Di Eric Zuesse, southfront.org
La NATO si sta espandendo e gli Stati Uniti hanno recentemente creato anche nuove alleanze militari per conquistare, in ultima analisi, la Cina.
Come AUKUS, che è una versione nascente della NATO per l’Oceano Pacifico, e il resto dell’Asia, contro la Cina; proprio come la NATO consolidata è per l’Oceano Atlantico e l’Europa contro la Russia.
Inoltre, gli Stati Uniti e le sue nazioni vassalle europee hanno recentemente intensificato i loro sforzi per reclutare nuove versioni dell’Ucraina, ma non al confine occidentale della Russia (come l’Ucraina): queste sono invece al confine meridionale della Russia. Gli sforzi di reclutamento dell’America in questo caso sono volti a ottenere l’accesso militare contro la Russia dalla Georgia, e anche dai vari “stan”, come il Kazakistan e l’Uzbekistan.
Le tecniche impiegate sono quelle di minacciare queste nazioni meridionali confinanti con la Russia di creare delle “rivoluzioni colorate” al loro interno, come è stato fatto efficacemente in Ucraina nei decenni precedenti al colpo di Stato degli Stati Uniti a Kiev nel febbraio 2014 (che ha effettivamente dato inizio alla guerra). (Quindi: se questi sforzi avranno successo, la nazione o le nazioni conquistate prenderanno la strada che sta vivendo l’Ucraina).
Ad esempio, lo studio del Dipartimento di Stato del 5 febbraio 2020 “United States Strategy for Central Asia 2019-2025: Advancing Sovereignty and Economic Prosperity (Overview)” afferma che “l’Asia Centrale è una regione geostrategica importante per gli interessi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti“, anche se in realtà questa regione si trova dalla parte opposta del mondo, molto lontana, rispetto agli Stati Uniti, e quindi non riveste alcun “interesse di sicurezza nazionale” per gli Stati Uniti, e queste aree invece confinano direttamente con la Russia – che è il vero motivo per cui l’impero statunitense si sta concentrando su questa regione:
in modo da diventare infine in grado di invadere la Russia entrando dai suoi confini meridionali e non (o non più) solo dai confini occidentali (i territori recentemente ampliati della NATO, che si trovano a ovest del gigante eurasiatico).
Un superbo riassunto degli sforzi intensificati del regime statunitense (tramite i suoi vassalli dell’UE) per conquistare i vicini meridionali della Russia, intitolato “Prendere a pugni il ‘ventre molle’: Come l’Occidente ha aperto un altro fronte contro la Russia“, è stato pubblicato il 28 giugno da George Trenin.
La conquista dell’Ucraina è stata molto redditizia per i miliardari americani. I volumi di vendita dei loro produttori di armi, come Raytheon Coproration, sono saliti alle stelle. Anche i volumi di vendita delle aziende produttrici di armi nelle sue nazioni vassalle – che producono tutte secondo gli standard stabiliti dalla NATO – sono in piena espansione.
Inoltre, i produttori americani di gas naturale liquefatto (LNG) hanno registrato un boom perché le sanzioni statunitensi contro la Russia hanno estromesso dall’UE il produttore di energia a basso costo, la Russia, che forniva energia low cost che consentiva ai Paesi dell’UE di godere di standard di vita elevati.
Il 24 giugno ho titolato “Ora il guadagno viene dal far saltare il gasdotto Nord Stream” e ho riferito che a causa delle sanzioni e del fatto che gli Stati Uniti hanno fatto saltare i due gasdotti Nord Stream (che avrebbero dovuto fornire all’Europa e soprattutto alla Germania prezzi ancora più bassi per il gas) il governo tedesco aveva appena firmato un contratto di 20 anni per pagare prezzi molto più alti ai miliardari americani per il “gas naturale liquefatto” (LNG) super-raffreddato e inscatolato non naturale (fracked) spedito attraverso l’Atlantico dalla Louisiana, Stati Uniti.
Un contratto enorme, che bloccherà la Germania nella condizione economica di essere irrimediabilmente un’economia nazionale in contrazione e un ex gigante manifatturiero.
Questi tipi di benefici per gli Stati Uniti, tuttavia, sono appannaggio solo delle società internazionali statunitensi – e dei mega-investitori che le controllano – ma non del popolo statunitense.
Quindi, in sostanza, si tratta di un trasferimento di denaro dal popolo ai miliardari e al resto dell’1% più ricco dell’1% più ricco d’America (il più ricco su diecimila).
Gli scienziati politici chiamano questa ‘democrazia’ americana. Ma se è democrazia, allora cosa non lo è? E a cosa si riferirebbe la frase ‘imperialismo fascista’, se non a questo?
Di Eric Zuesse, southfront.org
17.07.2023
Eric Zuesse. Scrittore e ricercatore indipendente americano.
Fonte: https://southfront.org/eric-zuesse-the-beneficiaries-of-u-s-imperialism/
Traduzione a cura della Redazione di ComeDonChisciotte.org