Di Daniele Ioannilli per ComeDonChisciotte.org
Nonostante a livello parlamentare l’approvazione del salario minimo nazionale, concordato a 9 euro l’ora, sia ancora in alto mare, a Bacoli, in Campania, il sindaco ha deciso che chiunque si aggiudichi appalti o concessioni pubbliche a quel salario orario si dovrà attenere. Una decisione senz’altro da plaudire, specie in quelle zone d’Italia come la Campania dove la normalità per molte persone è lavorare per meno di 5 euro l’ora.
Ma perchè allora se può farlo un comune piccolo come Bacoli, non posso farlo altri ben più importanti, per non parlare di realtà ricche come Roma, Firenze o Venezia? La povertà sarebbe sconfitta!
Non si fa perchè la realtà è sempre più complessa di uno slogan, purtroppo.
Ma cos’è questo “salario minimo garantito”? L’ho hanno tutti i paesi europei? Perchè non arriva una bella direttiva europea a mettere tutti d’accordo?
In Europa questo salario minimo, ovvero la paga oraria minima che deve essere corrisposta a un lavoratore, esiste. Ma non per tutti, su 27 paesi solo 5 non la adottano, e sono Italia, Danimarca, Svezia, Finlandia e Austria. Paesi molto diversi tra loro e di questi solo l’Italia fa parte dei cattivi “piigs” (ve li ricordate?). Questo ci dice che già ora il lavoratore può essere retribuito dignitosamente anche senza questo salario minimo.
Per la situazione particolare dell’Italia, questo salario non è stato ancora istituito a livello nazionale perchè esistono i contratti collettivi nazionali di categoria (i CCNL) che coprono già un buon 80% dei lavoratori come richiesto dall’Unione Europea. E molti CCNL sono già sopra i 9 euro l’ora come retribuzione minima oraria. Ed inoltre la retribuzione è lasciata alla contrattazione di categoria a mezzo appunto dei CCNL che vengono periodicamente ricontrattati per adeguare le retribuzioni alle condizioni economiche del momento (almeno nelle intenzioni, poi sappiamo bene come vanno le cose…).
Inoltre, notizia alla quale non è stato dato molto risalto, dal 25 marzo scorso è stato approvato il primo CCNL del settore Multi Manifatturiero (termine generico che va dal tessile alla chimica alla gomma etc…) che fissa la paga base oraria ad almeno 9 euro. Anche se per il datore di lavoro non è obbligatorio aderire al CCNL di categoria (per vari motivi) questi è comunque tenuto per legge a rispettare il trattamento economico minimo in esso concordato.
Quindi volendo anche senza una legge nazionale questi 9 euro l’ora il lavoratore li potrebbe già prendere. Ma questo continua a non avvenire, perchè? Perchè è un illecito! Dare 2, 3 o 4 euro l’ora è un comportamento contro la legge e non c’è norma che possa combattere questo ad eccezione del controllo degli organi preposti.
Se lo Stato vuol garantire una retribuzione dignitosa, come prescrive la Costituzione, deve fare solo due cose:
– Adeguare per legge il salario alle reali condizioni socio economiche del momento, che con gli strumenti attuali sono obbligare a rinnovare i CCNL annualmente ed in modo vero.
– Controllare, che non significa fare lo Stato di Polizia, significa solo controllare.
Perchè chi vuol retribuire bene un lavoratore lo può e lo fa già. Chi invece vuole sfruttarlo lo farà comunque perchè è un illecito e come tale non si cura di cosa prescrive la legge.
Puntare tutta l’attenzione mediatica su questo salario minimo come risolutore dei problemi è solo fumo negli occhi.
Di Daniele Ioannilli per ComeDonChisciotte.org
10.04.2024
NOTE
https://www.ticonsiglio.com/salario-minimo-italia/