I voltagabbana. E se li minacciassero?

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DI MASSIMO BORDIN

micidial.it

Questo pezzo è ironico e vietato ai cretini. Dunque, non leggetelo. Inoltre, essendo ironico, è tutta fuffa, ricco di suggestioni non comprovate. Insomma, dai, siccome non avete senso dell’umorismo, evitatelo.

Fatta la doverosa premessa, andiamo all’allegra ipotesi bufalara. Tutto parte da una riflessione facebookiana di qualche tempo fa che riguardava la possibilità che la piattaforma Rousseau non potesse esprimere la reale posizione politica degli iscritti al Movimento 5 Stelle, ipotizzando dunque la sua “manipolabilità”. Ovviamente è venuto giù il mondo. Gente che non mi ha mai cagato di pezza si è messa a pontificare facendo finta di non sapere chi sia io e quanto mi sia speso negli anni per alcune tematiche care al movimento. In sostanza, qualcuno ha approfittato del momento politico teso per darmi del complottista. Tuttavia, la polemica mi ha fatto riflettere sui voltagabbana, cioè su quelle figure che cambiano opinione facilmente. In Italia ne abbiamo una collezione forse unica al mondo, soprattutto in campo politico. La base del movimento, a quanto posso constatare discutendo con le persone, non mi sembra affatto aver cambiato idea. Si tratta di un elettorato molto interclassista, che nel corso degli anni ha appoggiato Beppe Grillo e Casaleggio soprattutto per dare uno schiaffo alla politica tradizionale. In altri termini, l’elettorato 5stelle è composto da operai, impiegati, imprenditori accomunati dalla contestazione del sistema. Chi a marzo 2018 ha votato movimento e lega lo ha fatto perchè contrario alla politica del governo precedente, guidato da un partito – il PD – a torto o a ragione considerato la quintessenza del “sistema”. Credo che, almeno su questo, non ci siano dubbi.

Ai primi di agosto di quest’anno, però, è cambiato tutto. Il padre spirituale del movimento, Beppe Grillo, ha cominciato a parlare di “barbari”. “Non possiamo lasciare il paese ai barbari”, ha detto. I più attenti avevano subito notato che lo scongelamento di Grillo non sembrava essere casuale. Se n’era stato zitto per mesi; anzi, per anni, e poi se ne esce con questa bomba? A farla detonare ci aveva pensato poche ore prima Matteo Salvini, accendendo la miccia del voto. Fu così che i leaders del movimento, con Grillo alla loro testa, si defilarono dal governo formandone un’altro proprio col PD. E siamo alla cronaca di questi giorni.

Dunque, a far cadere il governo non c’ha pensato la piattaforma Rousseau, nè lo spread, ma Salvini (prima) e Grillo (poco dopo), direi a parimerito. La tempistica di Grillo, però, mi ha fatto molto riflettere. Sennò, che complottista sarei? Grillo ha risposto a Salvini subito, un tempo si sarebbe detto “a stretto giro di posta”. Eppoi, questa è la cosa più curiosa, all’attacco di Salvini ha risposto LUI, e non la base appositamente interpellata, o il leader ufficiale del movimento Luigi Di Maio, o l’homo novus Giuseppe Conte. No no, ha risposto proprio LUI, Grillo, che si era messo nel freezer da mesi e che dentro al partito non ricopre alcun incarico ufficiale.

L’articolo sul blog dove parla dei barbari, però, non sembrava preparato da tempo. Questo no, ma da giorni forse si, se è vero che a fine luglio una modella svedese aveva fatto partire le indagini a carico del figlio di Beppe Grillo, Ciro, per violenza sessuale di gruppo. La coincidenza (è ovvio che si tratti di coincidenza) mi ha fatto tornare alla mente un’altra coincidenza. Era l’estate del 2011 e Silvio Berlusconi sembrava saldamente ancorato alla sua poltrona di Presidente del Consiglio, forte del mandato degli elettori e sprezzante nei confronti della crisi (“i ristoranti sono pieni”) e dello spread. Quand’ecco che… Quand’ecco che iniziano le vendite furibone delle società in Borsa della famiglia Berlusconi. Ogni giorno, milioni di euro bruciati e le quotazioni tutte di un colpo vanno a finire sotto i tacchi. Puf, come per magia, Berlusconi fece un passo indietro e arrivò LEUROPA, sotto il loden rassicurante di Mario Monti.

Ora Grillo si rifà vivo proprio quando il figlio è sotto attacco giudiziario, e per un reato gravissimo come lo stupro di gruppo, secondo le accuse a quanto pare consumato nella villa di Grillo a Porto Cervo (chi di voi ambientalisti non ha uno straccio di villa aPorto Cervo?). Io non posso neanche pisciare in giardino di notte che un’ora dopo lo sa tutta la città, ma l’opinione pubblica italiana è stata informata di indagini sul figlio di Grillo solo ora, e non ai primi di agosto.

Cosa voglio dire con questo?

NIENTE!!!

MA SAPETE CHE VUOL DIRE NIENTE DI NIENTE DI NIENTE?

L’ho detto sopra: è un post ironico, divertente, ahahaha. Siamo sulla scia del complottismo che va tanto di moda di questi tempi. Che ridere! Piaciuta la satira? Faccio un meme? Sono davvero spassoso.

(Anch’io tengo famiglia)

 

Massimo Bordin

Fonte: http://micidial.it

Link: http://micidial.it/2019/09/i-voltagabbana-e-se-li-minacciassero/

9.09.2019

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