DI MICHAEL KRIEGER
Due anni fa, l’intelligence tedesco mise in guardia il mondo dal rischio gravissimo che l’Arabia Saudita stava creando in questa regione. All’epoca sull’argomento scrissi un post, German Intelligence Warns – Saudi Arabia to Play “Destabilizing Role” in the Middle East. Eccone un estratto:
L’Arabia Saudita sta rischiando di diventare il paese più destabilizzante nel mondo arabo, secondo quanto informa l’intelligence tedesca.
Secondo il servizio di intelligence BND, lotte di potere interne e voglie di emergere come principale forza araba minacciano di rendere il maggior alleato dell’Occidente una fonte di instabilità.
Si legge su una nota rilasciata dalla BND alla stampa tedesca : “L’attenta posizione diplomatica dell’ attuale famiglia reale saudita sarà sostituita da una politica di intervento impulsivo”.
L’Arabia Saudita è già stata accusata di fornire armi e finanziamenti ai gruppi jihadisti che combattono in Siria, compreso lo stato islamico in Iraq e l’ISIS.
Il soggetto di questo ammonimento della intelligence altri non era che il principe della corona Mohamed bin Salman, o MBS. Io avevo avvertito dei pericoli specifici che la sua personalità razzista e sociopatica presentava da anni, e l’ultima purga finalmente lo ha ammesso sotto i riflettori e tutti hanno potuto vederli.
MBS con le sue politiche sconsiderate e fallimentari ha già portato devastazioni in ampie zone della regione in particolare in Yemen e Qatar. Il post di oggi si concentrerà sulla catastrofe umanitaria che sta avvenendo in Yemen, per gentile concessione del principe della Crown Saudita.
The New York Times ha riportato la scorsa settimana:
I tre giorni di blocco dei punti di ingresso in Yemen, posto dalla rabbia, minaccia di far sprofondare un paese già devastato dalla guerra in una carestia che potrebbe far morire di fame milioni di persone, ha dichiarato mercoledì un alto responsabile delle Nazioni Unite.La crisi dello Yemen è peggiorata da lunedì scorso, quando i Sauditi hanno imposto il blocco, dopo che un missile è stato sparato dal gruppo ribelle Houthi – appoggiato dall’Iran, che ha combattuto contro la coalizione militare guidata dai Sauditi per quasi tre anni – raggiungendo il cuore del loro territorio.
Malgrado le assicurazioni dell’Arabia Saudita che questa misura sia solo temporanea, in attesa di verificare le procedure di controllo, praticamente tutti gli aiuti umanitari allo Yemen sono stati bloccati, e tra questi almeno tre aerei delle Nazioni Unite pieni di forniture di emergenza.
Mr. Lowcock ha detto che i Sauditi devono consentire immediatamente l’ingresso di cibo e medicinali in tutti i porti marittimi, l’immediata ripresa dei servizi aerei verso le città di Sana e Aden e che si devono dare “garanzie di non interferire ulteriormente con questi servizi”.
Senza queste misure, ha affermato, lo Yemen cadrà nella ” più grande fame che il mondo abbia mai visto da molti decenni, con milioni di vittime”.
Il programma alimentare mondiale dell’agenzia delle Nazioni Unite, che ha ha alimentato 7 milioni di persone ogni mese in Yemen, ora non è più in condizioni di farlo, ha dichiarato Lowcock. “Cio di cui abbiamo bisogno è rompere il blocco per salvare la vita di quelle persone”.
Il paese sta combattendo contro una acuta crisi di fame che ha colpito almeno 17 milioni di persone. Più di un terzo sono considerati vicini alla carestia ed inoltre in Yemen è scoppiato anche il flagello del colera con quasi 1 milione di ammalati.
“Le linee di approvvigionamento umanitario verso lo Yemen devono rimanere aperte”, ha dichiarato Robert Mardini, direttore regionale della Croce Rossa per il Vicino e Medio Oriente. ” Cibo, medicinali e altri rifornimenti essenziali sono fondamentali per la sopravvivenza di 27 milioni di Yemeniti già indeboliti da un conflitto che è arrivato al suo terzo anno”.
Dopo di che i sauditi hanno aperto il porto di Aden e il passaggio di Wadea, ma questo è assolutamente inadeguato.
Come nota Al Jazeera :
Venerdì, l’Ufficio ONU per il coordinamento per gli aiuti umanitari, OCHA, ha dichiarato che la coalizione stava ancora bloccando le consegne di aiuti ONU, tanto disperatamente necessarie allo Yemen, nonostante la riapertura di Aden e di Wadea.
“I movimenti umanitari in Yemen rimangono bloccati”, ha dichiarato il portavoce dell’OCHA Russell Geekie.
“La riapertura del porto di Aden non basta. Dobbiamo vedere tolto il blocco da tutte le porte di accesso, in particolare Hodeida, sia per le importazioni umanitarie che per quelle commerciali “. Ha detto il Segretario alle forze dell’ONU Mark Lowcock al Consiglio di Sicurezza, perché se questo blocco non sarà eliminato, lo Yemen dovrà affrontare “la più grande fame che il mondo abbia visto da molti decenni, con milioni di vittime”.
Stylianides faceva eco alle preoccupazioni di Lowcock: ” Lo Yemen sta soffrendo la peggiore crisi umanitaria del mondo, con più di due terzi della sua popolazione che ha bisogno di assistenza umanitaria” .
“La UE condivide le preoccupazioni espresse da Lowcock e chiede l’immediata e incondizionata riapertura nelle vie di accesso al paese per evitare che lo Yemen cada nella più grande fame degli ultimi decenni”, ha dichiarato Stylianides.
Quello che stiamo vedendo qui è potenzialmente la peggior carestia da decenni, ed è importante che qualsiasi americano, indipendentemente dalla sua appartenenza politica, che abbia una dignità ammetta che le mani del nostro governo sono sporche di sangue.
Come ha scritto The Intercept :
L’Arabia Saudita conta molto sulla condivisione sia di intelligence, che di forze militari U.S.A, per il rifornimento degli aerei da guerra della coalizione, e del trasferimento di bombe a grappolo American-made, di missili e di altre munizioni che servono per colpire obiettivi in Yemen.
Il Congresso, comunque, non ha mai autorizzato un appoggio degli U.S.A a questa guerra, che ha causato 10.000 morti civili e che in questi ultimi mesi è entrata in una spirale che sta portando alla peggior crisi umanitaria del secolo. Per due anni l’Arabia Saudita ed i suoi alleati hanno imposto un blocco in mare e in cielo tutto intorno allo Yemen. Ora, più di 7 milioni di yemeniti stanno vedendo in faccia la morte per fame e migliaia,in maggior parte bambini, stanno morendo di colera. Gli aerei della coalizione hanno ripetutamente colpito mercati affollati, ospedali, centrali elettriche ed altri obiettivi civili.
Molti membri del Congresso hanno mostrato un interesse per questi fatti, facendo presente che sia assurdo che le amministrazioni Obama e Trump si siano basate sulla autorizzazione concessa nel 2001 per l’ Uso della Military Force per giustificare il coinvolgimento U.S.A. in questo conflitto. Una autorizzazione decisa per contrastare solo i gruppi terroristici responsabili degli attacchi dell’11 settembre, non per intervenire in una guerra civile in Yemen.
Per 16 anni, l’esecutivo ha preso questa AUMF come giustificativo legale per gli interventi nei conflitti in tutto il Medio Oriente e in Africa, una strategia che è legalmente discutibile. Ma l’uso che viene fatto dalla AUMF nel contesto dello Yemen è particolarmente bizzarro dato che l’obiettivo della AUMF è combattere Al Qaeda, mentre il gruppo AQAP – Al Qaeda nella penisola araba – combatte a fianco della coalizione Usa-Saudita contro i ribelli Houthi.
Una accordo bipartisan che voleva votare un’autorizzazione alla guerra, H.Con.Res.81, è stata malamente battuto la scorsa settimana dopo un iniziale political momentum. Il 1° novembre, i legislatori hanno tolto a questo disegno di legge il suo status privilegiato, il che significa che il disegno di legge non godrà più della la facilitazione di un voto veloce. Il voto veloce era stato chiesto per invocare la legge sui poteri di guerra del 1973 per interrompere il coinvolgimento USA nella guerra dello Yemen.
Poiché questo disegno di legge non è più privilegiato, tornerà alla commissione per gli affari esteri della Camera, guidata dal californiano -repubblicano Ed Royce, un legislatore che ha espresso il suo profondo sostegno alla campagna militare guidata da Sauditi. Sono pochi quelli che si aspettano che la legge vada avanti ora che è tornata in mano a Royce. Lo scorso aprile, Royce lesse una dichiarazione di sostegno per la campagna dei Sauditi in Yemen e fece inserire nel registro congressuale un articolo che riportava il punto di vista di un generale saudita.
La mossa per bloccare la H.Con.Res.81 è stata apparentemente negoziata sia dalla leadership democratica che da quella repubblicana e come parte del compromesso, ci sarà qualche dibattito congressuale sulla guerra, anche se non ci sarà nessunavotzione. Come ha riportato in precedenza The Intercept, il Rep. Steny Hoyer, è stato uno dei leader democratici che si sono opposto a invocare il War Powers Act per portare a termine l’intervento degli Stati Uniti nella guerra.
Ci sono ancora degli sponsor che spingono e che sperano di convincere durante il dibattito a votare sulla guerra.
“I nostri interessi di sicurezza nazionale in Yemen non sono chiari, ma stiamo dando soldi e assistenza militare all’Arabia Saudita in modo che possano continuare la loro guerra in Yemen”, ha dichiarato Thomas Massie, R-Ky, uno dei 43 co-sponsor. “Questa azione militare non è mai stata autorizzata dal Congresso ed il popolo americano merita un dibattito aperto tra coloro che hanno eletto”.
Il Rep. Walter Jones, RN.C., anche lui co-sponsor della risoluzione, ha espresso la propria frustrazione per il rifiuto del portavoce Paul Ryan sulla votazione sulla guerra e la sua delusione per il fatto che questa soluzione di compromesso negoziata dalla direzione del Congresso non includerà una votazione finale.
“Parte della mia frustrazione è dovuta al fatto che il Congresso non rispetta le sue responsabilità costituzionali, quando manda ragazzi e ragazze a morire per questo paese, mentre ha il dovere costituzionale di discutere sulla n ecessità della guerra ” ha detto Jones. “Il voto per andare in guerra in Yemen, non possiamo nemmeno votare questa risoluzione. Per me questo è il modo in cui il Congresso non deve funzionare e non funzioniamo perché non rispettiamo la costituzione ».
Nel frattempo, molti dei cretini seduti al Congresso non possono essere disturbati per rispondere a domande sullo Yemen.
Dopo tutto, di cosa dobbiamo preoccuparci? Ci sono tanti di quei soldi che si possono fare con la guerra!
Dal Washington Post:
BERLINO — Mentre ONU e agenzie umanitarie internazionali lanciano un allarme per il blocco saudita agli aiuti inviati in Yemen, europei e americani sono rimasti per lo più in silenzio. Le poche note uscite nelle capitali occidentali nelle ultime settimane non sono state altro che messaggi di sostegno per gli Yemeniti per la loro catastrofica crisi umanitaria – ma in effetti sarebbe il contrario.
Due settimane fa, l’ex Ministro della Difesa britannico Michael Fallon, ha fatto una chiara valutazione della visione del governo sulla controversia. “Devo ripetere, tristemente, a questo comitato che, ovviamente fare altre critiche dell’Arabia Saudita in questo Parlamento non sono utili”, ha detto Fallon al comitato parlamentare di difesa, durante la discussione per la prevista vendita di diversi aerei da combattimento all’ Arabia Saudita. (Fallon ha dato le dimissioni per le molestie sessuali).
In risposta all’ attacco missilistico proveniente dal territorio dello Yemen, destinato all’Arabia Saudita, che ha scatenato l’ultima escalation, Trump ha ignorato allo stesso modo la piaga dei civili in quel paese in guerra e invece ha continuato a complimentarsi per le armi Usa vendute all’Arabia Saudita.
Sia gli USA che GB hanno fatto più soldi che mai con le vendite di armi all’Arabia Saudita. I critici di Human Rights temono che l’Arabia Saudita non si sia comprato solo le armi ma anche la loro accettazione per queste politiche.
Naturalmente l’attrazione che ha l’Arabia Saudita per i Paesi occidentali non riguarda solo la vendita di armi. Giovedi, Downing Street ha detto che fornirà alla ARAMCO – gigante della energia saudita – garanzie di credito di 2 miliardi di dollari per facilitare l’interscambio tra i due paesi. GB e USA stanno cercando di persuadere l’ Aramco a laniare una attesissima OPA (di centinaia di miliardi di dollari) sulle borse di Londra e di New York, mentre il presidente Trump tweetta che questa mossa sarebbe “Importante per gli Stati Uniti !”
Lo scorso anno negli Stati Uniti, l’amministrazione Obama sospese per lo stesso motivo la vendita di munizioni di precisione a Riyad, ma l’amministrazione Trump crede di poter riprendere queste vendite. A Maggio c’è stato un fermo isolato alle esportazioni di armi USA verso il Regno, ma Trump ha dato un sostegno sempre più forte alla leadership saudita. Allo stesso modo, la Germania sta ancora esportando attrezzature militari verso il Regno, anche se ora sembra esitare per le consegne dirette di armi.
Se questo non è MAGA, allora non so cosa sia.
Se i politici dela UE fossero determinati ad imporre un embargo sulle armi verso l’ Arabia Saudita, i parlamentari dovrebbero persuadere i governi di tutti gli Stati membri ad accettare questo divieto, ma con più di una dozzina di nazioni che guadagnano soldi con le esportazioni di armi e di attrezzature militari nel Regno, le possibilità di un embargo sono praticamente inesistenti
Ogni tentativo delle ONG di obbligare i governi a impegnarsi per un embargo per imposizione di un tribunale è stato bloccato, anzi tutto il movimento di supporto all’embargo ha subito una grande sconfitta quest’estate, quando l’alta corte di Londra ha dichiarato che la Gran Bretagna non è stata complice nei presunti crimini di guerra in Yemen, consentendo ai militari sauditi di usare armi britanniche.
Il tribunale si è rifiutato di dire come sia potuto giungere alla sua conclusione, e ha impedito al pubblico di prendere visione delle prove chiave.
Ha sempre senso seguire la pista dei soldi.
Michael Krieger
Fonte: https://libertyblitzkrieg.com
13.11.2017
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario