravi ripercussioni  sulla logica di funzionamento dei corpi viventi, si fa sempre più proccupante. Non è remota l’ipotesi che la frequenza che gli esseri viventi emettono naturalmente venga modificata, impedita, distorta, da tale interferenza.

A dirla tutta, la letteratura scientifica e medico-scientifica su questo fenomeno, è ormai sufficientemente vasta per porsi dei seri interrogativi, benché la gran parte delle nostre istituzioni politiche (con il supporto di quelle universitarie) continui a negare la correlazione con l’aumento di incidenza di certe malattie. A seguire alcuni esempi.

 

https://www.nature.com/articles/s41598-021-91349-2
https://www.highfrequencyelectronics.com/Jul05/HFE0705_Zamanian.pdf

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0074769608624894?via%3Dihub

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/016747818990105X?via%3Dihub

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/030245989485002X?via%3Dihub

https://www.sciencedirect.com/topics/medicine-and-dentistry/electromagnetic-field

https://academic.oup.com/aje/article-abstract/128/1/21/80282?redirectedFrom=fulltext&login=false

Quando il governo Meloni alza i limiti di esposizione all’elettrognetismo da 6 volt a 15, riflette l’errore di prevaricazione di chi si arroga il diritto di decidere arbitrariamente un dogma, senza tener conto di questa inequivocabile appartenenza al Tutto.
L’OMS ad esempio non riconosce come malattia il disturbo da ipersensibilità ai campi elettromagnetici, e ciò riflette l’incapacità delle istituzioni di rispondere alla Realtà delle cose nella loro complessità, in nome di dogmi prestabiliti. A voler vedere il male, non l’incapacità, ma la precisa volontà di non rispondere ad altro che alla propria intenzione, che sembra essere quella unica di combattere per una supremazia di controllo e di gestione capillare di una popolazione tenuta in rapporto di sudditanza e di cieca obbedienza.

 

https://www.who.int/news-room/questions-and-answers/item/radiation-electromagnetic-fields

“Lettera aperta all’OMS sulla elettrosensibilità” (2023)

 

Lo stesso discorso si potrebbe applicare al ricatto vaccinale in epoca covid, dal quale molti si trovano oggi in una condizione di salute compromessa da effetti avversi riconosciuti, molti altri da effetti avversi non riconosciuti, fino ad arrivare al numero crescente di malori improvvisi non correlati, su cui nessuno si occupa di indagare.
Potremmo parlare di come il nuovo piano pandemico, in accordo con l’OMS, perseveri nel suggerire strategie di approccio ad eventuali future pandemie, insistendo con politiche restrittive e di obbligatorietà in totale contrasto con la sacralità del diritto di esercitare sul proprio corpo terapie e misure in regime di libera scelta personale.

“There is no us and them; there is only us, as one humanity, working together to find a shared response to the shared threat of pandemics.”

WHO Director-General’s opening remarks at the Virtual meeting of G20 Ministers of Health – 13 March 2024

Questo, del Direttore Generale dell’OMS, è un esempio perfetto di strumentalizzazione.
Dove il noi è usato per omologare ed uniformare, e l’armonizzazione non è più una Ricerca di complementarietà, completezza e coesistenza, ma univocità sotto il segno di una delega di nominati.

Ecco che l’egoismo, se nella consapevolezza dell’Uno, assume i connotati di una strada migliore del noi-greggeglobale.

Oltre la violazione dei diritti inviolabili, obbligare a scelte terapeutiche o limitare la libertà di movimento, incentivare il distanziamento sociale, la scuola da remoto, le mascherine per andare in piscina, oltre l’assurdo delle suddette cose, c’è l’abuso – in senso spirituale/filosofico – di impedirci di farci carico delle nostre responsabilità, nella libera scelta per quanto concerne il nostro corpo vitale ed il corpo vitale dei nostri figli, per liberamente sbagliare o liberamente far bene.

Potremmo parlare del nuovo emendamento per la Francia sotto Macron.

Vale lo stesso discorso per tante imposizioni, tutte palesemente contrarie al rispetto dello spazio Interiore di ciascuno, applicate nella forma consensuale direttamente riferita all’atto, o previa delega elettiva, cioè attribuendo un obbligo non tanto di attuazione di una misura, ma di carico/scarico di responsabilità. Come da perfetti precetti satanici: solo i coperchi.

Assieme? Vinta? Sfida? Oh, Mattarella…

https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2024/03/18/quattro-anni-dal-covid-mattarella-una-sfida-vinta-assieme-_02c9e149-4a4e-4bc0-babd-3ec510c62ba4.html

 

Abbiamo un cerotto per ogni cascata?
https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2024/03/17/si-parte-lunedi-fino-a-1.500-euro-per-il-bonus-psicologo_3c17dc83-b1de-4209-820f-936c46c5f639.html

 

Esempio di sincronicità, composizione, musica d’insieme, ed eccesso virtuoso di tutela della sicurezza?
https://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2024/03/17/giovane-giu-da-un-tetto-carabiniere-ne-attutisce-la-caduta_9f1785b1-bfa8-4412-8bd9-04d244809b5e.html

 

Che succede quando incateni gli alberi per delimitare la proprietà privata, cioè quando, delimitandola, la privi del resto?
https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2024/03/18/una-catena-tra-due-alberi-muore-motociclista-da-cross_c3900c43-7ac7-4559-a212-d41b0319d2b7.html

Di Verdiana Siddi per ComeDonChisciotte.org

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