Vaccini Covid – Basta con le autorizzazioni d’emergenza!

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Mike Whitney
unz.com

Al popolo americano non viene detta la verità su Covid, mascherine, distanziamento sociale, lockdown, mortalità e vaccini. In effetti, l’unica cosa di cui possiamo essere certi al 100% è che il governo, i funzionari della sanità pubblica e i media hanno mentito senza sosta e senza pietà su praticamente ogni argomento per gran parte dell’ultimo anno. Per quanto posso vedere, mentire è diventata la politica ufficiale dello stato. Mi sbaglio?

Per esempio, ora ci viene detto che l’improvvisa impennata di decessi in varie parti del Paese è il segnale di una “quarta ondata.” Naturalmente, la colpa di queste morti viene data alle “varianti,” lo spauracchio del giorno. Quello che i media e gli esperti non dicono è che l’inaspettato aumento dei casi e dei decessi è rilevabile solo nelle aree dove sono in corso campagne vaccinatorie di massa, un fatto che può essere facilmente estrapolato dal grafico sottostante.

Non so perché questo stia accadendo e, certamente, non credo che le aziende farmaceutiche abbiano aggiunto Covid-19 ai loro prodotti. In ogni caso, [questo fenomeno] merita sicuramente un’indagine, non credete? E la gente ha diritto di sapere cosa sta succedendo, invece di essere ingannata con l’inverosimile storiella di un’infezione respiratoria che persiste nei mesi estivi. Non è affatto quello che sta succedendo. Ecco come il conduttore di talk show e autore, Steve Deace, ha riassunto la situazione in un articolo su The Epoch Times:

I due obiettivi principali del nostro sistema sanitario, il consenso informato e il secondo parere, ci sono stati negati riguardo al COVID… Se l’Americano medio sapesse che quasi la metà delle morti in America ‘con COVID’ sono avvenute nelle case di riposo, dove vive meno dell’uno per cento degli Americani, non saremmo mai arrivati a questo livello di sottomissione. Questo è il genere di dati che è stato tenuto nascosto al popolo americano, privandolo del diritto al consenso informato.” (“Steve Deace on ‘Faucian Bargain’: Second Opinions About COVID-19 Denied to AmericansThe Epoch Times)

Quello che dobbiamo sapere ora, è se i vaccini Covid sono sicuri o no. È una domanda semplice, ma ottenere una risposta è come farsi cavare un dente. Come tutti sanno, ogni informazione che non sostenga l'”agenda pro-vaccini” viene scartata dai media e prontamente rimossa da FB e Twitter. Come può una cosa del genere essere nell’interesse pubblico? Com’è possibile un “consenso informato” senza un’accurata esposizione di opinioni contrarie nei forum pubblici e sui media?

Non è possibile, e questo potrebbe essere il punto. Quelli che tirano le fila di questa campagna preferiscono il lavaggio del cervello e la coercizione di massa al dialogo e al dibattito. E il loro metodo sembra anche funzionare. Basta guardare al modo in cui le donne incinte e i bambini vengono adescati a farsi vaccinare con prodotti che comportano rischi significativi per la salute e non forniscono alcun beneficio tangibile. Le persone in queste fasce d’età hanno più probabilità di essere colpite da un fulmine che morire di Covid, quindi, perché correre il rischio? Perché sfidare la sorte con vertigini, nausea, emicranie, paralisi di Bell, miocarditi, trombi e decessi quando non c’è niente da guadagnare? Date un’occhiata a questo articolo del Daily Mail inglese intitolato “Le donne incinte dovrebbero avere una corsia preferenziale per i vaccini Covid:”

Alle donne incinte dovrebbe essere consentita una procedura accelerata per i vaccini Covid, perché la malattia aumenta notevolmente il rischio di problemi di salute per le future mamme, ha detto un importante medico. Uno studio condotto da un esperto di Oxford ha scoperto che il virus aumenta il rischio di gravi complicazioni materne di oltre il 50 per cento, oltre a quintuplicare il rischio di cure intensive per le madri.

Raddoppia il rischio di parto prematuro e di patologie neonatali e aumenta anche significativamente la possibilità che la madre muoia, secondo uno studio su più di 2.000 donne in attesa di partorire…..

Il covid in una donna incinta aumenta le complicanze che possono portare ad un parto prematuro, il primo dei fattori che contribuiscono alla morte del neonato e alla disabilità a lungo termine.” (Pregnant women should be fast-tracked for Covid vaccines because the virus greatly increases their risk of health problems, leading expert says in surprise U-turn”, Daily Mail)

È vero? Le donne incinte farebbero meglio a vaccinarsi? Il dottor Joseph Mercola non la pensa così. Ecco cosa ha detto:

Iniettando alle donne incinte le nuove tecnologie genetiche COVID-19 a mRNA, l’establishment medico ha gettato nella spazzatura una delle norme fondamentali sulla sicurezza della medicina, quella di non fare esperimenti sulle donne incinte.

Nessuno dei vaccini COVID-19 sul mercato è certificato. Hanno ricevuto solo l’autorizzazione per l’uso di emergenza, dato che gli studi di base sull’efficacia e la sicurezza sono ancora in corso. Eppure, le donne incinte vengono esortate a farsi vaccinare e fanno la fila per l’iniezione…

Questa sperimentazione è doppiamente imperdonabile, visto che le donne in età fertile non corrono praticamente alcun rischio di morire a causa del COVID-19, il loro rischio di mortalità è solo dello 0,01%.

…è importante rendersi conto che la gestazione è un periodo durante il quale la sperimentazione può essere pericolosa al massimo grado, perché non si tratta solo di avere potenziali ripercussioni per la madre, ma anche per il bambino. Un sacco di cose possono andare storte quando si introducono farmaci, prodotti chimici o sostanze estranee durante lo sviluppo del feto…

Nel complesso, iniettare alle donne incinte una terapia genica basata su una nuova tecnologia che può scatenare infiammazioni sistemiche, effetti cardiaci e disturbi emorragici (tra le altre cose)...” (“Pregnant Women Should Not Get a COVID Vaccine“, Mercola.com)

Anche se, in linea di principio, sono d’accordo con Mercola, gli studi clinici sono ancora in corso, quindi non abbiamo davvero dati sufficienti per poter decidere, in un modo o nell’altro. Questo è il problema di iniziare ad utilizzare un vaccino prima di aver terminato gli studi clinici a lungo termine di fase 3: si vola praticamente “alla cieca.” Le agenzie di regolamentazione sembrano essere d’accordo con questa situazione, ma, per le donne incinte, dovrebbe essere una questione di grave preoccupazione, soprattutto quando si leggono post come questo sull’account Twitter dello scrittore Alex Berenson:

“Segnalazioni di problemi a medio e lungo termine in gravidanza dopo i vaccini mRNA continuano ad arrivare al VAERS. Compreso il caso n° 1168104-1, una donna di 38 anni della Virginia che avrebbe avuto un episodio di coagulazione intravasale disseminata 16 giorni dopo la vaccinazione. Sono morti in due, lei e il feto.”

Sì, le morti sono rare, ma c’è un filo conduttore, vero? Ancora una volta, stiamo parlando di un “disturbo della coagulazione” che potrebbe essere innescato, avete indovinato, dal vaccino Covid. E questo è il tema centrale di questo articolo, i problemi vascolari che si potrebbero verificare dopo essere stati vaccinati. Le connessioni, naturalmente, non sono sempre chiare, ma sospettiamo che gli scienziati, alla fine, uniranno i puntini. Considerate, per un minuto, questo pezzo inquietante dal titolo: “Migliaia di segnalazioni di irregolarità mestruali, disfunzioni riproduttive dopo i vaccini COVID.” Ecco un estratto dal pezzo:

“Migliaia di donne in tutto il mondo stanno segnalando cicli mestruali interrotti dopo aver ricevuto iniezioni di vaccini COVID-19. Il sistema governativo britannico per gli eventi avversi da vaccino ha raccolto più di 2.200 segnalazioni di disturbi riproduttivi dopo iniezioni di vaccini COVID-19, tra cui sanguinamento mestruale eccessivo o assente, ritardo mestruale, emorragie vaginali, aborti e nati morti.

Nel Regno Unito, il sistema di segnalazione degli eventi avversi, Yellow Card, include 2.233 segnalazioni di “disturbi riproduttivi e mammari” dopo assunzione di vaccini AstraZeneca e Pfizer.

Il programma Yellow Card del Regno Unito riporta 1.465 reazioni che interessano il sistema riproduttivo, nonché 19 “aborti spontanei,” cinque parti prematuri e due nati morti in associazione con il vaccino AstraZeneca, a partire dal 5 aprile. (Nota: [negli USA] secondo il Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) del CDC, “462 donne incinte hanno segnalato eventi avversi legati ai vaccini COVID, comprese 132 segnalazioni di aborto spontaneo o parto prematuro“).

I rapporti includono:

255 casi di sanguinamento uterino anormale
175 casi di sanguinamento mestruale intenso
165 casi di emorragia vaginale
55 segnalazioni di gonfiori, lesioni, eruzioni o ulcerazioni genitali
19 casi di emorragia postmenopausale

Il Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) degli Stati Uniti documenta simili complicazioni riproduttive.” (“Migliaia di segnalazioni di irregolarità mestruali, disfunzioni riproduttive dopo i vaccini COVID“, Lifesite News)

C’era un altro articolo sullo stesso argomento nel Chicago Tribune proprio questa settimana. Ecco un estratto:

Alcune donne riferiscono di periodi anormali dopo la vaccinazione COVID-19. Un professore dell’Università dell’Illinois sta cercando risposte…. Kathryn Clancy aveva parlato delle irregolarità delle sue mestruazioni in un tweet di febbraio, dopo la somministrazione della prima dose del vaccino Moderna. Centinaia di donne in età fertile hanno risposto nei commenti, riportando le loro esperienze.

Una utente di Twitter ha scritto: “Non avevo mestruazioni da anni e sono passate 3 settimane dalla mia seconda iniezione e sto buttando sangue, ho sclerato ma ora vedo che non sono l’unica. Questo è pazzesco.”

Un’altra ha risposto: “Due settimane esatte dopo l’iniezione numero 2, il mio ciclo è iniziato 12 giorni prima e più intenso di quanto fosse mai stato negli ultimi tre anni.”

“Ho finito per trovare un sacco di persone con esperienze simili,” ha detto la Clancy…. “Se siete donne in post-menopausa e avete avuto un episodio di sanguinamento, dovreste davvero parlare con il vostro medico,” ha continuato. “E , se insieme ai cambiamenti del vostro ciclo mestruale notate sintomi significativi o preoccupanti, anche in questo caso dovreste consultare un medico”….

Il sondaggio è uno sforzo congiunto tra la Clancy e Katharine Lee, borsista post-dottorato alla Washington University School of Medicine. Lee ha detto che, a tutto lunedi, più di 25.000 persone lo avevano già compilato.” (“Some people are reporting abnormal periods after a COVID-19 vaccine. U. of I. professor is looking for answers“, Chicago Tribune)

Perché succede questo? Perché così tante donne riportano “mestruazioni ritardate,” “forti sanguinamenti vaginali” e aborti spontanei? C’è un legame tra l’insolito sanguinamento mestruale e i problemi di coagulazione? Perché nessuna di queste condizioni era apparsa negli studi clinici, tanto lodati per la loro accuratezza? Cosa significa tutto questo?

Non lo sappiamo, perché gli studi di fase 3 sono  in corso e non abbiamo ancora i risultati. Ma sappiamo che il comitato consultivo del CDC pensa che questi problemi siano abbastanza banali da poter essere ignorati e da permettere che dei vaccini imperfetti vengano rimessi in servizio. Questo lo sappiamo per certo. Ecco la storia:

Venerdi scorso, il comitato consultivo indipendente del CDC ha votato, 10 contro 4, per raccomandare l’uso continuativo del vaccino Johnson & Johnson, dopo che il prodotto, a dose singola, era stato sospeso per problemi alla coagulazione del sangue. Il comitato ha ritenuto di non dover aggiungere un avvertimento supplementare sul rischio di rari disturbi della coagulazione sanguigna.” (Children’s Health Defense)

Nessun “avvertimento extra” sul rischio trombotico? Veramente?

È morta della gente, non vale la pena ricordarlo a chi sta soppesando i rischi-benefici del farsi vaccinare?

E quanto sono rari questi coaguli di sangue? Secondo i media sono “rari, rari e VERAMENTE RARI.” Ma lo sono davvero? Secondo un articolo di The Atlantic:

Venerdì scorso, (Andreas) Greinacher e il suo team hanno pubblicato sul New England Journal of Medicine un articolo sulle loro scoperte. In una conferenza stampa, hanno riferito di aver analizzato il sangue di diverse decine di persone che avevano sperimentato anomalie della coagulazione dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca, e che tutti erano risultati positivi agli anticorpi per il fattore piastrinico 4 e per il fattore piastrinico 4 associato ad un’altra molecola.

Nella stessa giornata, un altro gruppo in Norvegia ha pubblicato risultati simili riguardanti cinque pazienti che avevano ricevuto il vaccino AstraZeneca. Poi, in una riunione di questa settimana del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione, che collabora con il CDC nelle sue raccomandazioni sui vaccini, è stato riferito che cinque dei sei pazienti americani che avevano sviluppato questa stessa alterazione ematica dopo somministrazione del vaccino Johnson & Johnson erano stati testati per gli anticorpi verso il fattore piastrinico 4 ed erano risultati tutti positivi. “È, a mio parere, assolutamente chiaro che esiste una correlazione tra la presenza di questi anticorpi e una coagulazione anomala, ha detto Greinacher al briefing di venerdì. “Non ci sono dubbi su questo.” (“The Blood-Clot Problem Is Multiplying“, The Atlantic)

Così, mentre è facile liquidare le morti per trombosi come riguardanti “solo una manciata di individui,” la realtà è che è stato colpito un numero molto più grande di persone, e questo significa che qualcosa nel vaccino sta innescando problemi vascolari che rimangono non diagnosticati ma che potrebbero causare gravi complicazioni in futuro. Non lo sappiamo con certezza, perché gli studi a lungo termine non sono mai stati completati. Quindi, è tutto un grande azzardo.

Allora, perché lo stanno facendo? Perché si stanno affrettando a rimettere in servizio questo vaccino, quando le morti per ipercoagulazione potrebbero essere solo la punta dell’iceberg“? Non vi sembra un po’ avventato?

Se fossi stato vaccinato, ora sarei molto preoccupato. I regolatori, il governo, i funzionari della sanità pubblica e i media, sono tutti particolarmente noncuranti nei riguardi della sicurezza delle persone mentre, allo stesso tempo, ampliano enormemente l’elenco dei potenziali candidati. Avete notato che hanno iniziato le sperimentazioni del vaccino Covid sui bambini? Tenete a mente che i bambini non sono a rischio di morte se contraggono il Covid, ma possono avere tutti gli effetti collaterali negativi del vaccino. In poche parole: i rischi superano di gran lunga i benefici. Questo è dal Daily Mail:

Sono trapelati documenti di ‘pianificazione di base’ che mostrano che agli scolari verrà somministrata una dose [di vaccino COVID] quando torneranno in classe dopo l’estate … ha riferito una fonte al Sun: sono già operativi piani per vaccinare i bambini dai 12 anni in su e gli alti funzionari governativi ne sono stati informati …

Si dice anche che i funzionari della sanità stiano cercando di vaccinare i bambini dai cinque anni in su a partire da luglio, ‘nella peggiore delle ipotesi.'” (“Children as young as 12 will get Covid vaccines in September”, Daily Mail)

Questa è una totale follia e, tuttavia, lo stesso scenario si sta aprendo negli Stati Uniti. Ecco la storia dal San Jose Mercury:

Il mese scorso, Pfizer ha annunciato che il suo vaccino è sicuro ed efficace negli adolescenti fino a 12 anni. Così, il vaccino viene ora testato in bambini molto più giovani.

La sperimentazione nazionale di Pfizer su 144 bambini si svolgerà in fasi distinte. Verranno utilizzate tre diverse dosi, 10, 20 e 30 microgrammi, in tre diversi gruppi di età: bambini dai 5 agli 11 anni, dai 2 ai 5 anni, e dai 6 mesi ai 2 anni. Dopo gli studi per valutare sicurezza e dosaggio, la ricerca si espanderà fino ad arruolare più bambini e indagherà sull’efficacia.

Pfizer ha già richiesto alla U.S. Food and Drug Administration un adeguamento della sua Emergency Use Authorization per estendere l’uso del suo vaccino agli adolescenti dai 12 ai 15 anni, una popolazione , in California, di circa 2,5 milioni di individui.” (“Stanford begins testing Pfizer vaccine in babies and young children”, Mercury News)

Questo va ben oltre il “non etico” e i professionisti medici lo hanno ammesso pari pari. Ecco cosa ha detto sulla questione il professor Sucharit Bhakdi, M.D:

Sei in pericolo quando prendi il vaccino. I tuoi familiari sono in pericolo quando prendono il vaccino. I vostri figli saranno in pericolo (se prenderanno il vaccino). Sono inorridito dal fatto che i bambini vengano ora vaccinati in studi clinici. Questo è criminale. Spero che vi rendiate conto che questo è criminale, che state mettendo in pericolo i vostri stessi figli. Come potete fare questo?” (“Perspectives on the Pandemic– “Blood Clots and Beyond”, You Tube)

Non c’è alcun motivo di vaccinare i bambini per la Covid-19. È del tutto inutile e assai sospetto. Perché lo stanno facendo? Qual’è il loro obiettivo?

Ecco come l’ex vicepresidente della ricerca respiratoria di Pfizer, Mike Yeadon, ha riassunto la questione. Ha detto:

“Riuscite a pensare ad una spiegazione benigna del perché vorreste dare un vaccino sperimentale, basato su una terapia genica, a decine di milioni di persone che non morirebbero anche se dovessero contrarre il virus? E io dico “no”, non ci riuscite, vero? E se non potete pensare ad una spiegazione benigna, potete allora pensare ad una spiegazione maligna?”

Bella domanda, ma qual è la risposta?

Non lo so, ma trovo la cosa estremamente inquietante.

Chiaramente, molte persone sentono che il vaccino ha restituito loro la vita. Possono rivedere i loro amici, uscire a cena e abbracciare i loro nipoti. Sfortunatamente, la sostanza che hanno iniettato nelle loro braccia si è già diffusa nel torrente ematico, dove è intrappolata, e si sta infiltrando nel tessuto che riveste i vasi sanguigni. Non è un problema da poco perché questo materiale genetico è “biologicamente attivo” e può potenzialmente cambiare la risposta immunitaria del nostro organismo. Stiamo parlando della risposta immunitaria che ha preservato la specie fin dall’inizio della nostra esistenza collettiva sulla Terra. Questi vaccini basati su una terapia genica possono alterare quella risposta, infatti, era proprio questa l’intenzione. Gli scienziati che hanno creato questi vaccini non volevano semplicemente inserire virus vivi o morti all’interno dell’organismo, come fa un vaccino tradizionale. Volevano insegnare alle cellule “cosa fare,” trasformando così il sistema immunitario in una fabbrica di vaccini. Il rischio negativo, naturalmente, è che questa modifica confonda il sistema immunitario inducendolo ad attaccare gli organi vitali. Questo fenomeno è comunemente chiamato con il nome di malattia autoimmune, “una condizione in cui il sistema immunitario attacca erroneamente il proprio corpo. Il sistema immunitario normalmente protegge dai germi, come i batteri e i virus. Quando percepisce la presenza di questi invasori, invia un esercito di cellule ad attaccarli e combatterli.

Robert F. Kennedy Jr. aveva questo da dire sull’argomento:

Quello che sappiamo sul coronavirus dopo 30 anni di esperienza è che un vaccino contro il coronavirus ha una peculiarità unica, quella che ogni tentativo di mettere a punto un vaccino ha sempre portato alla creazione di una classe di anticorpi che, a tutti gli effetti, rendono le persone vaccinate più malate, quando, alla fine, arrivano a contatto con il virus naturale.” Robert F. Kennedy Jr.

Potrebbe accadere una cosa del genere? Questo nuovo regime vaccinatorio potrebbe creare un sistema immunitario talmente iper-reattivo da far guerra al proprio corpo?

In effetti, potrebbe; infatti questa condizione ha già un nome. Si chiama potenziamento anticorpo dipendente [Antibody Dependent Enhancement] (ADE) che significa che il vostro sistema immunitario è stato “innescato” per scatenare il proprio arsenale difensivo contro i suoi stessi organi, vasi sanguigni, ecc. Ci aspettiamo che ADE diventi un termine familiare nei prossimi anni, man mano che i problemi medici legati a questa incauta campagna vaccinatoria di massa cominceranno ad accumularsi e la protesta pubblica scatenerà una tempesta politica. (Forse allora vedremo qualche condanna, ma non contateci troppo).

Per quanto riguarda ciò che accadrà dopo, beh, non possiamo dirlo con certezza, ma una “Lettera aperta” inviata all’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) da un certo numero di medici e scienziati, ci indica la giusta direzione. Ecco una parte di ciò che hanno scritto:

Gentili signore e signori,

“Come medici e scienziati, siamo favorevoli in linea di principio all’uso di nuovi interventi medici che siano sviluppati e impiegati in modo appropriato, dopo aver ottenuto il consenso informato del paziente. Questo orientamento comprende i vaccini allo stesso modo delle terapie….

(ma) siamo preoccupati dal fatto che c’è stato, e continua ad esserci, una indagine inadeguata sulle possibili cause di malattia o di morte in queste circostanze e, soprattutto, in assenza di esami autoptici.”….

La lettera poi vira verso la parte essenziale della denuncia: la sicurezza. Se i vaccini sono sicuri o no. Ecco cosa dicono:

“Dopo l’iniezione intramuscolare, ci si deve aspettare che i vaccini basati sui geni entrino nel flusso sanguigno e si diffondano in tutto il corpo…”

Questo è un punto critico: Il vaccino può essere iniettato in un muscolo del braccio, ma, alla fine, entrerà nel flusso sanguigno e verràe “intrappolato nella circolazione” e diffuso in tutto il corpo, compreso il cervello. Verrà poi assorbito dallo strato di cellule (le cellule endoteliali) che rivestono i vasi sanguigni. Dove il flusso sanguigno è più lento, come nell’addome, verrà assorbita una quantità maggiore di ‘vaccino.’ Questo potrebbe rivelarsi un grosso problema in futuro, ma non c’è alcuna indicazione che i produttori ci abbiano pensato. Ecco quindi cosa succede dopo:

“…. durante l’espressione degli acidi nucleici dei vaccini, i peptidi derivati dalla proteina spike attraverseranno la parete cellulare e si ritroveranno sulla superficie luminale delle cellule [quella rivolta verso il flusso ematico]. Molti individui sani hanno …linfociti in grado di riconoscere tali peptidi, e questo può essere dovuto ad una precedente infezione da COVID, ma anche a reazioni crociate con altri tipi di coronavirus…. questi linfociti inizieranno un attacco contro le proprie cellule…. Ci si deve quindi aspettare un danno endoteliale, con conseguente innesco della coagulazione  ematica tramite attivazione piastrinica in numerosi distretti organici.”

Così ora i vostri linfociti, i globuli bianchi che aiutano a combattere le malattie infettive, stanno attaccando quelle cellule che, secondo loro, sarebbero invasori stranieri. (Suona molto come ADE, vero?) Questo, a sua volta, causa danni ai vasi sanguigni e ad altri organi, o porta alla formazione di coaguli ematici che provocano ictus, attacchi cardiaci e altre gravi condizioni patologiche. Qui c’è di più:

“… questo provocherà un calo della conta piastrinica, (le piastrine sono le più piccole delle nostre cellule ematiche e hanno letteralmente la forma di piccoli piatti) la comparsa di D-dimeri nel sangue e una miriade di lesioni ischemiche (l’ischemia è una diminuzione dell’apporto di sangue ai tessuti…..l’ischemia è generalmente causata da problemi ai vasi sanguigni, con conseguenti danni o disfunzioni dei tessuti) in tutto il corpo, compreso il cervello, il midollo spinale e il cuore. Disturbi emorragici potrebbero verificarsi in seguito a questa nuova sindrome denominata CID [Coagulazione Intravasale Disseminata], comprese, tra le altre possibilità, emorragie profuse e ictus emorragico.”

Ok, quindi niente di tutto questo sembra vada bene, giusto? Non volete coaguli di sangue, non volete avere un ictus e, sicuramente, non volete morire. Allora, perché è la prima volta che leggete di queste cose? Questa non è una finzione e, di sicuro, non mi sto inventando niente. Queste condizioni si sono verificate e si verificheranno in futuro fino a quando questa schifezza basata sul gene rimarrà “intrappolata nella circolazione” di un sistema chiuso, causando “danni endoteliali” (l’endotelio è il singolo strato di cellule endoteliali squamose che riveste la superficie interna dei vasi sanguigni e linfatici) e formando coaguli di sangue. Questa sarà la nuova realtà per molte persone che hanno assunto questi vaccini sperimentali pensando di combattere un virus mortale. Qui c’è di più:

“La proteina spike della SARS-CoV-2 si lega al recettore ACE2 delle piastrine, con conseguente attivazione delle stesse. Trombocitopenia è stata riportata in casi gravi di infezione da SARS-CoV-2. Si è vista trombocitopenia anche in individui vaccinati. Chiediamo la prova che il potenziale rischio di una attivazione piastrinica, che porterebbe anche ad una coagulazione intravasale disseminata (CID), sia stato escluso per tutti i tre vaccini prima della loro approvazione all’uso umano da parte dell’EMA.”

Cosa significa questo in parole povere?

Beh, la trombocitopenia è una condizione in cui si ha un basso numero di piastrine nel sangue. Le piastrine (trombociti) sono le cellule del sangue che permettono il fenomeno della coagulazione. Le piastrine bloccano l’emorragia raggruppandosi e formando dei tappi in corrispondenza delle lesioni dei vasi sanguigni. Il termine “coagulazione intravasale disseminata” equivale a dire “coagulazione del sangue diffusa in tutto il sistema circolatorio.” In altre parole, gli scienziati vogliono garanzie che i vaccini siano stati testati per prevenire quel tipo di fatalità che abbiamo già visto con diversi vaccini già utilizzati. Ecco di più:

Se tutte queste prove non fossero disponibili, chiediamo che l’autorizzazione all’uso dei vaccini basati su terapia genica venga ritirata fino a quando tutte le questioni di cui sopra non saranno state adeguatamente affrontate con la dovuta diligenza da parte dell’EMA. (L’Agenzia Europea del Farmaco) Ci sono serie preoccupazioni, incluse, ma non limitate a quelle sopradelineate, che l’approvazione dei vaccini COVID-19 da parte dell’EMA sia stata prematura e sconsiderata e che la somministrazione di questi vaccini abbia costituito e costituisca tuttora una “sperimentazione umana,” che era, ed è, in violazione del Codice di Norimberga.” (“Urgent Open Letter from Doctors and Scientists to the European Medicines Agency regarding COVID-19 Vaccine Safety Concerns”, Doctors for Covid Ethics)

Considerate che questa lettera era stata pubblicata settimane prima che si verificasse il primo evento trombotico, il che significa che il problema avrebbe potuto essere previsto da chiunque al corrente della  materia. Anche così, l’EMA ha tranquillamente ignorato la lettera e ha fatto tutto ciò che era in suo potere per minimizzare i decessi.

Come dobbiamo interpretarlo? Come possiamo fidarci delle nostre agenzie di regolamentazione quando spazzano cinicamente via le legittime preoccupazioni di rispettati professionisti? E quando mai medici professionisti hanno messo in gioco il loro nome e la loro reputazione per opporsi alla distribuzione di un vaccino?

Mai. Non è mai successo prima, ma ora un numero crescente di professionisti si sta facendo avanti, perché pensano che permettere a questa campagna di continuare come se nulla fosse avrà conseguenze troppo orribili per essere ignorate. 84 milioni di Americani sono stati completamente vaccinati. Immaginate se, tra due o tre anni, scoppiassero all’improvviso malattie a lunga incubazione, immaginate se fossimo investiti da un’ondata di malattie vascolari, cardiache e neuro degenerative diverse da qualsiasi cosa mai vista prima. Immaginatene l’impatto sul nostro sistema sanitario pubblico, con milioni di persone lasciate a cavarsela da sole.

E cosa succederebbe se i nostri sforzi per sconfiggere la Covid avessero effettivamente peggiorato le cose? Ecco un’altra clip dall’account Twitter di Berenson:

Un lettore segnala una scoperta MOLTO preoccupante nel rapporto della casa di  riposo di @cdcgov Chicago: i pazienti L19, una dipendente di 49 anni, e M20, un residente di 77 anni, avevano entrambi un valore di soglia della PCR molto basso (quello dell’infermiera era sotto il 17) e nessun sintomo. Perché questo è importante?

Se i valori di soglia PCR sono bassi, significa che la persona ha una carica virale  alta, e quindi è più probabile che sia  malata ed  infettiva…. Questi due avrebbero dovuto essere estremamente sintomatici. Invece, il vaccino sembra averli protetti dalla sintomatologia – ma non dall’essere abbondantemente infetti e potenzialmente in grado di diffondere il virus. QUESTA È LA PROVA DI UN POSSIBILE CASO DI MALATTIA DI MAREK, in cui le persone vaccinate infettano in modo aggressivo i non vaccinati.” Alex Berenson

Un articolo su PBS spiega la malattia di Marek. Ecco un estratto:

“I ceppi di virus più letali spesso si curano da soli, fanno una fiammata e poi si estinguono. Questo perché sono così bravi a distruggere le cellule e a causare la malattia che, alla fine, uccidono il loro ospite prima di avere avuto il tempo di diffondersi. Ma un virus dei polli, uno dei germi più letali della storia, è riuscito ad infrangere questa convinzione comune, grazie ad un effetto involontario del vaccino. I polli vaccinati contro la malattia di Marek si ammalano raramente. Ma il vaccino non impedisce loro di diffondere la Marek ai volatili non vaccinati. “Con i ceppi più attivi, ogni uccello non vaccinato muore entro 10 giorni. …

Infatti, piuttosto che impedire agli uccelli di diffondere il virus, il vaccino permette alla malattia di diffondersi più velocemente e più a lungo di quanto non avrebbe fatto normalmente, secondo un nuovo studio. Gli scienziati ora credono che questo vaccino abbia aiutato questo virus dei polli a diventare singolarmente virulento….nell’ultimo mezzo secolo, i sintomi della Marek sono peggiorati. La paralisi permane più a lungo, il cervello si trasformava più rapidamente in poltiglia….

La vaccinazione aveva esteso la durata della vita dei volatili esposti ai ceppi più virulenti, con l’80% dei polli che sopravviveva per più di due mesi. Ma i polli vaccinati trasmettevano il virus, spargendo 10.000 volte più virus di un uccello non vaccinato.

“In precedenza, un ceppo attivo era così letale da autodistruggersi. Ora, si tiene l’ospite in vita con un vaccino, quindi il virus può essere trasmesso e diffuso nel mondo,” ha detto Read. “Ha quindi un futuro evolutivo che prima non aveva.” (“This chicken vaccine makes its virus more dangerous”, PBS)

I vaccini stanno forse permettendo alle persone malate, con un pesante carico virale e magari superdiffusori, di andare avanti come se non fossero malate?

Nessuno lo sa, proprio come nessuno sembra capire la correlazione tra la vaccinazione di massa e l’aumento a breve termine delle morti. (Vedi qui)

Su così tante domande critiche, non abbiamo risposte e, tuttavia, il responso degli zar della salute pubblica, come il dottor Fauci, sembra essere che dovremmo semplicemente smettere di pensare, rimboccarci le maniche e farci fare l’iniezione. Ma se si sbagliassero? Se stessimo preparando la strada per un disastro come quello delineato da un reumatologo pediatrico, il dottor J. Patrick Whelan, che aveva scritto quanto segue in una lettera alla FDA:

Sono preoccupato per la possibilità che i nuovi vaccini, volti a creare immunità contro la proteina spike della SARS-CoV-2, abbiano la possibilità di causare lesioni microvascolari al cervello, al cuore, al fegato e ai reni in modalità che, attualmente, non sembrano essere valutate negli studi di sicurezza di questi potenziali farmaci….

“Prima che uno qualsiasi di questi vaccini sia approvato per l’uso generalizzato nell’uomo, è importante valutare nei soggetti vaccinati gli effetti della vaccinazione sul cuore. Per quanto sia importante arrestare rapidamente la diffusione del virus immunizzando la popolazione, sarebbe molto peggio se centinaia di milioni di persone dovessero subire danni duraturi, o addirittura permanenti, al cervello o ai microvasi cardiaci a causa del mancato apprezzamento a breve termine di un effetto indesiderato su questi organi da parte dei vaccini basati sulla proteine spike a lunghezza intera.” (“Scientists Challenge Health Officials on Vaccinating People Who Already Had COVID”, Global Research)

La logica di Whelan è inattaccabile, e a lui si uniscono tanti altri che dicono la stessa cosa: “Il virus sta dando segni di attenuazione, quindi togliete il piede dall’acceleratore e completiamo i test di sicurezza prima di ripartire a testa bassa.” Non sarebbe l’approccio più razionale? Qui c’è di più:

Nella sua presentazione pubblica, Whelan ha cercato di avvertire la FDA sulla possibilità che la proteina spike dei vaccini … possa causare lesioni.

In particolare, Whelan era preoccupato dal fatto che la nuova tecnologia del vaccino mRNA utilizzata da Pfizer e Moderna ha “il potenziale per causare lesioni microvascolari (infiammazione e piccoli coaguli di sangue chiamati microtrombi) al cervello, al cuore, al fegato e ai reni in modalità non ancora valutate nelle prove di sicurezza.” (“Could Spike Protein in Moderna, Pfizer Vaccines Cause Blood Clots, Brain Inflammation and Heart Attacks?“, Global Research)

Ancora una volta, iniziano a comparire le stesse minacciose parole d’ordine: “lesioni microvascolari,” “coaguli ematici” e “vaccini a base di proteine spike.” Dimenticatevi l’RNA messaggero, che si degrada rapidamente. Il problema centrale è l’effetto della proteina spike sul sistema vascolare e immunitario. È di questo che dobbiamo preoccuparci.

I vaccini basati sul gene rilasciano una proteina spike che si diffonde in tutto il corpo, rimane intrappolata nel flusso sanguigno e si raccoglie nello strato di cellule (le cellule endoteliali) che rivestono i vasi sanguigni.

Poi, secondo il dottor Hyung Chun, cardiologo di Yale, queste cellule “rilasciano citochine infiammatorie che aumentano ulteriormente la risposta infiammatoria dell’organismo e portano alla formazione di coaguli ematici.” Chun ha dichiarato: “L’endotelio ‘infiammato’ probabilmente contribuisce non solo al peggioramento della sintomatologia nella COVID-19, ma è anche considerato un fattore importante che contribuisce al rischio di infarto e di ictus“.

Questo sembra suggerire che la proteina spike del vaccino possa avere lo stesso effetto della proteina spike infettiva. Qui c’è di più:

Gli individui con COVID-19 vanno incontro ad un vasto numero di sintomi neurologici, come mal di testa, atassia, alterazione della coscienza, allucinazioni, ictus ed emorragia cerebrale. Ma gli esami autoptici non hanno ancora trovato prove chiare di un’invasione virale distruttiva nel cervello dei pazienti, spingendo i ricercatori a considerare spiegazioni alternative su come la SARS-CoV-2 causi sintomi neurologici….

Se non è un’infezione virale, cos’altro potrebbe causare ad organi distanti danni associati alla COVID-19?

Il colpevole più probabile è la proteina spike COVID-19 rilasciata dal guscio esterno del virus nella circolazione sanguigna. La ricerca citata ha documentato che la proteina spike virale è in grado di avviare una cascata di eventi che provoca nei pazienti COVID-19 danni ad organi distanti.

Cosa ancor più preoccupante, diversi studi hanno scoperto che le proteine spike, da sole, hanno la capacità di causare danni diffusi in tutto il corpo, anche senza alcuna traccia del virus.

Quello che rende questa scoperta così inquietante è che i vaccini COVID-19 a mRNA, prodotti da Moderna e Pfizer, e attualmente somministrati in tutti gli Stati Uniti, programmano le nostre cellule a fabbricare la stessa proteina spike del coronavirus che,  una volta immessa in circolo, condizionerà il nostro organismo a produrre anticorpi contro il virus.” (“Could Spike Protein in Moderna, Pfizer Vaccines Cause Blood Clots, Brain Inflammation and Heart Attacks?” Global Research)

Può essere vero? In altre parole, se il Covid-19 è un’arma biologica, come alcuni hanno suggerito, allora gli istigatori del piano potrebbero aver inventato una cura talmente simile al virus stesso, che nessuna indagine forense potrà mai identificare in modo definitivo i veri responsabili. Questo va ben oltre la “plausibile negabilità.” In effetti, i colpevoli, se esistono colpevoli(?), hanno cancellato le impronte digitali dalla pistola fumante prima ancora che il crimine fosse stato commesso. Si può essere così sagaci?

Non ne ho idea, ma questo non cambia il compito che ci aspetta, che è quello di uscire da questo incubo di salute pubblica e rimettere insieme ciò che resta della nostra società ridotta a brandelli. La prima cosa da fare è interrompere questa campagna di vaccinazione di massa, fino a quando gli studi di fase 3 non saranno stati completati e la sicurezza del prodotto non sarà stata accertata. La prudenza non è mai troppa.

Mike Whitney

Fonte: unz.com
Link: https://www.unz.com/mwhitney/terminate-the-emergency-use-authorization-eua-and-complete-phase-3-trials/
27.04.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

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