Mosca – 21 febbraio 2023
Traduzione della terza parte della versione inglese rilasciata dall’Ufficio Stampa del Cremlino – Siamo in attesa delle parti successive che tradurremo e pubblicheremo appena disponibili.
I neonazisti dicono chiaramente di chi si considerano eredi. Sorprendentemente, nessuno dei potenti dell’Occidente se ne accorge. Perché? Perché – scusate il linguaggio – non gliene può fregare di meno. Non gli importa su chi stanno scommettendo nella loro lotta contro di noi, contro la Russia. In realtà, chiunque va bene, purché combatta contro di noi e il nostro Paese. In effetti, abbiamo visto terroristi e neonazisti nelle loro file. Per l’amor di Dio, lascerebbero che ogni tipo di mostro si unisse ai loro ranghi, purché agiscano secondo la loro volontà come arma contro la Russia.
In realtà, il progetto anti-Russia fa parte della politica revanscista nei confronti del nostro Paese, volta a creare punti di instabilità e conflitti vicino ai nostri confini. Allora, negli anni ’30, e oggi il disegno rimane lo stesso ed è quello di dirigere l’aggressione a Est, di scatenare una guerra in Europa e di eliminare i concorrenti utilizzando una forza per procura.
Non siamo in guerra con il popolo ucraino. L’ho detto chiaramente molte volte. I cittadini ucraini sono diventati ostaggi del regime di Kiev e dei suoi referenti occidentali, che hanno di fatto occupato il Paese in senso politico, militare ed economico e hanno distrutto l’industria ucraina per decenni, saccheggiando le sue risorse naturali. Questo ha portato al degrado sociale e ad un aumento incommensurabile della povertà e della disuguaglianza. Reclutare risorse per le operazioni militari in queste circostanze è stato facile. Nessuno pensava alle persone, che venivano condizionate per il massacro e alla fine diventavano sacrificabili. È una cosa triste e terribile da dire, ma è un dato di fatto.
La responsabilità dell’istigazione e dell’escalation del conflitto ucraino e dell’enorme numero di vittime è interamente delle élite occidentali e, naturalmente, dell’attuale regime di Kiev, per il quale il popolo ucraino non è, di fatto, il proprio popolo. L’attuale regime ucraino non serve gli interessi nazionali, ma quelli di Paesi terzi.
L’Occidente sta usando l’Ucraina come ariete contro la Russia e come campo di prova. Non intendo discutere nel dettaglio i tentativi dell’Occidente di invertire la rotta della guerra, né i loro piani per aumentare le forniture militari, perché tutti ne sono consapevoli. Tuttavia, c’è una circostanza che dovrebbe essere chiara a tutti: quanto più lunga sarà la portata dei sistemi occidentali che verranno forniti all’Ucraina, tanto più dovremo allontanare la minaccia dai nostri confini. Questo è ovvio.
L’élite occidentale non fa mistero del suo obiettivo, che è, cito, “la sconfitta strategica della Russia“. Cosa significa questo per noi? Significa che hanno intenzione di finirci una volta per tutte. In altre parole, intendono trasformare un conflitto locale in un confronto globale. Questo è il nostro modo di intendere la questione e risponderemo di conseguenza, perché rappresenta una minaccia esistenziale per il nostro Paese.
Tuttavia, anche loro si rendono conto che è impossibile sconfiggere la Russia sul campo di battaglia e stanno conducendo contro di noi attacchi nel campo dell’informazione sempre più aggressivi, rivolgendosi soprattutto alle giovani generazioni. Non smettono di mentire e di distorcere i fatti storici, attaccando la nostra cultura, la Chiesa ortodossa russa e le altre organizzazioni religiose tradizionali del nostro Paese.
Guardate cosa stanno facendo al loro stesso popolo. Si tratta della distruzione della famiglia, dell’identità culturale e nazionale, della perversione e dell’abuso dei bambini, compresa la pedofilia, tutte cose dichiarate normali nella loro vita. Stanno obbligando i sacerdoti a benedire i matrimoni omosessuali. Che siano benedetti, che facciano quello che vogliono. Ecco cosa vorrei dire a questo proposito. Le persone adulte possono fare quello che vogliono. Noi in Russia l’abbiamo sempre vista così e sempre la vedremo: nessuno si intromette nella vita privata degli altri e nemmeno noi lo faremo.
Ma ecco cosa vorrei dire loro: guardate le Sacre Scritture e i libri principali delle altre religioni mondiali. Dicono tutto, compreso che la famiglia è l’unione di un uomo e una donna, ma questi testi sacri sono ora messi in discussione. Secondo quanto riferito, la Chiesa anglicana sta pianificando, solo pianificando, di esplorare l’idea di un Dio neutrale dal punto di vista del genere. Cosa c’è da dire? Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno.
Milioni di persone in Occidente si rendono conto di essere condotte a un disastro spirituale. Francamente, l’élite sembra essere impazzita e sembra che non ci sia una cura per questo. Ma come ho detto, questi sono i loro problemi, mentre noi dobbiamo proteggere i nostri figli, e lo faremo. Proteggeremo i nostri figli dal degrado e dalla degenerazione.
È chiaro che l’Occidente cercherà di minare e dividere la nostra società e di puntare sulle quinte colonne che, nel corso della storia, e voglio sottolinearlo, hanno usato lo stesso veleno del disprezzo per la propria Patria e il desiderio di fare soldi vendendo questo veleno a chiunque sia disposto a pagarlo. È sempre stato così.
Coloro che hanno intrapreso la strada del vero e proprio tradimento, commettendo crimini terroristici e di altro tipo contro la sicurezza della nostra società e l’integrità territoriale del Paese, ne risponderanno a norma di legge. Ma non ci comporteremo mai come il regime di Kiev e l’élite occidentale, che sono stati e sono tuttora coinvolti nella caccia alle streghe. Non regoleremo i conti con chi si fa da parte e volta le spalle alla madrepatria. Lasciamo che questo sia sulla loro coscienza, lasciamo che ci convivano – dovranno conviverci. Il punto principale è che il nostro popolo, i cittadini russi, hanno dato loro una valutazione morale.
Sono orgoglioso, e credo che tutti noi siamo orgogliosi, che la nostra nazione multietnica, la maggioranza assoluta dei nostri cittadini, abbia preso una posizione di principio sull’operazione militare speciale. Hanno compreso l’idea di base di ciò che stiamo facendo e sostengono le nostre azioni per la difesa del Donbass. Questo sostegno ha rivelato in primo luogo il loro vero patriottismo, un sentimento che è storicamente insito nella nostra nazione. È sorprendente per la sua dignità e per la profonda comprensione da parte di tutti – sottolineo tutti – del legame inscindibile tra il proprio destino e il destino della Patria.
Cari amici, vorrei ringraziare tutti, tutto il popolo russo per il suo coraggio e la sua determinazione. Vorrei ringraziare i nostri eroi, i soldati e gli ufficiali dell’Esercito e della Marina, le Guardie russe, il personale dei servizi segreti e tutte le strutture di autorità, i combattenti dei corpi di Donetsk e Lugansk, i volontari e i patrioti che ora combattono nelle file della riserva da combattimento BARS.
Vorrei scusarmi per il fatto che non potrò citare tutti nel corso del discorso di oggi. Sapete, durante la stesura di questo discorso, ho scritto un elenco molto lungo di queste unità eroiche, ma poi l’ho rimosso dal mio testo perché, come ho detto, è impossibile citare tutti, e avevo paura di offendere qualcuno che avrei potuto tralasciare.
La mia più profonda gratitudine va ai genitori, alle mogli e alle famiglie dei nostri difensori, ai medici e ai paramedici, ai medici ed agli infermieri che, sui campi di battaglia, stanno salvando i feriti; ai ferrovieri ed agli autisti che riforniscono il fronte; ai costruttori che stanno erigendo fortificazioni e ripristinando abitazioni, strade e strutture civili; agli operai ed agli ingegneri delle aziende della difesa, che ora lavorano quasi 24 ore su 24, in diversi turni; e ai lavoratori delle zone rurali che garantiscono in modo affidabile la sicurezza alimentare del Paese.
Sono grato agli insegnanti che si prendono sinceramente cura delle giovani generazioni russe, soprattutto di quelle che lavorano in condizioni molto difficili, quasi in prima linea; agli esponenti della cultura che visitano le zone delle ostilità e gli ospedali per sostenere i soldati e gli ufficiali; ai volontari che aiutano il fronte e i civili; ai giornalisti, soprattutto corrispondenti di guerra, che rischiano la vita per raccontare la verità al mondo; ai pastori delle religioni tradizionali russe e al clero militare, che con le loro sagge parole sostengono e ispirano le persone; ai funzionari governativi e agli uomini d’affari – a tutti coloro che compiono il loro dovere professionale, civile e semplicemente umano.
Fine della terza parte – Quarta parte – Quinta parte – Sesta parte
Link: http://en.kremlin.ru/events/president/transcripts/70565
Traduzione (IMC) di CptHook per ComeDonChisciotte