Un nuovo studio rigoroso va ad ampliare una linea di ricerca che già suggeriva un’associazione tra l’uso dei social media e l’infiammazione.
È stato pubblicato sul Journal of Medical Internet Research ed evidenzia che la quantità di utilizzo dei social, valutata oggettivamente da un’app screen-time, non solo è associata a un’infiammazione più elevata in un singolo momento, ma anche a un aumento dei livelli di infiammazione cinque settimane dopo.
Ai partecipanti è stata misurata la proteina C reattiva all’inizio dell’esperimento e poi di nuovo è stata fatta un’altra misurazione alla conclusione del periodo di osservazione.
L’aumento dei livelli di infiammazione che è stato osservato nei soggetti che hanno passato più tempo su Facebook, Instagram, X e Snapchat, non si è manifestato come problemi di salute nell’immediato, ma – secondo gli autori – può predire l’insorgenza di malattie più avanti nella vita dal momento che l’infiammazione che si cronicizza nel lungo periodo è collegata a malattie cardiovascolari, cancro, diabete e depressione.
Teniamo gli occhi puntati sugli schermi per troppe ore ogni giorno, tutti quanti.
In pratica i social si stanno nutrendo del nostro tempo e il risultato è che c’è meno concentrazione sulla famiglia, sul lavoro e su ciò che abbiamo intorno.
È importante darsi delle regole e coltivare altri aspetti della nostra vita reale. Dunque usiamo il buon senso e, ogni tanto, regaliamoci una pausa disintossicante.
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VB