Mike Whitney
unz.com
Perché andare in guerra, quando la richiesta dello Yemen è molto semplice: permettere il flusso di aiuti umanitari a Gaza e un cessate il fuoco. Non l’hanno nemmeno richiesto per loro stessi, anche se hanno bisogno di aiuti. Dio benedica lo Yemen @EsirEid https://twitter.com/EsirEid/status/1736935425426481330
L’amministrazione Biden incolpa l’Iran per l’attacco con un drone ad una petroliera commerciale nell’Oceano Indiano. La rivendicazione viene usata come leva sull’Iran, affinché faccia pressione sugli Houthi per indurli ad abbandonare il blocco del Mar Rosso e permettere il ritorno alla normalità del traffico marittimo. Ma gli Houthi non hanno intenzione di cedere alle pressioni dell’Iran o di chiunque altro. Sono determinati a continuare i loro attacchi al traffico diretto verso Israele, per tutto il tempo necessario e a qualsiasi costo.
Domenica, numerosi articoli dei media occidentali avevano riferito che l’Iran aveva attaccato con un drone una nave cisterna carica di prodotti chimici di proprietà di un gruppo giapponese, la MV Chem Pluto, in navigazione nell’Oceano Indiano. Molti di questi articoli si basavano su affermazioni di fonti non identificate del Pentagono o su dati di intelligence declassificati. Due giorni dopo, martedi, nessuna di queste affermazioni era stata verificata in modo indipendente o dimostrata come vera. Ciò che sappiamo dalle esperienze precedenti è che gli elementi dello Stato di sicurezza nazionale spesso diffondono sui media storie fittizie per raccogliere il sostegno dell’opinione pubblica a campagne militari impopolari o per demonizzare nazioni straniere per fatti di cui non sono in alcun modo responsabili. E questo sembra essere il caso in questione. Non c’è dubbio che sia Israele che gli Stati Uniti vogliano coinvolgere l’Iran nei recenti attacchi alle navi mercantili nel Mar Rosso. Ma, finora, non ci sono prove a sostegno di queste affermazioni. I leader iraniani si oppongono fermamente al massacro in corso a Gaza da parte di Israele, ma hanno anche fatto capire di non voler partecipare alle ostilità. L’Iran non vuole essere trascinato in una guerra regionale più ampia, che potrebbe innescare un confronto con gli Stati Uniti e provocare la morte di milioni di iraniani. Tutto ciò suggerisce che la recente raffica di notizie contro l’Iran è disinformazione, dettata dall’agenda [politica statunitense] e progettata per mettere l’opinione pubblica contro l’Iran. Questo è tratto da un articolo della BBC:
Una nave chimichiera in navigazione nell’Oceano Indiano è stata colpita da un drone lanciato dall’Iran sabato, secondo le autorità militari statunitensi….
L’Iran non ha commentato. I ribelli Houthi nello Yemen – che sono sostenuti dall’Iran e appoggiano Hamas nella sua guerra contro Israele – hanno recentemente usato droni e razzi per colpire navi nel Mar Rosso….
La stessa compagnia ha dichiarato che la nave era diretta dall’Arabia Saudita all’India e aveva legami con Israele. Gli Houthi hanno dichiarato di aver preso di mira navi legate a Israele a causa del conflitto a Gaza.
Gli Stati Uniti hanno dichiarato che la Chem Pluto è stata colpita da “un drone d’attacco lanciato dall’Iran“. Si ritiene che sia la prima volta che gli Stati Uniti accusano pubblicamente l’Iran di aver preso di mira direttamente una nave.
In precedenza [gli USA] avevano accusato l’Iran di essere “profondamente coinvolto” nella pianificazione di operazioni contro navi commerciali nel Mar Rosso – un’accusa che Teheran aveva negato… Tanker hit off India coast by drone from Iran, says US, BBC
Yemen is so very badass–they take this brave stance as the poorest country in the Middle East, and in their 8th year of war and forced starvation by US/Israel and their allies. Yemen: "FU. GO AROUND AFRCA!!" lol Be like Yemen. #ILoveYemen #SaveGaza pic.twitter.com/49zSFMVThy
— Tamlyn Joy 🇵🇸🇷🇺 (@TamlynJJoy) December 25, 2023
Non sorprende che l’articolo della BBC sia errato sotto diversi punti di vista. In primo luogo, l’Iran AVEVA commentato l’incidente, anzi, aveva categoricamente negato qualsiasi coinvolgimento. Questo è tratto da Al Jazeera:
Il Ministero degli Affari Esteri iraniano ha respinto le accuse degli Stati Uniti secondo cui Teheran avrebbe colpito una nave cisterna carica di prodotti chimici nell’Oceano Indiano, mentre sale la tensione a livello globale per le minacce alla navigazione marittima.
Lunedi, durante una conferenza stampa, un portavoce del ministero ha nettamente respinto le accuse. Il portavoce del ministero ha dichiarato che l’affermazione degli Stati Uniti secondo cui un drone lanciato dall’Iran avrebbe colpito una chimichiera di proprietà giapponese mentre navigava vicino all’India è falsa.
“Respingiamo nettamente queste affermazioni e le dichiariamo prive di valore”, ha affermato Nasser Kanaani quando gli è stato chiesto di rispondere alle accuse degli Stati Uniti.
“Tali affermazioni hanno lo scopo di proiettare, distrarre l’attenzione pubblica e coprire il pieno sostegno del governo americano ai crimini del regime sionista [Israele] a Gaza”, ha aggiunto. Iran dismisses US accusations of tanker attack off India, Al Jazeera
Non riusciamo a capire perché i redattori della BBC non abbiano incluso nel loro articolo questa esplicita smentita del coinvolgimento iraniano, a meno che non fossero spinti da un secondo fine, cioè quello di demonizzare ulteriormente l’Iran.
In secondo luogo, non abbiamo alcuna prova che il “drone sia stato lanciato dall’Iran”. Nessuno dei molti articoli che abbiamo letto fornisce qualcosa che assomigli lontanamente ad una prova verificabile.
Terzo, l’Iran non è “profondamente coinvolto” nella pianificazione di operazioni contro navi commerciali nel Mar Rosso”. L’idea di attaccare le navi mercantili dirette in Israele nel Mar Rosso è stata concepita solo dai leader Houthi. Sia gli Houthi che gli iraniani lo hanno ammesso. Ecco altre informazioni dalla BBC:
La dichiarazione del Pentagono afferma che la Chem Pluto, “una nave cisterna per prodotti chimici battente bandiera della Liberia, di proprietà giapponese e gestita dai Paesi Bassi”, è stata colpita sabato alle 10:00 ora locale ….. La BBC non è stata in grado di verificare in modo indipendente l’incidente“. BBC
Se la BBC “non è stata in grado di verificare in modo indipendente l’incidente”, allora perché diavolo ha pubblicato un rapporto che implicava la colpevolezza dell’Iran? Non si tratta di negligenza professionale?
Ecco altre informazioni tratte dallo stesso articolo:
Molte società internazionali di navigazione hanno sospeso le operazioni nel Mar Rosso a causa dell’aumento del rischio di attacchi. Il governo britannico ha promesso di garantire la libertà di navigazione.
Il ministro della Difesa Grant Shapps ha dichiarato al Sunday Times che il Regno Unito è impegnato a respingere gli attacchi alle navi e non permetterà che il Mar Rosso diventi una “no-go area”…
Chris Farrell del Neptune P2P Group, una società britannica che si occupa di sicurezza marittima, ha descritto il nervosismo nella regione e ha osservato che le navi portacontainer si sono dimostrate più propense a deviare rispetto alle navi più grandi. “Nessuno conosce davvero la situazione nella zona”, ha dichiarato al programma Weekend della BBC World Service.
“Questa mancanza di stabilità sta creando incertezza nei clienti e nelle compagnie di navigazione che sono costrette ad utilizzare quella regione per i loro mercantili”. BBC
This is so epic. Yemen. 🔥 pic.twitter.com/GwQqEeN1CL
— Shirin Khan (@ShirinKhan0) December 19, 2023
Questo estratto richiede un’analisi supplementare: Il ministro della Difesa britannico afferma che non permetterà che il Mar Rosso diventi una “no-go area”, pur ammettendo tacitamente che è già diventato una “no-go area”. In altre parole, per sua stessa ammissione, “molte società di navigazione hanno già sospeso le operazioni nel Mar Rosso”, i corridoi di transito non sono più sicuri e “le navi container” sono già state dirottate. In qualsiasi modo si consideri la cosa, la strategia degli Houthi sta funzionando meglio di quanto si potesse immaginare. Questo è ciò che stanno dicendo. Gli autori non se ne rendono conto? Non vedono che hanno appena ammesso che l’attacco asimmetrico degli Houthi potrebbe essere l’attacco ibrido di maggior successo di tutti i tempi? Che hanno effettivamente fatto esplodere una bomba nucleare nell’epicentro economico dell'”ordine basato sulle regole”? È impossibile non capire l’effetto che questa ingegnosa offensiva sta avendo sui leader politici e sulle élite sparse in tutto il mondo occidentale. Il senso di isteria è palpabile. Una piccola e poco sofisticata milizia ha inferto un colpo secco al tallone d’Achille dell’Impero: un corridoio di transito vitale per il commercio globale che ora è sotto il controllo de facto del nemico mortale di Washington, gli Houthi. Non è forse una vittoria per la maggior parte della gente comune di tutto il mondo che si oppone al sadico massacro degli Stati Uniti e di Israele nei confronti del popolo palestinese?
È una vittoria. È il trionfo del bene contro il male. Ma non resterà senza risposta. Ecco altre informazioni tratte da un articolo della CNN:
Venerdì, gli Stati Uniti hanno reso note nuove informazioni declassificate, secondo cui l’Iran sarebbe “profondamente coinvolto nella pianificazione delle operazioni contro le navi commerciali nel Mar Rosso”, ha dichiarato alla CNN Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale.
I ribelli Houthi sostenuti dall’Iran hanno lanciato più di 100 attacchi contro una dozzina di navi commerciali e mercantili in transito nel Mar Rosso nelle ultime quattro settimane, ha riferito in precedenza la CNN. L’intelligence recentemente declassificata suggerisce che “il sostegno iraniano durante tutta la crisi di Gaza ha permesso agli Houthi di lanciare attacchi contro Israele e obiettivi marittimi, anche se l’Iran ha spesso delegato agli Houthi l’autorità decisionale operativa”, ha detto Watson.
Martedì, un alto funzionario militare statunitense, quando gli è stato chiesto se l’Iran aiutasse gli Houthi a selezionare gli obiettivi, ha affermato che gli iraniani stanno operando nel Mar Rosso. Ma lo stesso funzionario ha anche detto che gli attacchi degli Houthi sono stati del tutto indiscriminati.
“L’Iran ha la possibilità di scegliere se fornire o meno questo supporto, senza il quale gli Houthi farebbero fatica a tracciare e colpire efficacemente le navi commerciali che navigano lungo le rotte marittime del Mar Rosso e del Golfo di Aden”, ha dichiarato Watson…. US intelligence suggests Iran involved in planning attacks in Red Sea, CNN
Quale intelligence declassificata? Quale alto funzionario militare statunitense? Chi ha fornito queste informazioni e quali documenti può produrre la CNN per dimostrare le sue affermazioni? Dobbiamo conoscere le risposte a queste domande.
Ancora una volta, non ci sono prove, né testimoni, né documenti, né comunicazioni elettroniche, né prove. Non resta che un “arazzo di bugie” a sostegno di un’insidiosa narrazione anti-Iran che potrebbe essere vera o meno. Non lo sappiamo, perché non ci sono fatti verificabili, ma solo speculazioni in mezzo a enormi dosi di dicerie. Tutto ciò che sappiamo con certezza è che gli autori vogliono farci credere che l’Iran sia la fonte di tutti i problemi del Medio Oriente. Ma questa idea sfida qualsiasi comprensione della storia della regione o degli eventi recenti. Non è stato l’Iran, negli ultimi 30 anni, ad aver rovesciato governi, ucciso milioni di persone e distrutto paesi in tutto il Medio Oriente. È tutta opera di Washington. E non è l’Iran che sta conducendo una brutale guerra di sterminio contro la popolazione civile di Gaza, riducendo la maggior parte dell’area a macerie fumanti e ammassando 2 milioni di persone affamate contro il confine egiziano. Questa è opera di Israele. L’Iran non fa la guerra a nessuno; piuttosto, è stato il bersaglio per oltre cinquant’anni di un’ostilità implacabile da parte degli Stati Uniti, e questo solo per aver avuto l’audacia di affermare il controllo sulle proprie risorse. Questo è il vero crimine dell’Iran: la sua riluttanza a piegarsi allo zio Sam e ad accettare timidamente il suo ruolo di servile burattino di Washington. È vero o non è vero?
È vero. Questo è tratto da ABC News:
Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ordinato alle forze armate statunitensi di effettuare attacchi aerei di rappresaglia contro i gruppi di miliziani sostenuti dall’Iran dopo che tre membri del servizio americano erano stati feriti in un attacco di droni nel nord dell’Iraq….
I funzionari iracheni hanno dichiarato che gli attacchi statunitensi contro i siti delle milizie nelle prime ore di martedì hanno ucciso un militante e ferito 18 persone. Gli attacchi si sono verificati in un momento in cui si teme una ricaduta regionale della guerra tra Israele e Hamas….
Gli Stati Uniti hanno anche incolpato l’Iran, che ha finanziato e addestrato il gruppo di Hamas, per gli attacchi dei militanti Houthi dello Yemen contro navi commerciali e militari in transito in un punto critico del Mar Rosso. “Biden orders strikes on an Iranian-aligned group after 3 US troops wounded in drone attack in Iraq“, ABC News
Si tratta davvero di “attacchi di rappresaglia” contro le posizioni iraniane o Biden sta cercando di costringere l’Iran a fare pressione sugli Houthi?
Secondo me, gli attacchi sono chiaramente rivolti agli Houthi, che possono essere avvicinati solo attraverso il loro alleato, l’Iran. L’amministrazione non ha fatto alcuno sforzo per parlare direttamente con gli Houthi e non lo farà. I leader statunitensi non negozieranno con persone che considerano inferiori, il che significa che devono persuadere l’Iran a fare le loro veci. Ma cosa otterrà l’Iran per i suoi sforzi?
Evita la guerra regionale più ampia a cui Netanyahu aspira, ma che nessun altro (compresi gli Stati Uniti) vuole davvero. Quindi, il team di Biden sta facendo pressione sull’Iran, perché il prossimo passo dell’escalation sarà sparare direttamente sulle posizioni degli Houthi, sui loro centri di comando e controllo, sui depositi di armi, sulle comunicazioni e su tutto il resto. Una volta che questo accadrà, gli eventi si muoveranno molto rapidamente. Gli Houthi chiuderanno il Mar Rosso al traffico marittimo, attaccheranno le basi e le installazioni regionali degli Stati Uniti e metteranno fuori uso le infrastrutture petrolifere critiche in Arabia Saudita. Il genio uscirà dalla bottiglia e si scatenerà l’inferno nella regione. I prezzi del petrolio saliranno alle stelle, i mercati crolleranno e l’economia globale precipiterà. Ecco perché Biden sta seguendo la pista iraniana. È l’ultimo sforzo per evitare una catastrofe in Medio Oriente.
Purtroppo, non funzionerà perché Israele è determinato a continuare la sua pulizia etnica a Gaza, per poi spostarsi in Cisgiordania. Quindi, gli attacchi alle navi commerciali continueranno e Washington non avrà altra scelta che la guerra.
Lo Yemen rappresenta una minaccia unica ma seria per l’egemonia statunitense. Le sue forze armate sono piccole per gli standard statunitensi, ma sono abili a combattere su terreni accidentati e conoscono ogni angolo del campo di battaglia. Sono pienamente preparati a combattere una guerriglia che potrebbe protrarsi per anni. Naturalmente, Biden e i suoi consiglieri preferirebbero evitare un simile conflitto, ma ciò potrebbe non essere possibile, dopo tutto, l'”ordine basato sulle regole” poggia su una base di potere economico-politico-militare. Così, quando un Paese più piccolo “manca di rispetto” agli Stati Uniti disturbando le navi mercantili nelle rotte di navigazione più importanti del mondo, lo Zio Sam deve dimostrare di avere il potere di sedare quella ribellione o di essere pronto ad affrontare insurrezioni simili in futuro. Questa è la logica che guida la politica imperiale. Non mostrare mai debolezza o gli sciacalli ti faranno a pezzi e ti lasceranno morire. Questa è la massima che Washington segue.
Gli Houthi stanno dimostrando al mondo che Washington non è più in grado di imporre la sua Pax Americana in terraferma. Gli Stati Uniti non possono formare un’ampia coalizione marittima perché gli alleati dell’America non si fidano più del giudizio di Washington né credono nella sua autorità morale. Né la Marina ha una flotta abbastanza grande o agile per proteggere le vie d’acqua e i corridoi di transito che sostengono le economie occidentali. Non è un problema da poco. È una crisi di legittimità. Si tratta di capire se gli Stati Uniti possono o meno agire come garanti della sicurezza globale. Noi non crediamo che possano farlo, ma pensiamo che l’amministrazione e le élite occidentali che la sostengono abbiano l’intenzione di ricorrere al vecchio sistema di andare alla carica contro lo Yemen “armi in pugno”, nel tentativo di sedare la ribellione del Mar Rosso e di ripristinare l’immagine dell’America come prima potenza militare del mondo.
Morale della favola: lo Zio Sam non si lascerà prendere a schiaffi in pubblico da un Paese che considera una “potenza di terza categoria”. Tirerà fuori l’artiglieria pesante e poi invierà le truppe di terra. Che Dio ci aiuti.
The current situation pic.twitter.com/MW5QhMgXZl
— Rev Laskaris (@REVMAXXING) December 24, 2023
Mike Whitney
Fonte: unz.com
Link: https://www.unz.com/mwhitney/will-biden-will-be-forced-to-send-ground-troops-to-yemen/
26.12.2023
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org