DI ZENVORTEX
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Sembra che la Russia, forse insieme alla Cina, per rappresaglia contro le sanzioni e la manipolazione del prezzo del petrolio, stia cercando di dare qualche scossa ai mercati monetari anglo-sionisti, per far crollare il mercato azionario americano. Se dovesse aver successo, questa strategia porterà al declino economico USA e anche in Europa si potrebbe produrre qualcosa di simile a quello che avvenne dopo il crollo del mercato immobiliare americano nel 2008.
Per il dollaro australiano queste improvvise immissioni di denaro sul mercato, generalmente, hanno coinciso con l’apertura della Borsa di Shanghai, il che suggerisce un coinvolgimento del governo cinese. L’interveno per produrre un crollo di questo genere dura, normalmente, circa un secondo e può causare perdite estreme per gli investitori che, quando succede, sono sul mercato. L’effetto di questi accidenti è una enorme amplificazione della volatilità dei mercati che induce gli investitori a uscire dal mercato.
E’ interessante notare il rapporto esistente tra le operazioni di scambio in atto con il dollaro australiano,
ogni volta che ha avuto luogo l’incursione di capitali: era esattamente di 7.500 contratti in dollari australiani, mentre tutte le operazioni SP 500 in atto – in quel momento – erano 75.000 (il mercato SP 500 è un mercato molto più grande).Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario