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La Redazione

 

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Il presidente della Lituania chiede il superamento delle “linee rosse” del Cremlino

I tentativi di prevenire la guerra nucleare vengono considerati dei semplici "convenevoli diplomatici"
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A cura di Markus
Il 1 Febbraio 2023
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Kurt Nimmo
kurtnimmo.substack.com

Gitanas Nauseda, presidente della Lituania, ha firmato quella che potrebbe essere una condanna a morte per 2,6 milioni di suoi concittadini.

Secondo il principale canale di propaganda europeo della CIA, Radio Free Europe/Radio Liberty (sic),

In un’intervista rilasciata alla televisione lituana il 31 gennaio, Nauseda ha dichiarato che gli aerei da combattimento e i missili a lungo raggio sono “aiuti militari essenziali in questa fase cruciale della guerra, dove sta per avvenire la svolta.” “Queste linee rosse devono essere superate,” ha aggiunto. Gli Stati Uniti e la Germania hanno finora respinto tali richieste da parte di Kiev, anche se la Francia ha dichiarato di non essere contraria in linea di principio.

Nauseda è un aspirante neocon. Nell’agosto 2019, prima della SMO russa, si era rifiutato di parlare o avviare negoziati con Vladimir Putin sulla crescente tensione nell’area confinante. “Di cosa potrei parlare con il presidente Putin a questo punto?” aveva detto, secondo il Baltic News Network.

“Finché c’è questa situazione in Ucraina, finché l’escalation delle tensioni continua in tutta la regione, non vedo il motivo di scambiare convenevoli diplomatici e, soprattutto, non ho il diritto morale di farlo – non c’è nulla da festeggiare, le tensioni si sentono in tutta la regione.”

Nauseda chiede che vengano superate tutte le linee rosse, un comportamento che finirà per sfociare in una conflagrazione nucleare. Definisce i possibili negoziati come “convenevoli diplomatici” e sostiene che, essendo il suo Paese al confine con la Russia, “[solo noi] possiamo vedere il vero pericolo, il vero rischio,” mentre gli Europei più a ovest non possono.

Tuttavia, lo scorso giugno, Berlino e Vilnius avevano concordato di “intraprendere i preparativi per espandere in Lituania l’unità multinazionale di combattimento della NATO fino a portarla alle dimensioni di una brigata,” aveva riferito la Reuters.

Il piano per aumentare lo sforzo “multinazionale” e portare ancora più truppe e missili a ridosso del confine condiviso con la Russia era stato concordato dopo consultazioni con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e i premier di Lettonia ed Estonia.

Nel 2004, la Lituania era diventata membro a pieno titolo della NATO. In quanto tale, era stata autorizzata a partecipare allo sforzo per uccidere gli Afghani e occupare il loro Paese. “Dopo l’ingresso nell’Alleanza, nel 2004,” aveva dichiarato il Ministero della Difesa nazionale lituano, “abbiamo partecipato attivamente alle missioni e alle operazioni internazionali guidate dalla NATO nei Balcani, in Afghanistan, dove abbiamo guidato il Provincial Reconstruction Team a Ghowr, in Iraq e altrove. La Lituania continua a contribuire alle missioni e alle operazioni della NATO.”

Lo scorso febbraio, mentre la Russia si preparava alla sua SMO per disarmare, neutralizzare e denazificare l’Ucraina, una delegazione di legislatori lituani aveva implorato il governo statunitense di acquartierare in modo permanente truppe straniere sul suo territorio. Oltre a “difendersi” dalla Russia, i Lituani avevano sostenuto che anche la vicina Bielorussia rappresentava una minaccia.

La Bielorussia, secondo i media di propaganda bellica dell’Occidente, è “un Paese in difficoltà e autoritario” e la sua decisione di pareggiare l’aumento delle truppe NATO in Europa orientale con le truppe della Federazione Russa “è una vittoria importante nella guerra di Putin contro l’Occidente,” secondo The Atlantic, una pubblicazione adottata dall’Emerson Collective, “un’impresa privata di sovvenzioni di sinistra [fondata dalla vedova di Steve Jobs] che sostiene un’ampia varietà di cause progressiste di sinistra,” secondo Influence Watch.

Come sappiamo, i cosiddetti “progressisti” sono diventati neoconservatori guerrafondai, o meglio neoliberali, dopo che Obama aveva sostanzialmente distrutto il movimento contro la guerra, fatto celebrato dal Washington Post.

Questa neutralizzazione aveva permesso a Obama e al suo Segretario di Stato, Hillary Clinton, di invadere la Libia, di armare gli Jihadisti in Siria, di continuare l’occupazione dell’Afghanistan e dell’Iraq e di autorizzare la CIA a rapire, torturare e giustiziare presunti sospetti terroristi (senza prove né processo) nei “siti neri” segreti, oltre a inviare droni con missili Hellfire in tutto il Medio Oriente per uccidere centinaia di persone, compresi cittadini americani.

Gitanas Nauseda e i burocrati degli Stati Baltici chiedono a gran voce truppe del governo statunitense e sistemi d’arma, tra cui missili Patriot e Avenger.

Nel 2018, la Lituania “aveva chiesto a Washington di installare questi sistemi in modo più regolare per le esercitazioni,” aveva riferito Reuters. “A causa delle loro piccole economie, Lituania, Lettonia ed Estonia, un tempo governate da Mosca ma ora parte della NATO e dell’Unione Europea, hanno bisogno dell’aiuto occidentale, nonostante i loro crescenti bilanci per la difesa.”

La Russia non ha intenzione di invadere i Paesi Baltici se non in caso di minaccia, cosa ora sempre più possibile visto che il governo statunitense è nelle vicinanze e sta lavorando per armare fino ai denti questi piccoli Paesi europei, esortandoli ad impegnarsi a combattere la Russia.

Lo scorso luglio, Vilnius aveva aumentato le restrizioni al commercio attraverso il suo territorio verso l’exclave russa di Kaliningrad, nel Baltico. Lo sforzo di isolare e perseguitare i russi di Kaliningrad è un obiettivo della NATO e dell’UE.

“La Lituania ha dichiarato che la sua decisione è stata presa dopo essersi consultata con la Commissione Europea, il braccio esecutivo dell’UE,” aveva riferito la divisione CNBC dei media di propaganda bellica del governo statunitense.

Dopo che la Russia aveva comunicato alla Lituania “che Mosca avrebbe risposto al suo divieto di transito di merci sanzionate dall’UE verso l’exclave russa di Kaliningrad in modo tale che i cittadini dello Stato baltico ne avrebbero risentito,” la Lituania aveva fatto marcia indietro.

La NATO sperava che l’embargo delle merci russe lungo il corridoio di Suwalki verso l’Oblast’ di Kaliningrad avrebbe aperto un nuovo punto caldo nell’Europa orientale. Tuttavia, le cose non erano andate come previsto.

“Al confine tra Polonia e Lituania, l’Occidente deve rispondere alle capacità effettive della Russia piuttosto che fare ipotesi sulle sue intenzioni,” aveva dichiarato Foreign Affairs, un’associazione del Council on Foreign Relations, finanziata dal David Rockefeller Studies Program.

In altre parole, la NATO deve affrontare la Russia, qualunque cosa essa faccia, perché Putin è il Nuovo Satana, un passo avanti rispetto al Nuovo Hitler.

La Lituania, come l’Ucraina, è completamente sacrificabile. Entrambe sono pedine, i pezzi più deboli della “Grande Scacchiera” di Zbigniew Brzezinski, “Il primato americano e i suoi imperativi geostrategici.”

Per i neonazisti in Ucraina o per i loro collaboratori in Polonia e Lituania l'”imperativo” non è la “democrazia.” È uno sforzo concertato per abbattere i “concorrenti,” cioè le nazioni e i leader che resistono all’agenda neoliberista di povertà imposta e furto di risorse naturali.

La Russia non permetterà che ciò accada. Ha avvertito in numerose occasioni che qualsiasi minaccia esistenziale imposta al Paese sfocerà in un conflitto nucleare.

Il segretario alla guerra di Biden, Lloyd Austin, ha detto espressamente che l’obiettivo è indebolire la Russia e deporre Vladimir Putin.

La follia la fa da padrona. Jennifer Rubin, una neocon che ha abbandonato i “conservatori” per sostenere Biden, ed è accusata di scrivere “pornografia politica” per il Washington Post della CIA, ritiene che “Lloyd Austin abbia ragione” e che la Russia debba essere indebolita.

L’arroganza e la supponenza della Rubin, insieme a quella dei suoi colleghi cospiratori, sia all’interno che all’esterno dello Stato, faranno sì che questa odiosa donna guerrafondaia, e praticamente tutti gli altri Americani, diventino polvere radioattiva.

Kurt Nimmo

Fonte: kurtnimmo.substack.com
Link: https://kurtnimmo.substack.com/p/lithuanian-president-demands-russias
31.01.2023
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

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Kurt Nimmo, scrittore, ex redattore e responsabile di un notiziario web ormai defunto, attualmente vive e dipinge nel Nuovo Messico.

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