Traduzione di comedonchisciotte.net
Quando si pensa alla possibilità che le Twin Towers siano state demolite da esplosivi, si deve considerare una interessante variante, forse ancora peggiore: le Twin Towers sono state progettate o ristrutturate in modo tale da poter essere distrutte in una demolizione controllata in caso di necessità?
Quali necessità o circostanze avrebbero potuto determinare l’ordine di demolire le Twin Towers? Tale evenienza si sarebbe presentata quando le Torri si fossero trovate in pericolo di collasso incontrollato e quindi a rischio di una loro caduta sulle costruzioni circostanti del distretto finanziario di Manhattan. In tale situazione, la demolizione di una o di entrambi le torri in modo controllato avrebbe ridotto al minimo la possibilità di vittime e di distruzione nell’area circostante.Un meccanismo di autodistruzione potrebbe non essere stato previsto nel progetto originario, ma essere stato aggiunto più tardi, in particolare dopo che l’attentato al WTC del 1993 aveva allarmato gli americani (soprattutto chi lavorava nelle costruzioni circostanti) sulla possibilità che vi potesse essere un nuovo attacco distruttivo sul WTC. Questa possibilità (di demolizione controllata a comando) non era difficile da progettare. Un modo semplice era di rivolgersi ad una impresa di demolizione controllata, quale la Controlled Demolition Inc. (Questa è la compagnia che portò via le macerie dal Murrah Building in Okalahoma City dopo la sua demolizione e che fornì un piano dettagliato per fare la stessa cosa al WTC undici giorni dopo l’11 settembre). Naturalmente ci avrebbero detto (se avessimo chiesto lo scopo) che si trattava di un meccanismo “di sicurezza”, che non sarebbe stato usato se non per minimizzare i danni in caso di un attacco.
In tal modo una ditta specializzata nella demolizione controllata di alti edifici avrebbe potuto studiare il problema e, con l’approvazione dei proprietari (la Port Authority di New York e New Jersey prima del luglio 2001), piazzare gli esplosivi esattamente in quei punti nei quali la loro eventuale esplosione avrebbe distrutto l’integrità strutturale della costruzione così da portar giù le Torri Gemelle esattamente nel modo di cui il mondo ne è stato testimone sulla CNN l’11 settembre.
E’ stato inoltre suggerito che tale meccanismo di autodistruzione fosse stato richiesto per impedire alle compagnie con uffici nelle costruzioni vicine di andarsene (per timore delle loro apparecchiature e impiegati) e per convincere nuove compagnie a prendere in affitto gli spazi nel Lower Manhattan. E’ stato suggerito che i direttori di grosse compagnie con, o con l’intenzione di acquistare o affittare, spazi per i propri uffici nel distretto finanziario non erano più convinti di mantenere o acquisire tali spazi a meno che non venisse loro fornita una rassicurazione che, nell’occorrenza di un attacco importante contro il WTC, i loro uffici non sarebbero stati danneggiati in modo significativo e che i loro impiegati non avrebbero corso pericoli per la vita. Sia vero o no, di sicuro il fatto è conosciuto da pochi, tra i quali possiamo comprendere i proprietari passati e presenti del WTC (e alcuni dei loro impiegati) e i direttori delle grosse compagnie con uffici nel Lower Manhattan.
Secondo questa teoria, allora, l’attacco dell’aereo (o anche probabilmente di un missile) sul WTC avrebbe dato avvio a questo meccanismo di sicurezza, e i tecnici preposti furono obbligati (dopo consultazione con i proprietari del WTC o, in alternativa, i proprietari agirono da soli) a decidere se il danno a una o a entrambe le Torri era sufficiente a provocare un maggior danno a causa di una caduta incontrollata sul terreno circostante, e se era il caso di premere il bottone che avrebbe fatto detonare le cariche e portato giù le torri, come essi fecero.
[Testimonianza resa per un inchiesta del Congresso] Gene Corley della “American Society of Civil Engineers”, ha detto che la Port Authority [di New York e New Jersey] si rifiutò di consegnare i progetti per le twin towers, progetti che sarebbero stati cruciali per valutare le macerie, finché egli non firmò un impegno legale che il suo team non avrebbe usato quei progetti in una eventuale causa legale contro l’agenzia [cioè, contro la FEMA]. New York Daily News, 2002-03-07
Questa dichiarazione e questo fatto testimoniano che una scrupolosa analisi dei progetti avrebbe rivelato prove che le Twin Towers erano state progettate per rendere possibile una demolizione controllata? E che la FEMA (agenzia federale di intervento per le emergenze) sapeva questo?
Poiché fu proprio la stessa FEMA incaricata dell'”inchiesta” sul collasso del WTC (e che ha rilasciato il rapporto finale che asseriva che le fiamme furono la causa del collasso), uno dovrebbe essere perdonato qualora avesse sospettato che la loro “investigazione” non fosse pienamente un tentativo obiettivo di capire ciò che accadde.
Assumiamo ora, nell’interesse dell’argomento, che un meccanismo “di sicurezza” come descritto sopra fosse stato progettato nelle Twin Towers (probabilmente a metà degli anni 90).
E ammettiamo valida l’ipotesi descritta sopra riguardo la demolizione controllata; rimarrebbe ancora aperta una importante questione: Coloro che demolirono le Twin Towers la mattina dell’11 settembre, lo pianificarono prima? Erano cioè a conoscenza del piano di colpire le torri? Ed era la demolizione controllata (e la morte di migliaia di persone presenti nelle costruzioni) già pianificata dagli esecutori degli attacchi e da quelli che li assistevano?
Data l’esistenza di un meccanismo di sicurezza, un piccolo numero di persone sarebbe stato a conoscenza del meccanismo stesso, compreso funzionari della FEMA e membri importanti della comunità affaristica di Manhattan. Si può dunque considerare che alcuni sapevano che tale meccanismo era nelle Twin Towers e che non sarebbe mai stato usato, a meno che una qualche autorità non avesse dato il via alla procedura di demolizione, avendo un indiscutibile motivo per esercitare tale autorità.
Chi aveva quella autorità? Presumibilmente i proprietari del World Trade Center (sebbene essi non avessero la possibilità di premere il bottone senza avere prima ottenuto il permesso della FEMA).
La maggior parte del World Trade Center era passato di mano con un contratto di affitto per 99 anni a 3,2 bilioni di dollari solo sette settimane prima dell’attacco, e con una nuova assicurazione sulle costruzioni e rendite pagabili ai nuovi beneficiari.
The Blockbuster
La Port Authority di New York e New Jersey firmò il contratto con la Westfield America condotta dalla Silverstein il 26 aprile 2001. La Westfield America affittò il centro commerciale e la [Larry] Silverstein la parte degli uffici.
Il contratto venne ratificato e celebrato il 23 luglio, appena sette settimane prima che quasi l’intero complesso venisse distrutto. Funzionari della Port
Authority dettero un gigante set di chiavi del complesso a Silverstein e al Westfield CEO Lowy.Silverstein era alle stelle. “Questo è un sogno divenuto realtà,” disse. “Noi controlleremo un bene di enorme valore, e cercheremo di sviluppare le sue potenzialità, facendole arrivare a nuovi livelli.” Una scelta ironica di parole se la leggiamo retrospettivamente.
The Blockbuster
La “ragione indiscutibilmente sufficiente” è stata fornita dagli impatti, dal conseguente danno strutturale e dal fuoco. Secondo questo scenario, allora, lo scopo degli impatti non era quello di distruggere le Torri Gemelle ma di fornire la “giustificazione” per detonare gli esplosivi che hanno demolito in modo controllato le torri.
FEMA Il Governo Segreto |
“Noi arrivammo,uh, lunedì notte [10 settembre] e entrammo in azione il martedì mattina [11 settembre]; e solo oggi noi siamo stati in grado di lavorare sull’intero sito”.
Tom Kenny (FEMA), parlando a Dan Rather, conduttore della CBS, il 12 settembre.
Fonte: http://serendipity.li