Biden entra in guerra contro lo Yemen

DONA A COMEDONCHISCIOTTE.ORG PER SOSTENERE UN'INFORMAZIONE LIBERA E INDIPENDENTE:
PAYPAL: Clicca qui

STRIPE: Clicca qui

In alternativa, è possibile effettuare un bonifico bancario (SEPA) utilizzando il nostro conto
Titolare del conto: Come Don Chisciotte
IBAN: BE41 9674 3446 7410
BIC: TRWIBEB1XXX
Causale: Raccolta fondi

Mike Whitney
unz.com

Aspettate, aspettate, aspettate….. l’ONU ha votato per un cessate il fuoco nel Mar Rosso (dove gli yemeniti hanno fatto del male a 0 esseri umani)…. Ma deve ancora approvare un voto per il cessate il fuoco dopo che oltre 30.000 persone sono state uccise (a Gaza). Tony Montana @9mmScorpion

Martedì gli Houthi hanno lanciato il loro più grande attacco alle navi che incrociano nel Mar Rosso. 21 missili e droni – lanciati dalla costa yemenita – sono stati abbattuti dalle navi da guerra statunitensi e britanniche che pattugliavano l’area. Non sono state segnalate vittime.

Secondo un portavoce degli Houthi, l’attacco è stato una rappresaglia per l’uccisione di 10 militanti Houthi che erano stati falciati dagli elicotteri statunitensi mentre, domenica, cercavano di salire a bordo della Maersk Hangzhou. I media occidentali hanno omesso questo fatto critico per nascondere la provocazione che ha scatenato l’attacco di martedì alle navi da guerra statunitensi e britanniche. Gli Houthi affermano che la Hangzhou si era rifiutata di rispondere alle chiamate radio e dichiarare se la nave fosse diretta o meno verso un porto israeliano; questo rifiuto era stato la causa del tentativo di salire a bordo. Dopodichè si era scatenato l’inferno. (Gli Houthi richiedono che le navi commerciali dichiarino se sono collegate o meno a Israele. La Maersk Hangzhou non l’aveva fatto). Ecco un breve riassunto dell’incidente di martedì, tratto da un post di Sputnik International:

Ansar Allah yemenita ha rivendicato la responsabilità di un attacco ad una nave della Marina statunitense nel Mar Rosso, dopo che gli Stati Uniti hanno attaccato le forze Houthi, ha dichiarato il portavoce degli Houthi, Yahiah Sariah, in un comunicato ufficiale. I fatti: le forze navali, le forze missilistiche e gli aerei senza pilota degli Houthi dello Yemen hanno condotto un’operazione militare congiunta utilizzando un gran numero di missili balistici, missili antinave e droni, prendendo di mira una unità della Marina statunitense che fornisce supporto a Israele; questa operazione è stata la prima risposta ad un attacco alle forze navali Houthi compiuto dalla Marina statunitense 10 giorni fa; le truppe di Ansar Allah continueranno ad impedire ai mercantili di navigare verso Israele, sia nel Mar Rosso che nel Golfo Persico, fino a quando non finirà l’aggressione contro la Striscia di Gaza.@SputnikInt

Ed ecco una sintesi delle richieste degli Houthi dopo l’uccisione di 10 loro combattenti da parte delle forze statunitensi domenica scorsa: (questo non è stato riportato dai media occidentali)

In breve, l’attacco degli Houthi di martedì è stato una risposta ad una provocazione statunitense avvenuta due giorni prima.

I leader Houthi hanno ripetutamente affermato di non volere un confronto con gli Stati Uniti, ma hanno anche detto che non si tireranno indietro se verranno attaccati. L’incidente di martedì dimostra che fanno sul serio e che sono pronti a sacrificare le loro vite per costringere Israele a togliere l’assedio a Gaza e a permettere che al popolo palestinese vengano fornite cibo e medicine. Domenica, attaccando e uccidendo 10 combattenti Houthi, gli Stati Uniti si sono resi [ulteriormente] partecipi del genocidio in atto a Gaza. Washington ha di fatto dichiarato guerra allo Yemen e si è schierata a fianco un governo impegnato ad eradicare una popolazione civile di 2 milioni di persone.

L’amministrazione Biden ha descritto le proprie azioni nel Mar Rosso come una difesa della “libertà di navigazione” e del “mare aperto”. Ma questo è solo un tentativo di inquadrare la questione in un modo che meglio si adatta agli obiettivi dei responsabili. Per la stragrande maggioranza delle persone al mondo, gli Stati Uniti stanno difendendo le orribili nefandezze dello Stato israeliano. Non sorprende che i media occidentali abbiano cercato di caratterizzare gli avvenimenti di Gaza come un tentativo di “sconfiggere Hamas”. Fortunatamente, poche persone si sono lasciate ingannare da questo stratagemma. Il fatto è che nell’ultimo mezzo secolo non c’era mai stato uno spargimento di sangue altrettanto feroce e in tutto il mondo la gente è inorridita dall’implacabile massacro a sfondo etnico condotto da delinquenti incalliti che celebrano le loro efferatezze su TikTok. Ora ci viene detto che lo stesso Paese che invia bombe da 2.000 libbre a Israele per uccidere donne e bambini nelle loro case, dovrebbe essere venerato come “garante della sicurezza regionale” nel Mar Rosso. Naturalmente, molti considerano ipocrita il comportamento dell’amministrazione.

Attualmente, le élite della politica estera sono concentrate quasi esclusivamente sull’escalation. Mercoledì scorso, il Segretario di Stato americano Antony Blinken aveva avvertito che “ci sarebbero state conseguenze” se gli Houthi avessero continuato ad attaccare le navi commerciali, lasciando intendere che l’amministrazione Biden stava prendendo in considerazione un’azione militare. Si tenga presente che gli Stati Uniti hanno già riunito una task force marittima multinazionale, l’operazione Prosperity Guardian, per pattugliare il Mar Rosso e garantire la sicurezza delle navi commerciali che attraversano l’importante via d’acqua. Ma questa coalizione improvvisata non è riuscita a creare fiducia tra alcune delle più grandi compagnie di navigazione del mondo, che si rifiutano di transitare nel Mar Rosso fino alla fine delle ostilità. Questo mette l’amministrazione Biden nelle condizioni di trovare una soluzione praticabile che ponga fine agli attacchi e riporti il traffico del Mar Rosso alle condizioni di prima della crisi. Purtroppo, tutte le prove suggeriscono che Biden e Co. hanno deciso che l’unica strada percorribile è quella di intensificare i combattimenti bombardando le basi houti sulla terraferma. Questo è tratto da un articolo di Bloomberg News:

Secondo alcune persone intervistate da Bloomberg, tra cui esperti dello Yemen, di spedizioni, difesa e sicurezza, queste opzioni includono:

Attacchi mirati

Questi si concentrerebbero sull’eliminazione o sulla riduzione della capacità degli Houthi di lanciare missili balistici contro le navi e le rotte di navigazione, colpendo i siti di lancio, i radar, i magazzini dei missili e altre infrastrutture logistiche di supporto. Secondo il Pentagono, da metà novembre gli Houthi hanno lanciato più di 100 droni e missili balistici in più di una ventina di attacchi separati. Più di 15 navi sono state prese di mira. US Braces for High-Stakes Decisions Over Houthi Sea Strikes, Bloomberg

Ecco un altro articolo di James Kraska su Lawfare:

Gli attacchi nello Yemen sarebbero un nuovo tipo di guerra navalevolta a contrastare le modalità con cui gli Houthi controllano le rotte di navigazione dalla terraferma. L’infrastruttura Houthi a terra che mette a rischio i mercantili e le navi da guerra che operano per la libertà di navigazione in alto mare dovrebbe essere eliminata. Inoltre, l’Iran starebbe gestendo una nave radar spia nel Mar Rosso, in grado di fornire i dati di puntamento per i missili e i droni degli Houthi. La capacità dell’Iran di trasmettere dati di puntamento deve essere neutralizzata. Ciò significa che l’unica strategia efficace è quella di colpire l’intero complesso missilistico, di droni e di aerei [senza pilota] degli Houthi, compresa la nave iraniana e le altre capacità offensive utilizzate dagli Houthi per proiettare la forza oltre le coste yemenite. Anche i radar e i complessi missilistici terra-aria degli Houthi che proteggono i sistemi offensivi devono essere disabilitati o distrutti. La legge giustifica la distruzione della capacità degli Houthi di lanciare attacchi alle navi da guerra statunitensi.

…. Gli attacchi degli Houthi cesseranno solo quando questi ultimi non avranno più la capacità di condurre atti di guerra contro le navi internazionali. Questa conclusione riflette il giudizio di Riad Kahwaji, fondatore dell’Institute for Near East and Gulf Military Analysis, un gruppo di ricerca sulla sicurezza con sede a Dubai, che ha dichiarato: “A meno che gli [Stati Uniti] non bombardino i siti di lancio dei missili, i radar, i campi d’aviazione e le imbarcazioni degli Houthi, i loro sforzi per combattere la minaccia alla navigazione non saranno efficaci”. Attacks on U.S. Warships Justify Self-Defense Against Houthi Forces Ashore, James Kraska, Lawfare

Vedete benissimo dove si andrà a finire. Per l’amministrazione Biden, dominata dai neoconservatori, l’escalation è l’unica strada percorribile. Ma, come abbiamo detto fin dall’inizio, il bombardamento dei siti missilistici e delle infrastrutture militari degli Houthi non fermerà gli attacchi al traffico commerciale, farà solo scattare la richiesta di “scarponi sul terreno”. Una volta che la campagna di bombardamenti sarà fallita (come accadrà), le forze di terra statunitensi saranno dispiegate nella penisola arabica per combattere una guerriglia sanguinosa e prolungata. Questo è il disastro che si profila all’orizzonte per gli Stati Uniti; un disastro che allontanerà ulteriormente (e farà infuriare) gli alleati di Washington in Medio Oriente, ormai in diminuzione, e porterà all’inevitabile espulsione dell’America dalla regione.

Una strategia migliore sarebbe quella di aprire un canale di comunicazione diretto con gli Houthi e iniziare l’arduo processo di negoziazione di una soluzione diplomatica. Solo così la crisi potrà essere risolta. Guardate questo estratto di un articolo di Foreign Affairs che sottolinea l’importanza della diplomazia:

Poiché gli attacchi degli Houthi potrebbero avere gravi conseguenze sul commercio globale, gli Stati Uniti sono sotto pressione per rispondere militarmente. Ma, invece di attacchi di rappresaglia, gli Stati Uniti dovrebbero favorire un approccio diplomatico.…

Alcuni politici e analisti hanno sostenuto che il modo migliore per contrastare l’aggressione degli Houthi sarebbe un’escalation militare volta a “ripristinare la deterrenza”…

Ma i sostenitori degli attacchi aerei contro gli Houthi non riescono a spiegare cosa dovrebbe succedere dopo. È difficile capire come i bombardamenti aerei possano dissuadere gli attacchi degli Houthi ora, quando non erano riusciti a farlo negli ultimi dieci anni. Gli attacchi aerei contro gli obiettivi degli Houthi potrebbero erodere marginalmente la capacità degli Houthi di lanciare missili e droni, ma sarà molto più difficile colpire e sradicare efficacemente le piccole ed economiche imbarcazioni con e senza equipaggio degli Houthi. …

Un approccio che combini la diplomazia con la deterrenza sarebbe il modo meno negativo per gli Stati Uniti di affrontare questo problema intrattabile nel breve termine….

Per affrontare la minaccia rappresentata dagli Houthi, in ultima analisi gli Stati Uniti dovrebbero spingere per la fine della guerra tra Israele e Hamas e del conflitto israelo-palestinese in generale. Volenti o nolenti, gli Houthi hanno collegato la loro aggressione alle operazioni di Israele a Gaza e per questo hanno ottenuto il sostegno interno e regionale. Trovare un approccio sostenibile e a lungo termine a entrambi i conflitti sarà fondamentale per stemperare le tensioni nella regione e indurre gli Houthi ad interrompere gli attacchi alle navi commerciali. Tali attacchi avrebbero un’utilità limitata in assenza di questi conflitti.

Queste misure non sono in grado di risolvere in modo radicale la minaccia che gli Houthi rappresentano per gli interessi degli Stati Uniti e per la stabilità della regione in generale. Ma rimangono la migliore tra le cattive opzioni – e gli Stati Uniti hanno solo cattive opzioni a causa dei loro approcci fallimentari allo Yemen negli ultimi 20 anni. Washington non deve ripetere i suoi errori. Decenni di esperienza hanno ormai dimostrato che è improbabile che gli sforzi militari per sloggiare gli Houthi possano essere efficaci. Al contrario, potrebbero solo devastare ulteriormente la vita della popolazione yemenita, già in difficoltà. Don’t Bomb the Houthis,  Alexandra Stark, Foreign Affairs

Vale la pena notare che gli Houthi non devono sconfiggere militarmente gli Stati Uniti per vincere la guerra nel Mar Rosso. Hanno solo bisogno di interrompere il traffico marittimo, in modo che l’interruzione abbia un impatto negativo sull’economia globale, cosa che possono fare sia che le loro città vengano rase al suolo o meno. Non siamo in Afghanistan. Lo Yemen rappresenta una via di navigazione commercialmente vitale che può essere efficacemente chiusa da guerriglieri ben armati che sanno come sfruttare le vulnerabilità del sistema. La forza bruta e la potenza di fuoco superiore non “faranno la differenza”. La diplomazia e la moderazione sono la strada da seguire. Qualcuno a Washington sta ascoltando?

NOTA: Mentre questo articolo andava in stampa, gli Stati Uniti hanno iniziato ad attaccare le postazioni Houthi nello Yemen. Il Presidente Joe Biden ha iniziato una guerra nella penisola arabica senza consultare il Congresso e senza una dichiarazione formale di guerra. Questo è quanto riportato da Bloomberg News:

Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno lanciato attacchi aerei contro obiettivi dei ribelli Houthi nello Yemen, intensificando il conflitto con un proxy iraniano in risposta ad una serie di attacchi che hanno interrotto la navigazione commerciale nel Mar Rosso.

… Forti esplosioni sono state segnalate nella capitale yemenita Sana’a e nella città portuale di Al Hudaydah…..

In un discorso televisivo tenuto giovedì, il leader degli Houthi Abdul Malik Al-Houthi ha giurato una “grande” risposta nei confronti degli Stati Uniti e dei loro alleati se avessero proceduto con un’azione militare contro il suo gruppo.

“Affronteremo l’aggressione americana”, ha dichiarato. “Qualsiasi attacco americano non resterà impunito”…

Gli Stati Uniti hanno discusso per settimane se attaccare gli Houthi. Secondo un funzionario britannico che ha avuto familiarità con le conversazioni, la sfida principale è stata quella di trovare un modo per ridurre la capacità del gruppo di minacciare la navigazione, evitando al contempo un’ulteriore espansione del conflitto. US and UK Strike Houthis Over Attacks on Shipping, Bloomberg

Nota finale: dobbiamo presumere che l’attacco allo Yemen sia stato programmato per coincidere con la denuncia di genocidio contro Israele da parte del Sudafrica, visto che la prima udienza si è tenuta nella stessa giornata.

Mike Whitney

Fonte: unz.com
Link: https://www.unz.com/mwhitney/major-escalation-biden-launches-war-on-yemen/
11.01.2024
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

 

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Potrebbe piacerti anche
Notifica di
61 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments
61
0
È il momento di condividere le tue opinionix