FONTE: ROSSLAND
Il presidente grillino della commissione attacca il giornalista di Porta a Porta: “Vergogna dire che i morti producono Pil. E’ inadatto alla tv pubblica”. Sotto accusa alcune frasi dette in trasmissione con il ministro Delrio…
“…Affermare che il terremoto produce economia è a dir poco criminale”.
Si possono accusare Vespa e Del Rio di inopportuno realismo televisivo (fatta salva l’antipatia personale, che però non dovrebbe offuscare il giudizio di un Ministro), non certo di essere “criminali”.
Nell’elenco qui sotto Robert Kennedy non cita i terremoti, “solo” le testate nucleari (cit. da Wikipedia). Ma c’é tempo per tutto, e di questi tempi meglio non escludere niente.”
«Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow Jones né i successi del Paese sulla base del Prodotto Interno Lordo. Il PIL comprende l’inquinamento dell’aria, la pubblicità delle sigarette, le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine del fine settimana… Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari. Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro istruzione e della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia e la solidità dei valori familiari. Non tiene conto della giustizia dei nostri tribunali, né dell’equità dei rapporti fra noi. Non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio né la nostra saggezza né la nostra conoscenza né la nostra compassione. Misura tutto, eccetto ciò che rende la vita degna di essere vissuta » (Robert Kennedy – Discorso tenuto il 18 marzo 1968 alla Kansas University)
In attesa che il Ministro 5S si attivi per far cambiare il sistema di misurazione internazionale per far adottare, come in Butan, il Fil (Felicità Interna Lorda) per misurare il benessere di un paese, ecco un ripassino su cosa misura il Pil:
Il PIL tratta tutte le transazioni come positive, cosicché entrano a farne parte, ad esempio, i danni provocati dai crimini (riciclaggio di denaro), dall’inquinamento, dalle catastrofi naturali, i costi ospedalieri per diagnosi e trattamento di patologie non legate all’invecchiamento e altrimenti evitabili. In questo modo il PIL non fa distinzione tra le attività che contribuiscono al benessere e quelle che lo diminuiscono: persino morire, con i servizi connessi ai funerali, fa crescere il PIL.
Fonte: Rossland
Link: Per Un Pil…
26.08.2016