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di Francesco Santoianni
Prima vittoria contro il famigerato “green pass”, ottenuta con picchetti e blocco degli automezzi di lavoro al Consorzio Manutenzione Strade di San Tammaro (CE). Vittoria ottenuta grazie alla determinazione degli operai (in parte, provenienti dalla, ormai storico “Movimento disoccupati Banchi Nuovi”) e soprattutto alla direzione politica di attivisti che, pur iscritti al Si-Cobas, avevano già partecipato al corteo dell’11 ottobre a Napoli, con lo striscione “No green pass – no vaccinazioni obbligatorie”.
Su questa mobilitazione abbiamo intervistato il loro portavoce, Salvatore Annuale.
Allora, come è andata questa prima giornata contro il green pass?
<<È andata benissimo. Nessuno dei 430 lavoratori del lotto di Napoli e Caserta ha lavorato e tutti – green pass o non green pass – saranno pagati per questa giornata; questo ci ha assicurato la Direzione dell’azienda che, tra l’altro, ha promesso che si pronuncerà su alcune nostre considerazioni.>>
Quali considerazioni?
<<Credo che siano dettate dal buon senso. Fino a ieri l’azienda effettuava i tamponi sui dipendenti, vaccinati e non vaccinati. È questo ha permesso di identificare la “positività al virus” in tre colleghi vaccinati i quali – comprensibilmente dal punto di vista ufficiale – sono stati mandati a casa per “curarsi”, anche se risultavano asintomatici. Dal 15 ottobre, invece, i vaccinati con green pass non hanno alcun obbligo di tampone e questo, evidentemente, permetterà la libera circolazione del virus. Obbligo di tampone che resta invece obbligatorio e a carico dei dipendenti i quali, giustamente dal mio punto di vista, non vogliono iniettarsi un siero genico, forse pericoloso per la loro salute ma che, certamente, non potrà garantire una “immunità di gregge” né la fine dell’emergenza Covid. Emergenza che, invece, a mio parere, i padroni e i loro governi vogliono perpetuare per anni, per meglio poter spennare il proletariato e la popolazione.>>
Che ne pensi delle posizioni dei sindacati di base sul green pass?
<<A chiacchiere sono tutti contro il green pass; nei fatti sono per l’obbligo vaccinale per tutti. Con vaccini inutili per il contagio e, forse pericolosi come i molteplici casi astrazeneca hanno dimostrato che – apprendo dai giornali – a gennaio saranno imposti anche ai bambini sopra i due anni. Forse per questo, invece di confrontarsi con noi, stanno a fare rituali presidi davanti le prefetture.>>
Qui le foto del presidio e degli operai che inneggiano alla comunicazione dell’accordo.
Pubblicato il 16.10.2021