USA: come creare una razza di super-soldati

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DI DARIUS SHATAHMASEBI

Rt.com

Un’agenzia del Dipartimento della Difesa USA sta studiando come alterare la biologia umana per offrire una adeguata protezione contro attacchi chimici e biologici.

Arriverà un momento in cui i film di fantascienza si scriveranno da soli. Certe immagini in movimento non saranno più chiamate nemmeno fantascienza, perché rifletteranno più o meno la realtà. Non siamo ancora alla realtà, ma bisognerà dire che siamo già in una fase in cui forse è solo questione di tempo e poi si metterà in pratica tutto ciò su cui stanno studiando alcuni scienziati finanziati dal governo per cercare di aiutare le forze armate USA.

Secondo il  Dipartimento della Difensa, la Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) attualmente sta portando avanti una nozione nota come editing genico (o editing del genoma) con lo scopo di rendere più potente il personale militare americano. L’editing genico è essenzialmente un gruppo di tecnologie che consentono agli scienziati di cambiare il DNA di un organismo, aggiungendo, rimuovendo o alterando materiale genetico in particolari posizioni del genoma.

Come annunciato dal direttore del DARPA, Steven H Walker, l’agenzia sta attivamente cercando di utilizzare questa tecnologia per proteggere i soldati contro malattie e agenti prodotti da guerra chimica o biologica, modificando la genetica di un soldato per consentirgli di restare immune. Finora la DARPA ha investito $65 milioni nella ricerca sulla modifica genetica.

Walker ha chiesto: “Si riuscirà davvero a proteggere un soldato sul campo di battaglia, dalle armi chimiche e biologiche, controllando il suo genoma … facendo cioè in modo che il suo genoma produca proteine ​​che lo proteggono automaticamente da fattori esterni?”. Apparentemente, l’obiettivo di Walker non è di formare un esercito di super soldati (anche se la tentazione potrebbe esserci) ma il suo obiettivo dichiarato è rendere le cose più sicure per i soldati. Questo perché, come spiega Walker, non sarà possibile “produrre tanti vaccini e tanti antivirus per proteggere tutta la popolazione durante una guerra chimica o biologica”. Ma se sarà possibile trasformare il proprio corpo in una “fabbrica di anticorpi ”  allora perché no?

Come osserva Walker, si possono usare queste tecnologie per il bene, oppure “per il male”. Per fortuna, la DARPA cerca “usarle per il bene per proteggere i combattenti USA”.

Perché se c’è qualcosa per cui sono conosciute le agenzie del governo USA che lavorano per il Pentagono, è che usano  sempre a fin di bene una tecnologia paurosamente pericolosa. Gizmodo una volta scriveva che la DARPA è  una“agenzia governativa americana nota per la sua folle tecnologia”. Assurdamente (o molto sensatamente, a seconda di quanto si è pro o contro il potere), questa è la stessa agenzia incaricata  di sviluppare un “software personalizzato capace di scoprire i falsi [fake news] nascosti tra oltre 500.000 storie, foto, video e clip audio”.

La stessa agenzia che sta cercando di creare una razza di super soldati, deve trovare anche quali sono le notizie false e identificare quli sono i media che fanno disinformazione.

Secondo il Bulletin of the Atomic Scientists, ci sono molti modi di usare questa tecnologia per cui le cose potrebbero andare storte. Tanto è che la stessa DARPA  vuole anche capire come si può invertire il processo se si dovessero verificare conseguenze indesiderate. Comunque io non riesco a dimenticare l’immagine di uno scienziato che ha  alterato  due embrioni prodotti da un donatore sieropositivo e li ha impiantati in una madre sana, che poi ha dato alla luce due gemelli, con l’intenzione di rendere i bambini resistenti all’ HIV. Secondo uno studio di Nature Medicine, le persone che hanno vissuto naturalmente questo stesso tipo di mutazione hanno avuto il 20% in più di probabilità di morire giovani. Non sorprende che quello scienziato sia costantemente sotto sorveglianza in Cina e che potrebbe dover ancora rispondere per il suo operato.

Detto ciò, è stato recentemente pubblicato, sul New England Journal of Medicine, un  articolo che sembra fornire agli scienziati qualche speranza che cellule staminali modificate possano curare l’HIV e/o il cancro.

Tuttavia, come in quasi tutti i miglioramenti per le dotazioni militari USA, anche stavolta sembra che si segua la solita prassi di fondo che serve per respingere eventuali attacchi dai principali rivali di Washington. La DARPA, dopo tutto, fu lanciata solo nel 1957 come risposta al lancio dello Sputnik dell’URSS.  Al giorno d’oggi, la DARPA come allora si preoccupa dei progressi tecnologici (compiuti da Pechino).

“Credo che il modo migliore per competere con i nostri antagonisti sia vincere la corsa tecnologica del 21° secolo” – si è lasciato sfuggire accidentalmente Walker.

Non sono un esperto e non voglio entrare in una discussione filosofica su dove si debba tracciare la linea della scienza etica per comprendere il confine che la razza umana non deve valicare e dove non può più giocare né con Dio, né con i geni. Non voglio dire che sia non importante un dibattito su questo argomento, ma io non credo di aver i titoli per partecipare.

La mia preoccupazione più immediata sta nel fatto che gli USA potrebbero presto avere un  esercito formato da super soldati la cui struttura genetica consentirà loro di resistere a ogni tipo di guerra biologica e chimica; per non parlare di un esercito di robot assassini e di un’enorme quantità di armi nucleari avanzate combinate con una allegra dottrina nucleare del prima-sparo-e-poi-ti-chiedo-il-permesso.

La domanda su dove tracciare la linea non è solo a carattere scientifico ma esistenziale. Ci dovrà pur essere un punto in cui dovremo dire di averne abbastanza con la guerra e nel quale potremo smetterla di focalizzeremo le nostre energie e le nostre risorse su come fare meglio un’altra guerra più grande e che invece cominceremo apensare come evitare una guerra a tutti i costi.

 

Darius Shahtahmasebi  avvocato e analista politico, abita in  Nuova Zelanda e si occupa della politica estera USA in Medio Oriente, Asia e nella regione del Pacifico. È un avvocato abilitato in due giurisdizioni internazionali.

Fonte: https://www.rt.com/

Link: https://www.rt.com/op-ed/470108-gene-editing-darpa-military/

3.09.2019

Il testo di questo  articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte  comedonchisciotte.org  e l’autore della traduzione Bosque Primario

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