Venerdì 20 maggio, l’autorità sanitaria belga – il Risk Assessment Group – ha annunciato una quarantena di 21 giorni per i pazienti affetti da vaiolo delle scimmie, dopo che a tre persone del Paese è stato diagnosticato il virus, che nell’ultima settimana è comparso in oltre una dozzina di Paesi.
Ieri un quarto caso di monkeypox è stato diagnosticato sempre in Belgio, ha riferito il virologo Marc Van Ranst, aggiungendo che, come nei tre casi precedenti, si trattava di un individuo che aveva partecipato al Darklands, il Festival internazionale di feticismo gay che si è tenuto all’inizio di maggio ad Anversa.
“È importante che tutti coloro che hanno partecipato al Darklands Festival rimangano vigili per eventuali sintomi”, ha dichiarato il medico, suggerendo che la portata dell’epidemia sta diventando “sempre più chiara” e affermando che “si tratta di una situazione mai vista prima con il virus del vaiolo delle scimmie”.
Il governo belga ha avvertito le persone con sospetta infezione di autoisolarsi, ma ha anche detto loro di recarsi al pronto soccorso dell’ospedale per parlare con esperti medici. Raccomandazioni contraddittorie quindi, utili successivamente a poter dire che abbiano contribuito alla diffusione del virus, proprio come avvenuto con il Sars-CoV-2 durante i primi giorni della pandemia.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il vaiolo delle scimmie non si trasmette facilmente tra le persone e richiede un contatto stretto e prolungato con lesioni, fluidi corporei, goccioline respiratorie o materiali contaminati come le lenzuola. I sintomi iniziali comprendono febbre, mal di testa, ingrossamento dei linfonodi, dolori alla schiena e ai muscoli; a questi segue la comparsa di un’eruzione cutanea caratteristica con pustole sul viso, sulle mani e in altre parti del corpo. Se ben curato comunque i sintomi iniziano a comparire entro una o due settimane dall’infezione.
Nell’ultima settimana il vaiolo delle scimmie è stato individuato in oltre una dozzina di Paesi oltre al Belgio, tra cui Paesi Bassi, Francia, Germania, Regno Unito, Italia, Portogallo, Spagna, Svezia, Canada, Israele, Svizzera, Australia e Stati Uniti. Dopo che la settimana scorsa è stato diagnosticato il vaiolo a un singolo paziente, gli Stati Uniti si sono affrettati ad acquistare 13 milioni di dosi del vaccino antivaioloso Jynneos, approvato per l’uso contro il virus nel 2019.
L’OMS ha convocato una riunione d’emergenza sul vaiolo delle scimmie venerdì scorso, quando il numero di casi sospetti è salito a oltre 100. Nonostante il panico alimentato dai media però, i funzionari governativi di Paesi come il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno ribadito che il virus presenta un basso rischio per la popolazione. Tuttavia, un evento di “simulazione” condotto alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco del 2021 ha descritto un’ipotetica epidemia di vaiolo delle scimmie che avrebbe provocato 270 milioni di morti in tutto il mondo.
La nuova Finestra di Overton è stata ampiamente spalancata oramai e già tira una brutta, bruttissima, aria.
Massimo A. Cascone, 23.05.2022