Cosa sono stati questi tre anni di follie pseudo-pandemiche, di prove generali della “società del controllo”? Chi sono le persone che contro tutto e contro tutti hanno fatto delle scelte portando il peso delle conseguenze? E che strade hanno tracciato, per indicare che il vecchio cammino non può più essere battuto?
Quello che per alcuni è forse solamente una triste e ignobile parentesi chiusa in un passato che si spera diventi il più possibile lontano, è al contrario un evento che fa da spartiacque per la Storia e per l’Umanità. Un vero e proprio Segno che chiamava, e chiama tuttora, ciascuno a fare delle scelte, a intraprendere un nuovo percorso che da qui in avanti non deve più essere abbandonato.
Il mostro che si è palesato, per molti inaspettatamente, e che ha cercato di distruggere e inghiottire tutto, è quello di un’umanità schiava dei suoi demoni di cui non ha nessuna consapevolezza, ad iniziare da quello della paura della morte. Un’umanità che non solo non sa ascendere al pensiero simbolico – in verità non sa nemmeno che esista! – ma è assolutamente estranea alla benché minima capacità dell’uso corretto di ragione, distorcendo ogni cosa in ideologia. Un’umanità che avendo fatto a pezzi la vera Fede, si inginocchia ai propri idoli, primo fra tutti quello della “presunta scienza empirica”. Un’umanità sbriciolata nel vortice dell’individualismo, della conta dei propri successi, fossero anche solo quelli da vantare nel proprio ristretto circoletto di “amici”. Un’umanità pavida e senza più alcun ideale che sappia tradursi in vita concreta e non restare slogan buono solo per affascinare gli ingenui. Un’umanità finita, perché senza più umanità.
Ma di fronte, e a lato di questo gigantesco mostro, si sono palesati anche uomini e donne che portano la dignità di tal nome. Uomini e donne che ci hanno ricordato che la Vita è più forte della morte, che se non siamo capaci di morire per un ideale o meglio ancora per la Verità, allora la nostra vita non vale nulla. Uomini e donne che sanno che nulla potrà mai più essere come prima, che la Storia ha “chiamato” perché ci immettessimo su una nuova traiettoria: perché il male si vince soltanto costruendo il Bene.
Tutto questo, che è luce per mantenere la giusta rotta, e segno di speranza, è diventato un film documentario: Passi sul mare. Storie non per fare semplice memoria del passato, ma al contrario per aiutare a guardare al presente e al futuro con animo e sguardo rinnovati. Per far comprendere che davanti a qualsiasi sopruso, ingiustizia, accecamento del pensiero e del cuore è sempre, e ribadiamo sempre, possibile compiere scelte di verità. Queste storie andavano raccontate per senso di gratitudine e per ribadire a ciascuno di noi il fatto che la libertà è uno stato interiore, anche se all’esterno ci vogliono costringere in catene.
Ma queste scelte, portate sino al loro giusto compimento, nascono da un percorso di vita, da crisi dell’anima e non solo del corpo. Per tale motivo, il film non ha assolutamente un tono giornalistico e di semplice denuncia, ma ci fa entrare nelle vite dei protagonisti dalla porta nel retro, curiosando nel passato, nei ricordi. Perché dietro ogni scelta c’è una persona con la sua storia. Vuole essere cinema a tutti gli effetti, rifiutando categoricamente di attrarre il pubblico a sé con espedienti di bassa lega, come un montaggio serrato e musiche coinvolgenti, purtroppo abusati da troppi. Le voci, i volti, i gesti, cadenzati dai paesaggi e dai suoni della Sardegna dove è stato girato, dicono già tutto: bisogna solo fermarsi e ascoltare.
E se accettiamo l’invito ad entrare nelle stanze più intime dei protagonisti, sentiremo l’anima sciogliersi e un brivido darci una scossa. È la vita, la grande assente da questo mondo in dissoluzione, che chiede di poter entrare in noi per essere sprigionata ovunque.
Il male fatto e che continua, sotto altre forme, a perpetuarsi nel mondo si combatte con le Idee, e con la Bellezza – la maiuscola è voluta – che sono manifestazioni profonde della Vita. L’opera, che ovviamente non gode di alcun finanziamento istituzionale, è stata prodotta da Phausania Film, e sarà pronta a breve per essere proiettata in giro per l’Italia già durante questa estate, confidando prima di tutto sulla buona volontà di tante associazioni e gruppi, che testimoniano che un’altra visione del mondo e dell’uomo è non solo possibile, ma necessaria.
Intanto qui potete gustarvi il teaser.
Buona visione e buona vita.
di Massimo Selis
Foto: Phausania Film
22 giugno 2023
Pubblicato in partnership con Idee&Azione, articolo originale: https://www.ideeazione.com/storie-di-chi-ha-attraversato-questi-tre-anni-con-consapevolezza-e-ha-vissuto-un-cambiamento-raccontate-in-un-film-passi-sul-mare/
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Pubblicato da Giulio Bona per ComeDonChisciotte.org