Vilnius è pronta ad ampliare l’elenco delle merci vietate al transito da e verso l’exclave russa di Kaliningrad nel caso in cui l’Unione Europea introduca nuove sanzioni contro Mosca, ha dichiarato quest’oggi, mercoledì 22 giugno, il presidente lituano Gitanas Nauseda. Il Paese è anche pronto ad affrontare eventuali misure di ritorsione che la Russia potrebbe introdurre, ha affermato in un’intervista a Reuters.
“Siamo pronti e preparati ad azioni ostili da parte della Russia, come la disconnessione dal sistema BRELL [rete elettrica] o altre”, ha detto Nauseda.
Il presidente ha sottolineato che le restrizioni al transito non sono una mossa sovrana della Lituania, ma solo l’attuazione delle sanzioni dell’UE contro Mosca introdotte per il conflitto in corso in Ucraina. “Sentiamo il sostegno dell’Unione Europea, perché questa è una decisione presa dall’Unione Europea”, ha dichiarato, aggiungendo che il Paese è pronto ad ampliare l’elenco delle merci vietate qualora il blocco introduca nuove restrizioni contro la Russia.
“Siamo pronti ad attuare le prossime misure sanzionatorie e sarebbe molto positivo se la Commissione europea ne chiarisse il contenuto alle autorità russe. Ciò potrebbe eliminare alcune delle attuali tensioni, che non sono nell’interesse né dell’Unione Europea né della Russia”, ha dichiarato Nauseda.
Come vi ho riportato in questo articolo, lo scorso fine settimana l’operatore ferroviario nazionale lituano ha vietato il flusso di merci sanzionate tra l’Oblast’ e il resto della Russia in base alle linee guida della Commissione europea. Secondo i funzionari di Kaliningrad, le restrizioni però hanno colpito anche il traffico stradale verso l’exclave ma, nonostante ciò, sia Vilnius che l’UE insistono sul fatto che le restrizioni non equivalgono a un “blocco” dell’exclave.
Mosca, tuttavia, ha inequivocabilmente bollato la mossa di Vilnius come un “blocco economico” dell’Oblast’ di Kaliningrad, affermando che essa viola gli obblighi internazionali del Paese di garantire il transito ininterrotto delle merci verso l’exclave.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato lunedì che la decisione di Vilnius è “senza precedenti” e in “violazione di qualsiasi norma” di diritto internazionale.
Massimo A. Cascone, 22.06.2022