La bellezza dell’iperinflazione

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Dmitry Orlov
cluborlov.blogspot.com

La stampa sregolata di denaro da parte della Federal Reserve degli Stati Uniti e di altre banche centrali occidentali è arrivata a circa 10 trilioni di dollari solo nell’ultimo anno. La quantità di moneta in circolazione è cresciuta a 2 trilioni di dollari, battendo il record stabilito nel 1945, con un aumento di quasi il 12% nel 2019. Il deficit del bilancio federale degli Stati Unit,i attualmente, è di circa 3,5 trilioni di dollari, più del 16% del PIL,  il deficit più alto dalla Seconda Guerra Mondiale. Nel frattempo, il debito federale statunitense ha da poco superato i 28 trilioni di dollari. Nell’ultimo anno, le spese degli Stati Uniti hanno superato le entrate di un impressionante 194%.

I prezzi stanno salendo ovunque, anche se l’economia rimane in una fase di stasi per colpa del coronavirus, soprattutto perché, utilizzando il coronavirus come pretesto, sono stati tagliati i consumi per ritardare l’inizio dell’iperinflazione. E poi è intervenuto il presidente della Federal Reserve, che ha calmato le acque affermando pubblicamente che “non c’è alcun motivo per temere un’iperinflazione.” Questo suona molto come la negazione,  la prima delle cinque fasi del dolore, dopo le quali vengono la rabbia, la negoziazione, la depressione e l’accettazione. Powell ha detto “iperinflazione,” quindi ci sarà iperinflazione.

Quello che succede al valore del denaro quando un governo ne stampa molto, per spenderlo o, semplicemente, per distribuirlo alla gente è che il denaro diventa meno prezioso, perché c’è più denaro per ogni singolo articolo merceologico acquistabile. L’aspettativa che questa tendenza continui innesca quindi un aumento costante dei prezzi, chiamato inflazione, mentre l’aspettativa che il tasso di inflazione continui ad aumentare innesca l’iperinflazione.

La mia opinione è che l’iperinflazione non sia affatto un problema e che, al contrario, rappresenti una soluzione a molte questioni urgenti. Qui considereremo l’iperinflazione come un benevolo meccanismo messo in atto da madre natura per risolvere i problemi di una società che ha dimenticato come vivere dei propri mezzi. Ma la natura ha bisogno di aiuto. Proprio come un programma di dimagramento radicale può funzionare meglio con l’aiuto di un esperto nutrizionista, anche l’iperinflazione ha le sue pratiche migliori, di cui sono ansioso di farvi partecipi.

Ci sono molti esempi storici di iperinflazione. Il più antico si era verificato nella penisola araba nel 1324, dopo il pellegrinaggio alla Mecca dell’imperatore Mansa Musa I dell’impero del Mali, durante il quale aveva distribuito 71.000 libbre di oro maliano appena estratto. Dato che il valore dell’oro si basa sulla sua scarsità, questa elargizione ne aveva praticamente azzerato il prezzo. Ma questo è un caso unico; tutti i recenti esempi di iperinflazione sono stati caratterizzati da mucchi di cartamoneta in tagli sempre più stravaganti diventati improvvisamente senza valore .

Sotto molti aspetti, una cosa del genere è molto sconveniente. La semplice meccanica dell’iperinflazione, stampare ed emettere sempre più banconote, scambiare ripetutamente banconote sempre più vecchie e senza valore con altre più nuove, fare pagamenti usando carriole e vagonate di contanti, diventa sempre più pesante. Quando ci vuole un’intera valigia di contanti per comprare un pacchetto di sigarette o una saponetta, il sapone e le sigarette stesse diventano una forma improvvisata di moneta.

L’iperinflazione è più impopolare fra le persone che insistono nel conservare i loro risparmi sotto forma di contante. Questo perchè, come tutta risposta, reagiscono con l’acquisto e l’accaparramento di tutto ciò che trovano, causando carenze e facendo aumentare ulteriormente i prezzi. Ma tutti questi problemi possono ora essere risolti, perché abbiamo la tecnologia necessaria a rendere l’iperinflazione sicura, comoda, conveniente e divertente per tutta la famiglia!

Tuttavia, questo richiede un cambio di mentalità e un approccio diverso al denaro. Tanto per cominciare, dobbiamo riconoscere che il denaro non è una quantità fisica. È privo di dimensioni perché può essere misurato solo rispetto ad altre valute. A differenza di qualsiasi quantità fisica, è misurabile con una precisione infinita; qualsiasi misurazione fisica, che sia in chilogrammi, metri cubi o kilowatt-ora, per essere significativa deve avere delle barre di errore, mentre le quantità monetarie, non importa quanto grandi, sono precise fino all’ultimo centesimo. La definizione è circolare: il valore del denaro dipende dalle cose che possono essere acquistate con esso, e il prezzo di queste cose dipende a sua volta dal valore del denaro.

Anche se al denaro può essere data una rappresentazione fisica sotto forma di monete metalliche o carta moneta, la sua natura essenziale è effimera, non fisica e intangibile. In sostanza, il denaro esiste solo come puro pensiero nella mente delle persone coinvolte nel suo scambio. Le sue incarnazioni fisiche sono solo oggetti di scena. La sua realtà è concettuale, simile a quella del numero irrazionale π, al quale si può anche dare una rappresentazione fisica, come, per esempio, un cerchio di un metro di diametro scolpito nella pietra con una circonferenza di π metri, ma sarebbe completamente inutile. Proprio come π è onnipresente in matematica, il denaro è onnipresente in economia.

Una volta che ci liberiamo dell’idea stessa di dare al denaro un qualsiasi tipo di rappresentazione fisica, le cose diventano molto più semplici. Trattare il denaro come semplice informazione da rappresentare come numeri all’interno dei sistemi informatici apre un’infinità di meravigliose possibilità. Per eliminare la rappresentazione fisica del denaro, pur mantenendone il concetto di mezzo di scambio universale, è necessario passare ad una moneta interamente digitale.

In larga misura questo sta già accadendo. La maggior parte delle persone ha uno smartphone e molti collegano i loro conti bancari a sistemi di pagamento che permettono loro di sventolare il telefono davanti ai terminali di pagamento, senza nemmeno doverli toccare. Questo metodo di pagamento senza contatto sta diventando sempre più popolare in quest’epoca ossessionata dal contagio, poiché la gente si rende conto che il contante è una grande fonte di germi, passando, come succede, attraverso molte mani non lavate.

Il contante fisico è già diventato una tecnologia obsoleta. Può essere eliminato semplicemente trascurando di aggiornarlo con banconote di taglio maggiore mentre l’iperinflazione infuria. Quando ci vorrà un intero portafoglio pieno di banconote da 100 dollari solo per entrare in un bagno pubblico, la maggior parte della gente capirà l’antifona e comincerà volontariamente ad agitare i propri smartphone per pagare ciò che compra. La fastidiosa valigia piena di contanti, soggetto di tanti film scadenti, diventerà fortunatamente una cosa del passato. I ricconi volgari, che prima si accendevano i sigari con le banconote da 100 dollari, forse passeranno a usare qualcosa di veramente scarso, come la carta igienica.

Con la scomparsa del denaro fisico, rimane ancora il problema dell’iperinflazione, che crea numeri sempre più grandi: milioni, miliardi, trilioni, quadrilioni, quintilioni, sestilioni, settilioni, ottilioni e così via. In questo caso, esprimere le quantità monetarie in notazione scientifica, con una mantissa e un esponente, rende l’iperinflazione molto più facile da gestire computazionalmente. Il debito federale degli Stati Uniti, che ha appena superato i 28 trilioni di dollari, può essere espresso in modo più compatto e flessibile come 28E+12 dollari, con il 12 a indicare che si devono aggiungere 12 zeri dopo la cifra. Se salisse di un fattore 1000, a 28 quadrilioni di dollari, diventerebbe 28E+15 dollari. Quintilione? Nessun problema, 28E+18 dollari.

Si stima che ci siano tra 1E+78 e 1E+82 atomi nell’universo conosciuto e osservabile, ma, poiché il denaro non è fisico, questo non è un vincolo. L’unico vincolo è la capacità dei sistemi informatici di rappresentare esponenti molto grandi. La soluzione è quella di avere una distribuzione esponenziale racchiusa. Una volta che la moneta virtuale dal taglio più basso raggiunge, diciamo, $1E+100, l’esponente si riavvolge e il valore ridenominato diventa $1E+1. Ad ogni riavvolgimento, sugli schermi degli smartphone apparirebbe per un certo tempo un piccolo segno di spunta verde, con un suggerimento: “La vostra moneta digitale preferita è stata ridenominata per vostra comodità e convenienza.”

I necessari aggiustamenti dei prezzi praticati per ogni prodotto immaginabile dovranno essere molto più frequenti degli aggiustamenti periodici della stessa moneta iperinflazionata. A seconda del tasso di iperinflazione, tutti i prezzi dovranno essere aggiustati verso l’alto su base regolare, forse una volta alla settimana, una volta al giorno, all’ora o anche una volta al secondo. Per trarre il massimo vantaggio dai Massimi Prezzi Giornalieri, sarebbe necessario scrivere un software che renda possibile piazzare automaticamente un’intera serie di ordini preimpostati nel preciso momento in cui una somma di denaro arriva su un conto, in modo da poter acquistare ai prezzi più bassi possibili.

Un software del genere dovrebbe poter dare la priorità a certi acquisti, mettendo i prodotti per l’igiene femminile e i pannolini, le medicine, la carta igienica e altre necessità immediate in cima alla lista e i prodotti voluttuari (bibite e alcolici, patatine e biscotti, abbigliamento e calzature) in fondo, da acquistare solo se i fondi depositati risultano essere sufficienti. A sua volta, il governo sarebbe in grado di raccogliere i dati della cronologia degli ordini e usarli per stabilire punti di separazione tra necessità e lussi e per determinare quanto denaro emettere ogni mese, ogni settimana o ogni giorno, mirando a fornire tutte le necessità, e un po’ di superfluo, nel tentativo di mantenere l’iperinflazione sotto controllo e la popolazione in vita. Le organizzazioni caritatevoli potrebbero usare la lista delle necessità per determinare cosa distribuire come aiuto umanitario, dato che molte persone, specialmente quelle ignoranti, potrebbero non essere in grado di comprendere e navigare nel nuovo meraviglioso mondo dell’iperinflazione.

Un sistema del genere dovrebbe essere in grado di soddisfare l’obiettivo di mantenere livelli molto alti di iperinflazione per un considerevole periodo di tempo. Dovremmo aspettarci che vengano convocate conferenze di economia per determinare il modo migliore per regolare l’iperinflazione. Saranno elaborate teorie matematiche per calcolare il tasso ottimale di iperinflazione, come è già stato fatto per l’inflazione. Senza dubbio, verrà fatto anche un grande sforzo per trovare un modo corretto e virtuoso per sottovalutare sistematicamente l’iperinflazione (proprio come si sta facendo oggi con l’inflazione) con l’aiuto di aggiustamenti edonistici e trucchi del genere, per fare in modo che il valore dei pagamenti indicizzati all’iperinflazione (per esempio, pensioni statali e contratti a lungo termine come contratti di affitto e locazione) diminuisca nel tempo.

Forse questo potrebbe essere fatto introducendo gli Aggiustamenti Volontari di Semplicità: se quasi nessuno riscalda o climatizza la propria casa o ha acqua corrente calda e fredda, allora il costo esorbitante di tali lussi verrebbe escluso dal paniere dei beni e servizi usato per misurare il tasso di iperinflazione. Un ragionamento simile potrebbe essere usato per escludere il costo di automobili, biciclette, skateboard e scarpe. A tutto questo si potrebbe anche applicare un aggiustamento edonistico, basato sul fatto che la gente acquisirebbe un maggiore senso di superiorità morale dal fatto che non sta più facendo figli e, in generale, emette meno anidride carbonica, dando così una mano così a salvare il pianeta da un cambiamento climatico catastrofico (anche se non è affatto certo).

La gente tende a vedere l’inflazione come una cosa negativa e l’iperinflazione come una assoluta calamità. Questo pregiudizio deve essere superato con l’aiuto di una corretta messaggistica supportata da campagne pubblicitarie e sforzi di rieducazione di massa. La gente deve apprezzare il fatto che nulla a questo mondo è permanente e che tutto ciò che abbiamo invecchia e svanisce nel tempo, dallo yogurt nel frigorifero al denaro nel portafoglio. Proprio come il pane appena sfornato è meglio di quello del giorno prima, il denaro appena emesso è meglio di quello di ieri. Questo è naturale e in armonia con il resto dell’universo, che sta correndo a capofitto nella direzione di una crescente entropia. Regolari modifiche al design e il presentare ogni nuova importante emissione di denaro come un nuovo, eccitante mondo virtuale, non solo terrebbero occupati i progettisti, ma potrebbero aiutare a far sembrare il denaro vecchio di un mese fuori moda e poco attraente, come la pizza mezza mangiata del mese scorso.

L’iperinflazione fa in modo che i valori percepiti e i prezzi salgano sempre anche, in mezzo al malessere economico, alla decadimento e al collasso. Possono non tenere il passo con l’iperinflazione, perdendo valore in termini reali e questo, in certi casi, può essere un problema, ma, in un’economia perennemente in contrazione e depressa, il pericolo maggiore è la deflazione, specialmente la deflazione dei beni. Gli Stati Uniti la stanno già sperimentando alla grande, con la caduta libera dei prezzi degli immobili commerciali sfitti. Con la chiusura dell’industria del turismo, numerosi beni, dalle navi da crociera agli aerei passeggeri agli hotel e ai resort, si sono trasformati in attività irrecuperabili, che varro rapidamente in rovina a causa della mancanza di manutenzione e diventano senza valore, se non come rottami metallici. Ma l’iperinflazione fa sì che anche il più irrecuperabile dei beni possa, almeno in apparenza, mantenere il suo valore. Un’iperinflazione crescente crea l’illusione di far galleggiare tutte le barche, anche quelle affondate.

Molte persone giudicano la salute dell’economia sulla base dei prezzi delle azioni. Attualmente i prezzi delle azioni stanno dando vita ad un’ammirevole fenomeno di levitazione, a dispetto di un’economia reale in rapida contrazione. Per esempio, la produzione industriale in Germania, la potenza industriale dell’UE, è in continuo declino da 27 mesi, con una contrazione di più dell’8%. Fra le ultime notizie, secondo l’EIA, nell’ultimo anno la produzione mondiale di petrolio è scesa dell’8%, un record storico. È ammirevole come la Germania stia mantenendo la sua produzione industriale sincronizzata con la diminuzione della disponibilità globale di energia, ma questo non è certo un motivo per cui i prezzi delle azioni debbano rimanere così alti, non parliamo poi di continuare a salire.

Al momento, le banche centrali negli Stati Uniti e in Europa sono al lavoro e stanno iniettando liquidità nei vari mercati azionari per mantenerli rosei e paffutelli, ma un intervento così palese tende a far sembrare il mercato azionario uno schema piramidale, minando la fiducia [degli investitori]. L’iperinflazione può dare una mano: una volta arrivata, i prezzi delle azioni continueranno a sembrare rosei e paffutelli, indipendentemente da quello che succede. Certo, non saranno in grado di tenere il passo con l’iperinflazione, ma almeno continueranno a salire, non a scendere, infondendo fiducia nell’economia, facendo sentire gli azionisti più felici di quanto non sarebbero altrimenti, creando un effetto ricchezza che aiuterà a rallentare il collasso economico.

Con la scelta di un’adeguata messaggistica e con una rieducazione di massa, dovrebbe essere possibile abituare la gente all’idea che il denaro non è più durevole delle cose che permette di acquistare, la maggior parte delle quali non sono affatto durevoli e sono spesso piuttosto scadenti o direttamente del tipo usa e getta. Dopo che la gente si sarà abituata a questa nuova realtà, non ne sarà eccessivamente dispiaciuta, a patto che le interfacce utente delle banche online e delle applicazioni per il pagamento elettronico siano abbastanza eleganti da rendere l’approccio ai Massimi Prezzi Giornalieri facile, comodo e divertente.

Gestita correttamente, l’iperinflazione può fornire numerosi altri benefici. Non ci saranno più termini negativi, come deficit di bilancio federale e debito federale. Nel bilancio degli ultimi 12 mesi, il governo federale degli Stati Uniti ha incassato 283,8 miliardi di dollari in entrate e speso 552 miliardi di dollari. Ha cioè speso più del 194% delle sue entrate. Arrotondando un po’, si può dire che gli Stati Uniti spendono il doppio delle loro entrate, prendendo in prestito tanto quanto incassano. Il risultato cumulativo di questo prestito si trova attualmente da qualche parte a nord di 28 trilioni di dollari e (qui arriva la parte interessante) l’ammontare di quel debito che deve essere rinnovato nei prossimi 12 mesi è di 7,4 trilioni di dollari ed è cresciuto di 2,7 trilioni di dollari (cioè, di più di un terzo) solo nell’ultimo anno. Il debito che non potrà mai essere ripagato non è affatto un debito e continuare a chiamarlo così è psicologicamente dannoso. L’iperinflazione lo farà sparire, tranquillizzando tutti.

Ci sono persone che vi diranno che tutto questo può andare avanti all’infinito, perché i tassi d’interesse sono vicini allo 0% e quindi si può produrre dal nulla ancora più debito e il debito esistente può essere rinnovato all’infinito senza effetti negativi di sorta. Ci sono anche persone che vi diranno che, dati i livelli così stupefacenti di espansione fiscale/monetaria, una parte di essa, alla fine, si disperderà nei mercati immobiliari (in effetti, lo ha già fatto!), nei mercati delle materie prime, da lì nel settore dei beni di consumo e poi saremo a cavallo! Basterà un soffio di iperinflazione per gettare nel panico gli obbligazionisti, rendendo impossibile al governo di continuare a rinnovare il debito prendendo in prestito sempre di più. Un eccesso di spesa sulle entrate di un fattore due non è affatto un punto di arrivo: il punto di arrivo effettivo è un deficit del 100%.

È tempo di abbandonare l’obsoleto modello del finanziamento delle operazioni del governo degli Stati Uniti attraverso la tassazione, che, nel bel mezzo dell’iperinflazione, diventerà inefficace, poiché quando il denaro sarà stato raccolto, assegnato e speso avrà già perso valore e non sarà possibile comprarci quasi più nulla. Un approccio migliore è quello di abrogare tutte le tasse e di abolire il concetto stesso di debito pubblico. Il Tesoro degli Stati Uniti (non la Federal Reserve, che diventerebbe superflua) emetterebbe direttamente denaro digitale nelle quantità richieste, che potrebbero essere trilioni, quadrilioni, quintilioni, sestilioni, settilioni o ottilioni di dollari al mese, alla settimana, al giorno, all’ora o al secondo.

E così saremo in un coraggioso mondo nuovo, in cui il governo emette denaro, lo distribuisce, lo fa circolare per un po’ prima che perda il suo valore, e poi emette altro denaro. Ovviamente, il governo, non essendo più in grado di fare molto, farebbe bene a lasciare che siano i giganti della tecnologia (Apple, Google, Microsoft, Facebook e, ultimo ma non meno importante, Twitter) ad assumersi il compito di emettere denaro. I nuovi sistemi bancari e di pagamento basati sugli smartphone non solo permetteranno di attuare questi cambiamenti, ma renderanno l’iperinflazione divertente per tutti.

In questo coraggioso mondo nuovo, non ci sarà più il terribile problema dell’usura, poiché, con un così grave pericolo di perdita totale, nessuno sarà disposto a prestare denaro, a qualsiasi tasso d’interesse. Non ci saranno più i fastidiosi problemi del tentare di esercitare la moderazione fiscale o di dover giustificare ai contribuenti come i loro soldi delle tasse vengono carpiti e gestiti male. I benefici dell’iperinflazione sono troppi per menzionarli tutti qui, ma forse il più importante sarà quello di permettere alle persone, sia ricche che povere, di passare gradualmente ad una vita senza denaro. Per parafrasare Klaus Schwab, sarete al verde e sarete infelici, ma almeno nel frattempo vi divertirete… giocando con il vostro smartphone mentre aspettate le consegne… fino a quando internet smetterà di funzionare… si spegneranno le luci e si scaricherà la batteria.

Dmitry Orlov

Fonte: cluborlov.blogspot.com
Link: http://cluborlov.blogspot.com/2021/03/getting-hyperinflation-right.html#more
15.03.2021

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