The Intel Drop – 26 febbraio 2024
L’unità antiterrorismo russa ha impedito un attacco terroristico a Tucker Carlson, pianificato dalla Direzione principale dell’intelligence ucraina. Un uomo è stato arrestato a Mosca con l’accusa di terrorismo.
Le forze antiterroristiche russe hanno sventato un attacco terroristico a Mosca, che era stato pianificato, diretto e finanziato dalla Direzione principale dei servizi segreti dell’Ucraina. La cellula terroristica era gestita da “responsabili ucraini” per compiere un attentato contro il giornalista americano Tucker Carlson durante la sua visita a Mosca. Il terrorista ha confessato il complotto e ne ha fornito i dettagli. Gli era stato fornito un ordigno esplosivo improvvisato (IED) per l’attacco. Il piano prevedeva di colpire il veicolo di Tucker Carlson nel parcheggio sotterraneo dell’hotel Four Seasons.
Durante l’interrogatorio Vasiliev ha raccontato di aver ricevuto le istruzioni e la posizione dell’ordigno esplosivo improvvisato, ma ha detto di essere stato arrestato prima di compiere l’attentato. Ha anche detto che i suoi responsabili ucraini gli avevano promesso 4.000 dollari per il successo dell’attentato.
https://youtu.be/BRE6mpk6Dy0
Tucker Carlson si è recato a Mosca all’inizio di febbraio per intervistare il presidente russo Putin. L’ex conduttore di Fox News ha dichiarato che l’amministrazione Biden ha illegalmente spiato i suoi messaggi di testo e li ha diffusi ai media per impedirgli di intervistare Putin tre anni fa. Ha anche affermato di essere “abbastanza certo” che il mese scorso abbiano fatto la stessa cosa, ma ha deciso di andare comunque a Mosca.
Mosca temeva che Carlson dovesse affrontare una “persecuzione” – Cremlino
The Intel Drop – 11 febbraio 2024
L’Occidente sta diventando sempre più imprevedibile e “potrebbe abbassarsi a qualsiasi cosa”, ha affermato Dmitry Peskov.
Mosca era preoccupata che il giornalista statunitense Tucker Carlson potesse subire “persecuzioni” già prima della sua intervista con il Presidente russo Vladimir Putin, ha rivelato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
In un’intervista rilasciata domenica dal giornalista Pavel Zarubin, Peskov ha osservato che è stato Carlson a chiedere a Putin un incontro, aggiungendo che il presidente ha subito accettato l’idea.
Tuttavia, il portavoce ha ammesso che “c’era qualche preoccupazione che ci sarebbe stata una sorta di persecuzione del povero Carlson già prima dell’intervista”, dato che l’Occidente “sta diventando sempre più imprevedibile e potrebbe abbassarsi a qualsiasi cosa”.
Ha osservato che il giornalista non è nuovo a questo tipo di pressioni, dicendo che Carlson è abbastanza intelligente da sapere che “le emozioni sarebbero state alte”. L’intervista, tuttavia, ha portato al giornalista molta popolarità, secondo il portavoce.
Peskov ha anche risposto ai critici che hanno accusato il giornalista di non aver posto domande difficili a Putin. “Gli spettatori occidentali sono stati fortunati che Carlson non si sia inasprito… Se le domande fossero state estremamente taglienti, lo sarebbero state anche le risposte. Ad alcuni questo potrebbe non essere piaciuto”.
Link: https://www.theinteldrop.org/2024/02/11/moscow-feared-carlson-would-face-persecution-kremlin/
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