Andrey Shevchik, sindaco della città russa di Energodar nel sud-est dell’Ucraina, e due delle sue guardie di sicurezza sono rimasti feriti in un’esplosione avvenuta questa mattina, domenica 22 maggio, hanno riferito le forze dell’ordine locali.
L’esplosione è avvenuta all’ingresso di un condominio dove, secondo la ricostruzione, risiede la madre del sindaco. Un ordigno esplosivo improvvisato sarebbe stato piazzato all’interno di una scatola di distribuzione elettrica, ha detto un rappresentante della polizia all’agenzia di stampa russa TASS.
Shevchik e le due guardie adesso sono ricoverati in ospedale con ferite di varia gravità, mentre nessun residente del condominio è stato colpito dall’esplosione, dicono i media locali.
Energodar ospita la centrale nucleare di Zaporižžja, la più grande d’Europa. La città di circa 50.000 abitanti cadde sotto il controllo russo nei primi giorni dell’operazione militare in Ucraina con Shevchik, un cittadino ucraino, nominato da Mosca a capo dell’amministrazione locale. Da allora il governo ucraino non ha mai riconosciuto il nuovo sindaco, considerandolo parte di una forza di occupazione illegale.
Recentemente Shevchik aveva ricevuto numerose minacce.
Massimo A. Cascone, 22.05.2022