di Nestor Halak per ComeDonChisciotte.org
Signore e signori, dopo il grande successo internazionale di Influenza Assassina, va ora in scena lo psicodramma fantastico Il Vaiolo delle Scimmie!
Ne parlano i prezzolati esperti televisivi, anche quelli pelosi sotto e pelati sopra, che sono ansiosi di vivere una seconda stagione di gloria. Si sentono oramai trascurati, ignobilmente soppiantati da polverosi generali in pensione, muniti di badante ucraina, ma nessuno dei quali ha mai visto una battaglia neppure, come usano i generali, da lontano.
La denominazione della malattia mi pare perfetta: se qualcuno si beve una seconda pandemia subito dopo essersi bevuto la prima, senza neppure un annetto di intervallo, più che scimmia non si può definire. Più probabilmente meno che scimmia.
Ma sarà davvero questa la loro intenzione? Non riesco a crederci. Una seconda pandemia completamente differente dalla prima con tanto di vaccino già pronto? Mi pare una faccenda troppo stupida per poter essere davvero creduta. Forse stanno solo preparando il terreno per le continue “pandemie” che saranno. Ma di questi tempi non si può mai dire la stupidità non sembra essere mai troppa.
Bisogna ammettere che il vaiolo è una malattia più comoda e funzionale per un’epidemia senza limitazioni: va bene anche per la stagione estiva, non c’è bisogno di aspettare la collezione autunno-inverno come per il raffreddore. E poi, diciamocelo, “vaiolo” è una parola che fa più paura che non “influenza” o “raffreddore”: ha una altra classe, un altro prestigio, non vengono in mente le gocce per il naso.
Ma che rapporto ha questo “vaiolo dello scimmie” (o dei fessi?), con il vaiolo umano già dichiarato estinto molti anni fa proprio dalla quella OMS che allora conservava ancora un certo prestigio, ma che oramai ha la credibilità del salumiere quando ti magnifica la sua mortadella? Sarà qualcosa del tipo vaiolo/varicella? Chissà. Sicuramente sono parenti. Fatto sta che per il vaiolo noi anziani siamo già tutti vaccinati, quindi se davvero stanno per costruire una nuova pandemia realizzando le profezie della casta degli oligarchi-indovini a partire dal famigerato Tiresia Gates, questa volta il bersaglio principale saranno i “giovani”. Mi pare una buona cosa, è dalla fine degli anni 70 che i giovani non si fanno sentire. Ma di sicuro una rinfrescatina col nuovo vaccino sarà opportuna per tutti, anche per i pensionati. Volete che considerino valido un vaccino fatto negli anni sessanta che magari era pure un vaccino vero, di quelli, cioè, che impedivano di prendersi la malattia? Impossibile.
Certo, però, che è dura prendere sul serio il vaiolo delle scimmie dopo aver vissuto le vicende dei due anni appena trascorsi, ma se è per questo sembra anche impossibile che la gente continui da andare in giro per strada mascherata senza che neppure li obblighino: eppure lo fanno. Si fidano di Speranza. Solo pochi anni fa li avrebbero considerati pronti per il manicomio: la stupidità sembra davvero non avere limiti.
Indubbiamente, però, con tutta la campagna di propaganda che possono scatenare, stavolta i devoti saranno di meno. Anche l’asino non inciampa due volte sullo stesso ostacolo, perciò mi pare strano questo lancio di un nuovo spauracchio all’inizio dell’estate: dopo tutto non hanno già la loro guerra, la loro carenza di gas e di petrolio, la loro carestia prossima ventura, il loro disastro climatico ed economico? Tutte le calamità che desiderano. E il covid che cova sornione anche se provvisoriamente messo in panchina. Possibile che abbiano bisogno di altro? Non rischiano di strafare? Draghi ha già sottoposto al popolo la più classica delle domande retoriche del potere: volete burro o cannoni (stavolta parafrasati in libertà dai russi o condizionatori), e la canaglia, ovviamente, come sempre, ha urlato: cannoni! cannoni! Tornare alla carica adesso con un’epidemia tutta nuova, sembra prematuro.
Eppure lo so che può accadere veramente di tutto in questi anni venti del ventunesimo secolo, cose che avrei classificato come impossibili qualche anno fa. Ma non fasciamoci la testa prima di romperla, magari il vaiolo delle scimmie è solo una notizia riempitiva che transita sugli schermi del pianete delle scimmie, una di quelle notizie tipo il signor tal dei tali si ferisce a morte con una cannuccia per bibite , d’altra parte si riferisce ad una delle molte malattie relativamente rare che si manifestano costantemente nel mondo e rimangano delimitate a pochi casi. Ma non è strano che una malattia del genere, rigidamente centrafricana, si sia palesata improvvisamente in focolai diversi qua e la per il mondo? Mah!
Certo è che se ci costruiscono sopra una nuova catastrofe, ci tolgono ogni dubbio e possiamo star sicuri che è stata artificialmente e dolosamente creata: le probabilità contrarie sono davvero irrilevanti.