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Mentre leggiamo ovunque che TikTok è stato la app più scaricata – e più redditizia – del 2021 a livello mondiale, il Daily Mail pubblica un articolo sul ruolo del social network cinese nell’aumento delle bambine/i che dicono di sentirsi “trans” nelle scuole inglesi.
Secondo l’analisi di The Mail on Sunday i video con l’hashtag #Trans sono stati visti più di 26 miliardi di volte. Si tratta per lo più di materiale postato da giovanissimi influencer “transgender” che forniscono consigli su come ottenere chirurgie e ormoni del sesso opposto, presentandoli come una cosa bella e giusta. E il primo consiglio è spesso: “Non coinvolgere i tuoi genitori”.
All’inizio del 2021 TikTok ha firmato un contratto con Stonewall, controversa organizzazione LGBTQ abbandonata dal governo inglese e da grandi aziende, tra cui la BBC, in seguito ad accuse di non agire nel pubblico interesse (vedere qui).
TikTok è noto come “il social più giovane”: secondo le stime fornite da TikTok stesso, il 66% degli utenti ha meno di 30 anni e la maggior parte è nella fascia d’età tra i 16 e i 24. Inoltre, meno del 5% dei creatori di contenuti supera i 35 anni (fonti qui). Infatti, questo social viene consigliato come quello più adatto ad aziende che cercano di entrare in contatto con un pubblico di adolescenti o under 30.
Il Daily Mail cita video con didascalie come: “Guarisci con me dopo la chirurgia superiore!” (eufemismo per la mastectomia di seni sani fatta esclusivamente per “sentirsi uomini”). Un altro video mostra la trasformazione da “brava bambina cristiana” a “trans gay ateo che ama i tatuaggi e il caos”.
“Non è una coincidenza che la crescita di TikTok corrisponda esattamente a una crescita esponenziale di bambine/i che presentano disforia di genere. Questi video rischiano di portare una generazione di bambini a credere che ‘cambiare sesso’ è facile ed è la risposta a tutti i loro problemi”, dice Kate Harris di LGB Alliance.
Secondo Stephanie Arai-Davies, che collabora con la detransitioner Keira Bell, TikTok “è pieno di video che ritraggono la transizione medica come cool e trasgressiva. Il genere è visto come la nuova ribellione. Queste piattaforme che promuovono la transizione medica dovrebbero essere obbligate a includere un avvertimento su tale materiale”.
Maria Celeste
Articolo integrale qui