Discorso presidenziale all’Assemblea federale – Quarta parte

Vladimir Putin ha pronunciato il suo discorso all'Assemblea federale. La cerimonia si è svolta al Gostiny Dvor di Mosca.

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Mosca – 21 febbraio 2023

Traduzione della quarta parte della versione inglese rilasciata dall’Ufficio Stampa del Cremlino – Siamo in attesa delle parti successive che tradurremo e pubblicheremo appena disponibili.

 

Le mie parole speciali vanno ai residenti delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e delle regioni di Zaporozhye e Kherson. Voi, amici miei, avete determinato il vostro futuro con i referendum e avete fatto una scelta chiara nonostante le minacce e le violenze dei neonazisti, in mezzo alle azioni militari ravvicinate. Ma non c’è stato nulla di più forte del vostro intento di stare con la Russia, con la vostra Madrepatria.

(Applausi)

Voglio sottolineare che questa è la reazione del pubblico ai residenti delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e delle regioni di Zaporozhye e Kherson. Ancora una volta, il nostro più profondo rispetto per tutti loro.

Abbiamo già avviato e amplieremo un importante programma di ripresa e sviluppo socioeconomico per queste nuove regioni della Federazione. Il programma prevede il ripristino degli impianti produttivi, dei posti di lavoro e dei porti sul Mar d’Azov, che è tornato ad essere il mare senza sbocco della Russia, e la costruzione di nuove strade moderne, come abbiamo fatto in Crimea, che ora ha un corridoio di trasporto terrestre affidabile con tutta la Russia. Realizzeremo sicuramente tutti questi piani insieme.

Le regioni russe stanno attualmente fornendo assistenza diretta alle città, ai distretti e ai villaggi delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e delle regioni di Zaporozhye e Kherson. Lo stanno facendo con sincerità, come veri fratelli e sorelle. Siamo di nuovo insieme, il che significa che siamo diventati ancora più forti e faremo tutto ciò che è in nostro potere per riportare la tanto attesa pace nella nostra terra e garantire la sicurezza del nostro popolo. I nostri soldati, i nostri eroi stanno combattendo per questo, per i loro antenati, per il futuro dei loro figli e nipoti, per unire il nostro popolo.

Amici, vorrei chiedervi di rendere omaggio ai nostri commilitoni uccisi negli attacchi dei neonazisti e degli sciacalli, che hanno sacrificato la loro vita per la Russia, per i civili, gli anziani, le donne e i bambini.

(Un minuto di silenzio)

Grazie.

Capiamo tutti, e capisco anche quanto sia insopportabilmente difficile per le loro mogli, figli e figlie, per i loro genitori che hanno cresciuto questi dignitosi difensori della Patria – come i membri della Giovane Guardia di Krasnodon, giovani uomini e donne che hanno combattuto contro il nazismo e per il Donbass durante la Grande Guerra Patriottica. Tutti in Russia ricordano ancora oggi il loro coraggio, la loro resilienza, l’enorme forza d’animo e l’abnegazione.

Il nostro dovere è quello di sostenere le famiglie che hanno perso i loro cari e di aiutarle a crescere i loro figli e a dare loro un’istruzione e un lavoro. La famiglia di ogni partecipante all’operazione militare speciale deve essere una priorità e trattata con cura e rispetto. Le loro esigenze devono essere soddisfatte immediatamente, senza ritardi burocratici.

Suggerisco di istituire un fondo statale dedicato per fornire assistenza mirata e personalizzata alle famiglie dei combattenti caduti e ai veterani dell’operazione militare speciale. Questo ente avrà il compito di coordinare gli sforzi per offrire sostegno sociale, medico e di consulenza, nonché di affrontare le questioni relative all’invio a centri di cura e di fornire servizi di riabilitazione, assistendoli anche nell’istruzione, nello sport, nell’occupazione e nell’acquisizione di una nuova professione. Il fondo avrà anche la missione essenziale di garantire assistenza domiciliare a lungo termine e protesi ad alta tecnologia per coloro che ne hanno bisogno.

Chiedo al governo di collaborare con la Commissione per le politiche sociali del Consiglio di Stato e con le regioni per risolvere le questioni organizzative nel più breve tempo possibile.

Il fondo statale deve essere trasparente nel suo lavoro, razionalizzando l’assistenza e operando come uno sportello unico, senza burocrazia o barriere amministrative. Ogni famiglia, senza eccezioni, e ogni veterano avrà il suo assistente sociale personale, un coordinatore, che sarà presente di persona per risolvere in tempo reale qualsiasi problema. Vorrei sottolineare che il fondo deve aprire i suoi uffici in tutte le regioni della Federazione Russa nel 2023.

Abbiamo già predisposto misure per sostenere i veterani della Grande Guerra Patriottica, i veterani dei combattimenti e i partecipanti ai conflitti locali. Credo che questi elementi essenziali saranno aggiunti alla missione del fondo statale in futuro. Dobbiamo esplorare questa possibilità e chiedo al Governo di farlo.

Non fraintendetemi: il fatto che stiamo istituendo un fondo statale non significa che altre istituzioni o funzionari ad altri livelli di governo saranno sollevati dalle loro responsabilità. Mi aspetto che tutte le agenzie federali, le regioni e i comuni rimangano concentrati sui veterani, sul personale di servizio e sulle loro famiglie. In questo contesto, vorrei ringraziare gli alti funzionari regionali, i sindaci e i governatori che incontrano abitualmente le persone, anche visitando la linea di contatto, e sostengono i loro connazionali.

In particolare, vorrei dire che oggi il personale di carriera, i militari di leva mobilitati e i volontari condividono tutti le difficoltà del fronte, anche in termini di provviste, forniture ed equipaggiamenti, retribuzioni e pagamenti assicurativi per i feriti, oltre che di servizi sanitari. Tuttavia, ci sono lamentele che arrivano fino al mio ufficio, oltre che ai governatori, come mi hanno detto, e alla Procura militare e al Commissario per i diritti umani, a dimostrazione che alcune di queste questioni non sono ancora state risolte. Dobbiamo andare a fondo di ogni denuncia caso per caso.

E un’altra cosa: tutti sanno che prestare servizio nella zona di operazioni militari speciali provoca un immenso stress fisico e mentale, poiché le persone rischiano ogni giorno la propria vita e la propria salute. Per questo motivo, ritengo che i coscritti mobilitati, così come tutto il personale di servizio e tutti coloro che partecipano alle operazioni militari speciali, compresi i volontari, debbano beneficiare di un congedo di almeno 14 giorni ogni sei mesi, senza contare il tempo necessario per raggiungere la destinazione. In questo modo, ogni combattente potrà incontrare la famiglia e trascorrere del tempo con i propri cari.

 

Fine della quarta parte

Link: http://en.kremlin.ru/events/president/transcripts/70565

Traduzione (IMC) di CptHook per ComeDonChisciotte

 

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