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DI JOHN KAMINSKY

Sono ancora troppo poche le persone che oggi comprendono il livello di decadenza, l’avanzato stato della malattia. Questo è certo. Quando si partecipa volontariamente e serenamente ad un programma che punta ad ingannare e distruggere proprio chi l’ha sostenuto, è doppiamente difficile capire e poi ammettere di essere stati truffati.

E quando finalmente vi rendete conto e accettate il fatto che il futuro sia stato reso più confuso ed incerto da un gruppetto di ricchi bianchi totalmente privi di qualunque scrupolo e provenienti da famiglie squilibrate e consanguinee che hanno governato il mondo da dietro le quinte per 500 anni se non di più, e vi rivolgete alle autorità di cui vi fidate per chiedere rifugio da questo improvviso tsunami psicologico, ecco che c’è un’altra lezione da imparare, ancora più dura. Le autorità non sono dalla vostra parte.

Lo scopo reale della polizia non è quello di proteggere il pubblico, ma quello di proteggere i banchieri e i politici,che possiedono letteralmente il “popolino”, il quale sorpreso e scandalizzato capisce di essere stato ingannato e chiede aiuto ai suoi sorveglianti: vigili, giudici, senatori e sindaci che però non sono dalla sua parte, perché ricevono potere e ricchezza da quei saccheggiatori perversi che cercano di spremere fino all’ultimo proprio le risorse del popolino sventurato che essi
controllano e manipolano.Le guerre all’estero servono a questo scopo, mantenere saldo l’interesse distraendo le persone dai crimini che avvengono proprio sotto i loro occhi, mentre plaudono entusiasti il loro sistema cosiddetto illuminato e si vantano di vivere nel paese migliore del mondo.

Chi invece almeno simbolicamente sposta l’attenzione sul malfunzionamento del mondo e sull’inconsistenza delle argute spiegazioni pubbliche (un’esigua percentuale di esseri umani socialmente responsabili), sa quali SONO i problemi.
La domanda che sento porre più spesso, la frase a fior di labbra di persone inorridite che vogliono fermare omicidi ed avvelenamenti di massa inflitti a loro nome, è la seguente: che cosa possiamo fare?

Ecco cosa:

Avere il controllo della valuta.

Senza questo provvedimento la libertà non sarà mai reale, perché non si può realizzare un sistema d’impronta realmente umana fin quando lo stesso gruppo di avidi truffatori manterrà il controllo del sistema monetario mondiale. Finché le persone comuni non sono informate sull’utilizzo, l’espressione, l’accumulo o la distribuzione del denaro, le possibilità di pace nel mondo e di conseguenza di felicità per la popolazione, sono a zero.

A oggi, più del 90% della ricchezza globale, in un mondo di sei miliardi di persone, è sotto il controllo di meno di 10.000 individui, la maggior parte dei quali proveniente da famiglie la cui nobile discendenza risale a centinaia di anni fa. A capo di questa “stirpe” regnano i Rothschild. La ricchezza complessiva di questa famiglia è pari ad almeno 5.000 volte il prodotto interno lordo annuo degli Stati Uniti, sebbene il calcolo risulta difficile in quanto la piovra Rothschild (e i leali luogotenenti della famiglia Rockefeller) è in possesso della riserva monetaria statunitense, la Federal Reserve, e di tutte le banche più importanti del mondo occidentale.

Molte comunità americane, come Ithaca (New York) ad esempio, hanno già iniziato ad avviare un sistema monetario alternativo. Ma la maggior parte degli americani rimane intrappolata in un sistema finanziario che, a meno che non crolli o ceda sensibilmente, a lungo andare consumerà le risorse, previsione questa che molti osservatori ben informati credono imminente.

Così, quando Bush figlio devolve dall’oggi al domani 78 miliardi di dollari per l’Iraq, miliardi raccolti tra i suoi ricchi amici industriali, per i Rothschild sono solo spiccioli, un’adeguata mancia al ristorante, nulla rispetto al profitto immorale che ne trarranno dalla morte di migliaia di vittime innocenti.

Quello che la popolazione mondiale, e specialmente gli americani, devono capire è che per questa gente noi non siamo altro che formiche sacrificabili, insetti da schiacciare senza remore se dovessero intralciare il passaggio. E, con tutto il denaro speso in modo così irresponsabile ed inspiegabile dall’amministrazione Bush, questo giorno si sta avvicinando sempre più velocemente. Forse è solo questione di settimane.
Seguendo questa corrente di pensiero inizierete allora a capire quanto la vostra scelta elettorale sia irrilevante, e qui non mi riferisco né alla falsificazione dei voti né ai brogli, fatti che non costituiscono altro che esempi di frode criminale in Florida e Ohio, sciocchezze senza importanza. Nelle presidenziali americane non ha nessuna importanza il nome del vincitore; al potere rimangono sempre le stesse persone. E’ stato così per tutto l’arco del XX secolo, dal 1913, quando i banchieri di tutto il mondo presero il controllo della riserva monetaria degli Stati Uniti.

E’ ovvio quindi che una semplice analisi superficiale su chi controlla la riserva monetaria mondiale ci fa comprendere la completa disgregazione delle reti finanziarie a livello globale, reti che sono inestricabilmente intrecciate alla cancerogena piovra Rothschild. Riappropriarsi del controllo della valuta significherebbe il subitaneo collasso di praticamente ogni governo esistente.

Chi potrebbe realizzare questa fantastica impresa? Chi controllerebbe il nuovo sistema? Ci sarebbe l’eventualità che il mondo regredisca ad uno stato piratesco e barbaro?Certo. Ma guardate quello che abbiamo oggi, sorrisi ipocriti che fanno il giro del mondo grazie al controllo mediatico dei pirati al potere.

Se mai questo processo fosse appoggiato e portato avanti richiederebbe senza dubbio un centinaio di anni se non di più, e dovrebbe essere realizzato in maniera graduale per permettere ai paesi di tutto il mondo di rimettere a fuoco quelli che sarebbero i nuovi obiettivi: non più puro profitto ma ragionevole autosufficienza e indipendenza attualizzata.

Certo è che, predatori senza scrupoli come gli Stati Uniti che manipolano le piccole nazioni cercando di ridurle sul lastrico ad ogni minima occasione creerebbero non pochi problemi. Ma non sarebbe questa una difficoltà maggiore di quella già esistente, in cui le banche di Londra e di New York arraffano senza ritegno i guadagni migliori della maggior parte degli abitanti della terra.

Il compromesso è sempre stato sicurezza o libertà. Ed è Ben Franklin che ancora una volta ha l’ultima parola: “Coloro che rinunciano alla libertà essenziale per ottenere un po’ di sicurezza temporanea non meritano né libertà né tantomeno sicurezza”. Prima o poi tutti noi dovremo farci forza e decidere di non voler essere schiavi dei Rothschild e dei Rockefeller, pena la nostra libertà.

E questo ci porta al secondo provvedimento essenziale per promuovere una reale libertà nel mondo…

Identificare la reale struttura del potere.

Negli Stati Uniti qualcuno ha stupidamente pensato che le elezioni 2004 avrebbero davvero cambiato le cose. E in che modo, se entrambi i candidati all’università facevano parte della stessa associazione studentesca? Il che ci porta a pensare quanto sia inutile preoccuparci tanto per il riconteggio dei voti in Ohio, come inutili sono state le manifestazioni di pace prima dell’invasione americana in Iraq.

Uno scoop per tutti gli americani (e per chi può essere interessato): il periodo in cui influenzare l’opinione pubblica rendeva possibile fermare le scelte dei potenti è finito da tempo.

L’unica evidente differenza tra le proteste del periodo della guerra in Vietnam e quello che è accaduto nell’inverno 2003 sta nel blocco totale del raggio d’azione dei mass media su territorio americano da parte delle superpotenze, fatto che negli anni ’60 non avvenne. Le proteste anti-Vietnam ebbero successo e riuscirono nel loro intento perché la guerra stessa fu trasmessa in TV. Oggi non è così.

La maggioranza degli americani non sa che le truppe statunitensi avevano l’ordine di uccidere chiunque a Fallujah, anziani, infermi, bambini e persone indifese, e non sa nemmeno che abbiamo praticamente distrutto l’intera città, senza ragioni particolari.

Molti americani ormai sospettano che ogni qual volta Rumsfeld e i suoi ragazzi abbiano bisogno di giustificare nuove atrocità non debbano far altro che tirare in ballo una nuova minaccia in video di Osama bin Laden.
Il tempismo perfetto delle sue apparizioni in video ha portato infatti molte persone all’atroce conclusione che la guerra americana al terrore sia stata pianificata a Washington e bin Laden, un tempo noto come Tim Osman, sia sul libro paga degli Stati Uniti.

Resta però il fatto che, in un paese iperpatriottico, senza un minimo di senso religioso ed avvelenato dai mezzi di comunicazione di massa come gli Stati Uniti, è difficile identificare i veri giocatori di questa partita.

Se davvero pensate che George Bush o Dick Cheney abbiano voce in capitolo, allora siete di un’ignoranza abissale, status mentale comune per altro alla maggior parte dei cittadini americani.

L’istruito signore che ha curato e fatto crescere il dispotismo in Henry Kissinger è il luogotenente capo di David Rockefeller, il commissario del popolo dell’impero Rothschild, impero che gestisce e detiene praticamente ogni cosa. Non esistono nemici reali se non quelli inventati dagli stessi uomini di potere per creare condizioni di caos nelle quali eliminare la popolazione e guadagnare dalle vendite di armi su entrambi i fronti. E’ stato così nel corso del xx secolo e, senza dubbio anche precedentemente.

La Russia sovietica e la Germania nazista venivano finanziate da banchieri ebrei in America e in Inghilterra e la famiglia Bush, considerata fedele scagnozzo dei grandi giocatori, quali la regina Elisabetta, Juliana e Sofia, e dei giganti bancari di Wall street e di Fleet street, la stampa anglosassone, fu tra le prime a beneficiare di queste manovre. Il padre di John Kerry, ebreo, era nella CIA e sposò una Forbes. La famiglia Forbes, legata al mondo ebraico, nel XIX secolo era una delle famiglie di criminali più ricche d’America, che si arricchivano vendendo schiavi e medicinali alla Cina.

Ecco forse, se aveste tempo e foste un briciolo interessati alla vostra libertà, dovreste informarvi di più.

Adesso capirete anche perché, quando le persone mi chiedono che cosa sia possibile fare per iniziare ad opporsi e combattere la pazzia che si è avviluppata intorno alla spina dorsale d’America come un demoniaco Goa-uld di Stargate, sia per me difficile dare una risposta veloce al problema. Certamente appoggiare Dennis Kucinich (NdT: uno dei candidati alle presidenziali 2004) non è servito a molto, vero?

Questo non è un incubo in cui siamo caduti dall’oggi al domani. E per molto tempo non avrà soluzione, se mai ne avrà. Nel frattempo, a causa della mancata attenzione, dell’ingenuità e dabbenaggine coltivate in passato, siamo sprofondati in un uno scenario di dispotismo in cui non abbiamo il controllo delle nostre vite e in cui abbiamo nominato responsabili del nostro benessere persone che invece tentano di farci fuori, e questo soltanto per rendere migliore la loro situazione.

Questa non è più solo un’opinione.

Quindi, cosa possiamo fare noi?

Perché non me lo dite voi?

Ditemi il vero, nobili cittadini. Che cosa FARETE quando verranno a prendervi?

Se un giudice vi dichiara terroristi perché avete partecipato ad una manifestazione per la pace e revoca la vostra cittadinanza, che cosa fareste? Se siete brave persone, probabilmente vi concedono il regime di libertà vigilata a vita e vi mettono a lavorare in un McDonald o in un grande magazzino Wal-Mart.

Se la polizia decide di perquisire la vostra casa perché avete contribuito ad una raccolta benefica in favore del popolo mussulmano, e voi decidete di rispolverare il vostro AK-47 di contrabbando che avete comprato durante un’esposizione di armi nel Texas, avete poi veramente intenzione d’innescare una sparatoria, come ha fatto Bill Cooper (NdR: ex agente del controspionaggio U.S. famoso per i suoi attacchi al “Governo Ombra” e ucciso dalla polizia a seguito di uno scontro a fuoco con lo stesso Cooper che si era barricato in casa per non essere arrestato)? Ragazzi, la polizia soffocherebbe nel fentanyl l’intero quartiere! Quale sarà il vostro ultimo pensiero prima di morire soffocati?
Che vivete nel paese migliore del mondo, forse?

Che cosa fate se vi gettano in un campo da dove nessuno esce vivo? Presentate istanza al vostro membro del congresso? Il mio membro del congresso si chiama Katherine Harris, perfida delinquente come solo in un sistema penale se ne può trovare. Non farò mai questo errore, non contate su di me.

Che cosa v’importa sapere che dalla TV o dai quotidiani locali non otterrete un briciolo di verità, chi se ne frega sapere che in Ohio il voto è stato letteralmente rubato senza vergogna alcuna, innescando un meccanismo infinito, che siamo continuamente avvelenati da scie chimiche, da test insufficienti sui prodotti farmaceutici e da radioattività prodotta in gran quantità dalle stesse armi americane.

La domanda più importante è…che cosa farete quando verranno per voi?

Per quanto mi riguarda, la risposta è una sola.

Bloccare il governo. ORA. Finché abbiamo la possibilità per farlo.

Ma non succederà. Oggi ho ricevuto un’email dalla mia amica Blaga, che vive in Bulgaria e si trova in difficoltà a causa dell’imposta povertà dettata dal Nuovo Ordine Mondiale (lei lo chiama occupazione USraeliana). Spera in giorni migliori sotto la prevista e, a suo avviso, forse più benevola leadership comunista.

Alla email Blaga include anche alcuni frammenti della famosa polemica “They Thought They Were Free” (Pensavano di essere liberi) di Milton Mayer.
Certo, Mayer era un ebreo, ma credo non avesse la minima idea dell’odierna minaccia simil-nazista rappresentata dall’Israele ebraico e dall’America sionista, e se anche l’avesse avuta, dal suo lamento prosaico non lo si percepisce, lamento per altro terrificante per quanto sia appropriato alla situazione americana attuale.

“Questa separazione tra governo e popolo, questo divario sempre più incolmabile è avvenuto in modo così graduale, sotto cotanta indifferenza e nascosto, forse anche non intenzionalmente, sotto le spoglie di temporanee misure d’emergenza, associato a reali sentimenti di lealtà patriottica o a veri obiettivi sociali. Tutte queste crisi e queste riforme (oltretutto di reale entità) occuparono talmente i pensieri della gente da riuscire a nascondere il lento movimento che avveniva sottoterra, di un intero sistema di governo che si faceva sempre più distante.

(frammento)

“Vedete” continuava la mia collega “le persone non sanno con esattezza dove andare e come muoversi. Credetemi, è vero. Ogni azione, ogni occasione è peggiore della precedente, ma in misura minima. Si aspetta la prossima, e poi ancora quella successiva. Aspettate l’occasione più clamorosa e scioccante credendo che a quel punto anche gli altri si uniranno a voi nella resistenza.

(frammento)

“Invece l’occasione, grazie alla quale decine, centinaia e migliaia di persone si uniranno a voi, non arriva mai. Ecco la difficoltà. Se l’ultima azione, la peggiore, dell’intero regime fosse avvenuta immediatamente dopo la prima e la più irrilevante, migliaia, milioni di persone sarebbero rimaste scioccate…

(frammento)

“E un giorno, troppo tardi, tutti i vostri principi, se mai siete stati consci di possederne qualcuno, vi cadranno addosso. Il peso della frode ormai è troppo grande… Il mondo in cui vivete, il vostro paese, le persone che conoscete, non è più il mondo che conoscevate. Le forme sono le stesse, intatte e rassicuranti…ma lo spirito, che non avete mai notato perché associavate erroneamente alle forme, è cambiato. Adesso vivete in un mondo di odio e paura, un mondo sconosciuto dalle stesse persone che ci vivono, che odiano e hanno paura…adesso vivete in un sistema che governa senza nemmeno sentirsi responsabile nei confronti di Dio, che non intendeva percorrere questa strada, ma che le circostanze hanno costretto a cambiare direzione.

(frammento)

“Ed improvvisamente tutto crolla, tutto in una volta. Capite che cosa siete, quello che avete fatto, o meglio, che non avete fatto (perché questo è quello che ci viene richiesto, non fare niente). Vi ricordate di quando all’università vi riunivate in assemblee, e se uno si fosse alzato in piedi, altri l’avrebbero seguito, forse, ma nessuno si è mai alzato. Un fatto senza importanza, come assumere una persona invece che un’altra, come avete fatto. Adesso tutto vi torna in mente, e vi si spezza il cuore. Troppo tardi. Oramai vi siete compromessi. E non c’è più nulla da fare.

(frammento)

“E adesso? Adesso non vi resta che spararvi. Alcuni lo hanno fatto. Oppure potete “riaggiustare” i vostri principi. Molti ci hanno provato ed alcuni ci sono riusciti, credo. Io no. Oppure potete vivere il resto della vostra vita nella vergogna, sentimento, date le circostanze, il più vicino possibile all’eroismo. La vergogna… non ho detto niente. Non mi è venuto in mente nulla.

(frammento)

E così se ne andò la vostra libertà…

(frammento)

…e la vostra vita, in una triste giornata grigia…

John Kaminski
[email protected]
Fonte: www.johnkaminski.com/
29.12.04

Traduzione a cura di Isabella Piovanelli per Comedonchisciotte.net

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