Presto si collegherà in videoconferenza con il parlamento italiano il burattino Volodimir Zelens’kyj, comico tra il queer e il peggior avanspettacolo, non figura meglio da presidente. Nonostante i media italiani stiano facendo di tutto per presentarlo come un “eroe per caso”, la sua vera natura di opportunista in vendita al miglior offerente è evidente sempre più a chi ha un minimo d’occhi per vedere, e la manipolazione della Nato su di lui è chiara come il sole. Se ne sono accorti non pochi parlamentari, che hanno annunciato, chi con coraggio e senso critico, chi adducendo altri pretesti. I parlamentari di Alternativa, il partito di Pino Cabras, annunciano che non parteciperanno a quella che descrivono “una forzatura” e “un’operazione di marketing”. “Essere solidali non significa dover assecondare una propaganda mirata ad alzare il tiro su richieste incessanti di interventi bellici come la no fly zone o l’invio di truppe che comporterebbero per l’Italia e l’Europa l’ingresso ufficiale in un conflitto mondiale”.
Si aggiungono gli ex Cinquestelle Nicola Morra, Elio Lannutti e Paola Nugnes, come anche Emanuele Dessì (oggi nel Partito Comunista). Si pensa che mancherà anche Gianluigi Paragone di Italexit, oltre a Bianca Laura Granato. Previste parecchie assenze anche per “questioni organizzative” o per “altri impegni fissati da tempo”. Lega e FdI ci saranno in blocco, tranne forse Simone Pillon. Il PD, come anche il resto della pseudo-sinistra serva degli americani, sarà tutto unito a sostenere il premier ucraino.
Dopo la magra figura rimediata al parlamento israeliano, dove con tono drammatico era arrivato a paragonare l’invasione dell’Ucraina alla “soluzione finale” di Hitler e i suoi concittadini agli ebrei della Shoah. Una sorta di scandalo per i parlamentari israeliani, che si sono dissociati in blocco mentre il primo ministro Bennett ha chiaramente detto che è “proibito” parlare dell’olocausto in questo contesto.
Comunque vada, la passerella italiana di Zenens’kyj sarà la solita menata strappa-applausi dove si chiede esplicitamente di fornire armi e far scoppiare la Terza Guerra Mondiale: questo vuol dire che presto lo vedremo stingere il nobel per la pace.
MDM 22/03/2022