Israele tiene in ostaggio tutti, contando sulla sua forte capacità mediatica, sulle minacce che può imporre a USA, Germania, Europa in generale e sul timore di Mosca e Pechino di essere coinvolti controvoglia in una guerra dagli esiti imprevedibili. Evidentemente Nethanyahu sta facendo bene i suoi calcoli e sta giocando bene le sue carte. Anche se fosse solo un bluff, al tavolo sa che ci sono solo dei polli o attori timorosi di non avere una mano vincente (o con pochi soldi da buttare sul piatto).
Tigre di carta
Alla fine, l’operazione militare del 7 ottobre condotta dal movimento di resistenza palestinese Hamas e i recenti attacchi missilistici e con droni dell’Iran contro Israele hanno messo seriamente in discussione l’aura di invincibilità del regime.Netanyahu ha cercato di nascondere la vulnerabilità e la debolezza del regime di fronte alla resistenza palestinese, giurando di continuare la guerra fino all’eliminazione di Hamas.
IRGC: Se Israele non viene frenato, gli Stati Uniti dovranno affrontare le conseguenze per Tel Aviv
Nella sua comunicazione formale, l’IRGC ha chiarito la necessità di queste manovre offensive a causa della riluttanza delle Nazioni Unite ad ammonire Israele per il suo sfrontato attacco alle sedi diplomatiche dell’Iran e per le precedenti aggressioni del regime
La Russia gioca a scacchi, ma con i guantoni da Boxe
Oggi Mosca può sfidare gli USA sul piano militare, sia convenzionale che nucleare, sul piano economico grazie all’immensità delle sue riserve naturali, necessarie soprattutto ai suoi avversari, e grazie anche alla capacità di negare quelle stesse risorse anche in aree che non sono sue. Soprattutto, propone la concreta possibilità di divenire un “Centro di gravità” alternativo per tutte le Nazioni che compongono quello che oggi va di moda chiamare “Sud Globale” e addirittura per alcune Nazioni del “Primo Mondo”.